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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Giugno 2004
 
   
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  PATENTINO MOTORINI: BUSINESS DA 180 MILIONI DI EURO !LE SCUOLE GUIDA SPECULANO SUI PREZZI DEI CORSI  
   
  Roma, 24 giugno 2004 - Le scuole guida stanno approfittando della situazione per speculare sui prezzi dei corsi per il rilascio del patentino. Praticamente impossibile farlo a meno di 150 euro. Da una indagine telefonica nelle principali città italiane,l'unica città dove è possibile trovare corsi a meno di 150 euro è Firenze (90 il corso + 10 di libri + 30,99 di bollettini = 130,99) che dalla nostra inchiesta risulta la meno cara d'Italia. La più cara, invece, è Genova, con una media di 200 euro. Milano è la seconda città più cara: il minimo è di 150 euro, la media si attesta a 180, ma si può arrivare a spenderne anche 250. Roma è stabile intorno ai 150 euro. Intesaconsumatori chiede al Governo ed al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di emanare al più presto un decreto urgente che ristabilisca con l’equità dei prezzi, una doverosa proroga, sia per evitare ai ragazzi ed alle famiglie sanzioni pesanti pari a 516 euro con il sequestro dei ciclomotori, sia la mancata copertura assicurativa. I corsi, infatti, dovrebbero essere fatti ad un prezzo calmierato uguale per tutta Italia, concordato tra Ministero, associazioni di categoria e associazioni di consumatori. Altrimenti le speculazioni proseguiranno ed il patentino diventerà l'ennesimo business per le autoscuole per un controvalore di 180 milioni di euro (360 miliardi di vecchie lire !). Il fatto che la motorizzazione non abbia ricevuto l'incarico di fare i corsi, infatti, consente ora alle scuole guida, durante l'estate, di avere il monopolio dei patentini. Inevitabile, quindi, il danno per i consumatori costretti a mangiarsi questa minestra. Anche per questo chiediamo una doverosa proroga dei termini dal 1° luglio al 31 ottobre 2004, per consentire alle scuole, dopo la chiusura estiva, di rifare i corsi,ai ragazzi di mettersi in regola, a 500.000 famiglie impossibilitate a superare gli esami, di evitare il patema d’animo di non stare nella norma di legge. Per chi, invece, si è già iscritto, Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori chiedono il rilascio di un foglio rosa con validità di tre mesi.  
     
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