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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Agosto 2004
 
   
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  NUOVE EVIDENZE CLINICHE SULLA VESCICA IPERATTIVA : TOLTERODINA TARTRATO RIDUCE L'URGENZA, IL SINTOMO PIU' FASTIDIOSO PER CHI E' AFFETTO DA QUESTA PATOLOGIA  
   
  Parigi, 30 agosto 2004 - Uno studio di Pfizer Inc. Ha dimostrato che, nei pazienti affetti da vescica iperattiva, tolterodina tartrato aumenta significativamente, rispetto al placebo, l'intervallo di tempo in cui il paziente non avverte il fastidioso sintomo di urgenza associato alla vescica iperattiva (Ufi). "Il farmaco si è dimostrato in grado di prolungare la fase in cui la vescica si riempie, di ritardare la sensazione di urgenza e di diminuirne gli episodi" - afferma il coordinatore dello studio, Vik Khullar, Md, Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, St. Mary's Hospital, Londra - "Gli effetti di questo trattamento sono particolarmente rilevanti poiché, riducendo gli episodi di urgenza, migliorano la qualità di vita dei pazienti". Definita come l'improvviso, impellente e non rinviabile bisogno di urinare, l'urgenza, in quanto di natura soggettiva, è difficile da misurare. Inoltre, sono pochi gli strumenti validi disponibili per accertare il sintomo dell'urgenza. Obiettivo fondamentale di questo trattamento è quello di riuscire ad aumentare il tempo tra l'ultima minzione e l'insorgere del sintomo d'urgenza (Ufi). I pazienti coinvolti nello studio sono stati divisi in due gruppi di trattamento, con tolterodina tartrato oppure con placebo. I pazienti hanno compilato una scheda dettagliata in cui prendere nota degli orari di ciascuna minzione, dei sintomi di urgenza e degli episodi di stimolo di incontinenza. Per sette giorni, i pazienti sono stati istruiti a misurare attraverso l'uso di un cronografo l'intervallo tra l'inizio del sintomo di urgenza (endpoint primario) e il momento in cui hanno urinato (endpoint primario). I pazienti hanno inoltre completato la Patient Perception of Urgency Scale. Sebbene gli endpoints primari non siano stati raggiunti, l'analisi retrospettiva di questi dati ha permesso di identificare una nuova unità di misura, l'Ufi. Alla dodicesima settimana di trattamento, il tempo trascorso tra l'ultima minzione è l'insorgere del sintomo d'urgenza si è rivelato significativamente più ampio nel gruppo trattato con tolterodina (n=264), rispetto al gruppo trattato con placebo (n=256) (31,4 minuti del primo gruppo contro i 19,7 minuti del secondo). Si è verificata inoltre una più significativa riduzione del numero di episodi di urgenza nell'arco di 24 ore con tolterodina (in media 43%) rispetto al gruppo con placebo (in media 34%). In più, i risultati della Patient Perception of Urgency Scale hanno mostrato un elevato miglioramento rispetto ai valori di base nei pazienti trattati con tolterodina (52%) rispetto a coloro che assumevano placebo (43%). In entrambi i gruppi di trattamento, l'effetto indesiderato più comunemente riportato è stata la secchezza delle fauci, seguita dal mal di testa. Entrambi gli effetti indesiderati sono stati riportati più frequentemente nel gruppo trattato con tolterodina (rispettivamente 15.9% e 8%) che in quello trattato con placebo (rispettivamente 5.1% e 3.7%).  
     
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