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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Settembre 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  “FRIOL PER LE SAGRE” INVITA GLI AMANTI DELLA CUCINA TIPICA SALENTINA E DEL FRITTO ALLA “FESTA TE LU MIERU” DAL 3 AL 5 SETTEMBRE IL BORGO ANTICO DI CARPIGNANO SALENTINO  
   
  Tre giorni ricchi di spettacolo, animazione, musica e balli popolari ma soprattutto di specialità locali eno-gastronomiche. La 31esima edizione della “Festa te lu Mieru”, realizzata con il patrocinio della Regione Puglia e la sponsorizzazione di Friol - l’olio specifico per friggere che grazie alla sua equilibrata composizione di oli resiste alle alte temperature consentendo di ottenere una frittura croccante e al contempo asciutta -, prenderà il via venerdì 3 settembre e si concluderà domenica 5 settembre. La “Festa te lu Mieru” si svolgerà nel suggestivo scenario del borgo antico di Carpignano: la folla di partecipanti alla manifestazione si riversa nelle due grandi piazze del paese – Piazza Duca D’aosta e Largo Madonna delle Grazie – dove saranno presenti i diversi stand eno-gastronomici e dove verranno inscenati spettacoli della cultura popolare contadina come le “tarante” e le “pizziche”. I numerosi stand gastronomici offriranno alle migliaia di partecipanti i piatti tipici del Salento: dalle gustose porzioni di “pezzetti” di cavallo al sugo, alla carne arrostita, dalle friselle ai fagioli, dalle pitte (piatto tipico salentino realizzato con patate) alle uliate (pane con olive) a cui vengono abbinate come immancabile accompagnamento le pittule fritte – gustose frittelle salate – e le porzioni di patatine fritte di cui ogni anno ne vengono distribuite più di 95.000 al costo di 1,50 euro l’una, il tutto innaffiato dall’ottimo vino locale distribuito gratuitamente. La “Festa te lu Mieru” rientra nel calendario degli eventi di “Friol per le sagre”: otto eventi gastronomici organizzati dai Comuni e dalle Pro loco locali per creare momenti di festa e di spettacolo dove le maxi fritture sono le regine di casa. Dalle più famose località di mare italiane alle più suggestive dell’entroterra. Dalla Liguria al Veneto e poi giù fino alla Puglia, passando per Lazio, Toscana e Marche. Sono stati questi i centri dove si sono svolte e si svolgeranno le grandi sagre di paese che hanno coinvolto buona parte degli italiani da maggio ad oggi. Sagre diventate ormai celebri grazie alla forte affluenza di pubblico registrata nelle passate edizioni e soprattutto per le grandi quantità di prelibatezze che si possono degustare. Proprio per questo Friol ha deciso di diventare sponsor attivo delle iniziative e partecipare ad un calendario itinerante che sta attraversando l’Italia intera donando agli ospiti delle sagre sfiziose ricette di fritto, tutte da gustare nelle piazze italiane. Solitamente la Festa ha inizio verso le ore 20.00 e dovrebbe chiudersi ufficialmente alle ore di 2.00 di ogni notte, ma spesso, sulla scia delle serate trascorse in allegria, molte persone rimangono a suonare fino alle prime luce dell’alba. La storia: La Festa te lu Mieru affonda le sue origini nel 1974, in un piccolo paese della provincia di Lecce: Carpignano Salentino. Questa Festa rispecchia quello che è stato e tutt’ora è lo spirito di accoglienza verso il forestiero, colui che proviene non solo da altri Paesi, ma che ha anche culture sociali e religiose diverse da quella locale. Nel 1974, anno della prima edizione della manifestazione, a Carpignano Salentino si incontrarono persone di diverse nazionalità coinvolte in uno spettacolo teatrale itinerante diretto dall’illustrissimo Professore Eugenio Barba, che con la compagnia teatrale Othin Theatre danese, regalò al popolo di Carpignano uno dei suoi capolavori. Gli abitanti del paese, stupiti da tanta bellezza e bravura, vollero ringraziare il Professor Barba e la sua compagnia con una grande festa offrendo loro quello che di più prezioso avevano: lu Mieru (il vino) e altri prodotti che l’amata terra del Salento elargiva ai suoi contadini. Ebbe così origine la Festa te lu Mieru che si ripete ogni anno il primo fine settimana di settembre. Preparazione: In un ampio recipiente mettere la farina 00, il lievito di birra sciolto in acqua calda ed il sale necessario; mescolare fino ad ottenere un impasto morbido. Lavorarlo fin quando gli ingredienti saranno ben amalgamati e l’impasto comincerà a gonfiarsi. Coprire il recipiente per consentire la lievitazione avendo cura di sistemarlo in un luogo caldo per almeno tre ore; in questo periodo di tempo l’impasto triplicherà il suo volume. Dopo la lievitazione si passa alla cottura; con l’aiuto di un cucchiaio, prendere un po’ d’impasto grande quanto una noce e versarlo in olio bollente, facendo friggere e colorire. Scolare bene le nostre pittule e farle asciugare su carta assorbente. All’impasto di base si possono aggiungere diversi ingredienti: baccalà o cavolfiori bolliti, un misto di olive acciughe e pomodorini, peperoni e tutto ciò che la fantasia ci suggerisce. Per informazioni, Comitato Organizzativo, Pierluigi Colavero - 339-5219485  
     
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