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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Marzo 2004
 
   
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  UNICREDIT ESTENDE LA PROPRIA INFRASTRUTTURA STORAGE SU IP  
   
  Milano, 3 marzo 2004 – Cisco Systems annuncia che Unicredit, il più grande gruppo bancario italiano in termini di capitalizzazione di mercato, ha scelto la serie Cisco Mds 9000 di Multilayer Intelligent Directors e gli Ip Storage Services Module come parte di un progetto per estendere la propria strategia di business continuità, utilizzando la tecnologia di rete Fibre Channel over Ip (Fcip). Nel fare questo, Unicredit è una delle principali istituzioni finanziarie in Italia che si sta adeguando alle raccomandazioni fornite dal progetto Basilea Ii relative alla business continuity. Durante la prima fase del progetto, Unicredit ha interconnesso i suoi Data Centers utilizzando gli switch Catalys 6500 ed un collegamento wide area a 10 Gigabit Ethernet con l’obiettivo di rilasciare applicazioni per la copia asincrona dei dati su una distanza di circa 180 chilometri. La tecnologia Cisco Mds9000 permetterà ad Unicredit di incapsulare il traffico Fiber Channel con il protocollo Fcip (Fibre Channel over Tcp/ip) trasportandolo sull’infrastruttura Ip verso il data center remoto. Unicredit sta inoltre valutando una possibile implementazione della tecnologia Voice over Ip sulla esistente infrastruttura Lan realizzata con prodotti di Cisco Systems. “La profonda conoscenza delle soluzioni Cisco Systems e la dimostrazione che la replicazione dei dati ad alte prestazioni fosse realizzabile su queste distanze ci ha dato confidenza sull’implementazione ”, ha dichiarato l’Ing. Fabio Arduini, Business Continuity Director di Unicredit Servizi Informativi. “Abbiamo anche compreso il beneficio di sfruttare l’infrastruttura Ip esistente per il trasporto di voce, dati e storage su una rete convergente.” La nuova implementazione aiuterà Unicredito ad assicurare ulteriormente l’elevata disponibilità e il back-up di dati business-critical. La tecnologia Cisco Systems è stata scelta a seguito di una fase di prova e simulazione che ha dimostrato di poter supportare una replica asincrona dei dati ad una distanza di circa 180 chilometri. “Unicredit è riuscita a migliorare la connettività tra i suoi siti campus e allo stesso tempo a trarre beneficio dalla propria infrastruttura Ip assicurandosi continuità delle operazioni. Tutto ciò ha confermato la posizione di Unicredit come una delle istituzioni finanziarie italiane maggiormente all’avanguardia” ha commentato Marcus Chambers, Operations Director, Storage Networking di Cisco Systems Emea. “in seguito alla definizione dell’iniziativa Basel Ii, un numero crescente di istituzioni finanziarie si sta rendendo conto che la tecnologia Ip rappresenta un metodo economico per assicurare affidabilità del business così come conformità alle linee guida Basel Ii.” Oltre ad ampliare la disponibilità di dati e le funzionalità di disaster recovery, la tecnologia consentirà a Unicredit di trasportare elevati volumi di traffico storage e Lan su una singola Wan convergente utilizzano l’Ip. Le funzioni Qos (Qualità of Service) dell’Ip assicurano che le prestazioni di una rete virtuale non siano compromesse. Unicredit sta utilizzando il multilayer director Mds 9509 e l’Ip Storage Service Module per questo progetto di estensione San. Per una migrazione completa verso la convergenza, Unicredito ha anche implementato l’architettura switching Cisco Lan basata sui Catalyst 6500 con moduli 10 Gigabit Ethernet e sta inoltre valutando la possibile implementazione della voce attraverso i servizi Ip per gli impiegati utilizzando Cisco Call Manager e i Cisco Ip Phone.  
     
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