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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2004
 
   
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  SOTTO L’OMBRELLO DELLA FANTASIA. GIANNI RODARI E I SUOI PIÙ MAGGIORI ILLUSTRATORI DAL 1950 AD OGGI  
   
  Gavirate, 4 marzo 2004 - È un grande ritorno di Gianni Rodari a Gavirate (Va), paese che ha segnato gli anni della sua formazione e le prime sperimentazioni in campo letterario, la mostra Sotto L’ombrello Della Fantasia. Gianni Rodari e i suoi più maggiori illustratori dal 1950 ad oggi, che apre al Chiostro di Voltorre sabato 20 marzo 2004. In una inedita esposizione, a cura di Metamusa arte ed eventi culturali, per la prima volta sono messi a confronto i bozzetti e i disegni originali realizzati per i volumi dello scrittore da Raul Verdini, Bruno Munari, Lele Luzzati e Francesco Altan. Realizzata in collaborazione con il Comune di Gavirate, l’esposizione permette di ripercorrere la felice produzione di Gianni Rodari attraverso le immagini che hanno accompagnato i suoi volumi, segnando una delle pagine più importanti della letteratura per l’infanzia italiana. Grazie alla preziosa collaborazione della Commissione Scientifica composta da Pino Boero, Professore ordinario e Preside della Facoltà di Scienze della Formazione a Genova, Walter Fochesato, Docente della Facoltà di Scienze della Formazione di Genova, Roberto Denti, fondatore della Libreria per Ragazzi di Milano, Emma Zanella, critico d’arte e direttore della Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, sono stati selezionati i bozzetti più importanti, che saranno esposti in quattro differenti sezioni, dedicate ai quattro illustratori permettendo una lettura da una parte cronologica della realtà delle illustrazioni per l’infanzia, dall’altra un confronto incrociato tra personaggi e storie disegnate da personalità tanto differenti. La mostra è divisa in quattro sezioni. Nella prima sezione vengono approfonditi gli anni del “Pioniere”, quando Rodari lavora con Raul Verdini. L’illustratore dà vita con il suo particolare segno a personaggi del calibro di Cipollino o Pinocchio. Sono gli anni del dopoguerra e della permanenza di Rodari a Roma. La seconda sezione espone la felicissima collaborazione con Bruno Munari, che ha saputo reinterpretare con ironia e scioltezza stilistica i personaggi dello scrittore e amico. Munari riesce a dare un’impronta nuova ai libri per l’infanzia, e alla rappresentazione più semplicemente figurativa affiancata al testo, sperimenta la contaminazione con la parte narrativa e l’utilizzo di tecniche nuove come il collage. Gli anni Settanta e Ottanta corrispondono alla collaborazione di Rodari con il genovese Lele Luzzati, con il quale aveva già lavorato per teatro. Il loro connubio viene purtroppo interrotto dalla prematura scomparsa dello scrittore, ma Luzzati riesce a proseguire il lavoro rimanendo fedele alla filosofia e alla natura dei racconti di Rodari. La storia recente vede, invece, come protagonista Francesco Altan. La sua forte personalità dà un’impronta nuova ai racconti e alle filastrocche di Rodari. I colori primari, prendono il posto dei collage e dei segni grafici di Munari e Luzzati, e offrono una lettura, ancora una volta, diversa. «La scelta – spiega Emma Zanella in catalogo - dei “Quattro Moschettieri”, come li chiama Fochesato, è dovuta non solo alla loro importanza e alla loro notorietà ma anche alla possibilità di mostrare concretamente quattro modi profondamente diversi e unici di accostarsi ai personaggi di Rodari per accompagnarli nelle loro avventure. Differenze dovute, normalmente, alla personalità artistica di ciascuno ma anche all’epoca in cui i singoli hanno operato. Quest’ultima considerazione vale soprattutto per Verdini e per Altan le cui illustrazioni mostrano chiaramente il segno del tempo in cui hanno operato, gli anni Cinquanta per Verdini, gli anni più vicini a noi per Altan». Durante tutto il periodo della mostra verranno tenuti dal dipartimento didattico del Chiostro di Voltorre laboratori legati alla mostra e ai quattro illustratori. La mostra, dopo Gavirate, verrà allestita presso il Centro Arte Contemporanea di Cavalese dal 26 dicembre 2004 al 25 aprile 2005  
     
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