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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Giugno 2004
 
   
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  LIQUID COMPUTING: LA NUOVA VISIONE DI BEA SYSTEMS  
   
   Milano, 11 giugno, 2004— Durante la nona edizione dell’eWorld, Bea Systems, leader a livello mondiale nell’infrastruttura applicativa software, ha presentato nuovi prodotti e servizi che supportano Liquid Computing, la vision di Bea di un’azienda “fluida” pensata per aiutare a ridurre i tempi di risposta dell’It “da mesi a giorni”. Chiamata in codice Progetto Sierra, Liquid Computing si basa sull’Architettura Service Oriented (Soa) e ha come obiettivo allineare le interazioni aziendali con gli obiettivi di business real time. Liquid Computing aiuta le aziende a diventare service-driven, ottenendo la compatibilità aziendale, l’adattabilità attiva e una produttività rivoluzionaria. I nuovi prodotti Weblogic Server Process Edition e i servizi di supporto, che si basano sulla Bea Weblogic Platform, e le tecnologie Progetto Quicksilver e Alchemy (ancora in fase di sviluppo) supportano la vision Liquid Computing di Bea. Le architetture It tradizionali erano application-oriented, quindi dovevano soddisfare le esigenze delle diverse applicazioni create per girare su software e hardware specifici; questo generava dati proprietari e silo di applicazioni, causando problemi di integrazione. Le attuali procedure del mercato basate sulle enterprise application integration (Eai), il cui approccio punto-a-punto può portare a costi elevati e infrastrutture rigide, non sono ideali per adattarsi ai rapidi cambiamenti di business. Bea ha contribuito a risolvere questi problemi proponendo un nuovo tipo di integrazione - basata su una piattaforma applicativa unificata - che ha aiutato le aziende a costruire, mettere in esercizio, integrare e gestire applicazioni e web service. L’approccio di Bea aiuta le aziende ad affrontare la business integration tramite una Soa pensata per allineare l’It con le esigenze di business, al fine di aumentare la capacità di risposta dell’azienda e diminuire la complessità e i costi. “Il compito di Bea è mettere a punto delle innovazioni che permettono ai nostri clienti di ridurre le complessità e i costi. Anche se abbiamo fatto notevoli passi avanti, vogliamo aumentare ulteriormente l’efficienza delle aziende con il Liquid Computing,” afferma Alfred Chuang, fondatore, chairman e Ceo di Bea Systems. “La vision della nostra iniziativa di Liquid Computing è di ridefinire l’economia e la capacità di risposta dell’It, con lo scopo di permettere virtualmente a ogni Ceo di allineare le interazioni delle applicazioni aziendali con gli obiettivi di business più attuali e di farlo in pochi minuti anziché che in mesi”. Soa fornisce le basi per costruire aziende service-driven e mettere in pratica la vision del Liquid Computing. Le Service Oriented Architecture sono un insieme di principi e practice per condividere, riutilizzare e orchestrare logiche di business rappresentate come servizi o componenti. I principi forniscono le linee guida pensate per aiutare le aziende a evolvere verso una struttura service-driven. Le aziende, quando sono service-driven, possono aumentare la propria efficienza attraverso un ampio riutilizzo degli asset It, una più veloce delivery di valore al business e una maggiore adattabilità ai cambiamenti in corso. Secondo Gartner Group, entro il 2008 più del 60% percento delle aziende utilizzerà Soa come “principio guida” per creare applicazioni e processi mission-critical. Yafim Natis, analista Gartner, ha ribadito l’importanza delle Soa nelle aziende affermando: “Le aziende che ignoreranno le potenzialità di Soa si troveranno spiazzate dai concorrenti che aumenteranno la loro agilità e trasformeranno la propria società in un nuovo tipo di azienda”. Bea è in grado di aiutare le aziende a ridurre la complessità It e i costi grazie ad architetture service-oriented, con l’obiettivo di raggiungere la visione del Liquid Computing. Solo Bea possiede una piattaforma standard-based unificata e un framework semplificato pensato per aiutare i clienti a costruire rapidamente Soa e creare un ambiente di servizi condivisi. La Bea Weblogic Platform fornisce le basi su cui costruire Soa per semplificare l’integrazione e la comunicazione tra sistemi diversi e Web asset, grazie a un insieme comune di componenti riutilizzabili in servizi e applicazioni diverse. Bea ha inoltre annunciato Weblogic Server Process Edition, una nuova tecnologia basata sull’application server leader di mercato e su Weblogic Integration Server, che permette alle aziende di creare Soa in modo semplice e veloce. Durante l’eWorld sono stati annunciati in anteprima due importanti progetti ancora in fase di sviluppo: Alchemy che consiste nell’applicazione del concetto di Liquid Computing al contesto mobile e il Progetto Quicksilver, un’innovativa tecnologia basata su Xml che permette di far convergere le potenti funzionalità dell’enterprise service bus con la gestione dei Web services. Queste tecnologie permettono di aiutare le aziende a raggiungere la compatibilità aziendale, l’adattabilità attiva e una rivoluzionaria produttività.  
     
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