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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Settembre 2004
 
   
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  LOMBARDIA / IL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO: UN PALCOSCENICO D’ECCEZIONE PER I CAMPIONATI DEL MONDO DI SCI ALPINO. AFFIDATO AL NEO-PRESIDENTE FERRUCCIO TOMASI, IL PARCO NAZIONALE SI RIPROPONE COME RISORSA FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO  
   
  La storia recente di Bormio e dell’Alta Valtellina è strettamente legata a quella della più vasta area protetta d’Italia e delle Alpi: il Parco Nazionale dello Stelvio. Istituito nel 1935, il Parco si estende oggi per 135.000 ettari sulle province di Sondrio, Bolzano e Trento. Al suo interno si trovano oltre 110 ghiacciai, il più grande dei quali è quello dei Forni, in Valfurva. L’estensione del Parco dello Stelvio, sia in superficie, sia in altezza (da quota 650 m fino ai quasi 4000 m dell’Ortles), permettono la proliferazione di una varietà enorme di ecosistemi. Le sorgive, le fitte abetaie, gli alpeggi, le ampie valli disseminate di torrenti e piccoli laghi costituiscono un rifugio ideale per la natura alpina. Sono infatti oltre 2000 le specie di fiori protetti che si trovano all’interno del territorio del Parco, mentre la fauna varia dai caprioli ai cervi, agli stambecchi, alle marmotte, alle aquile, fino ad arrivare al gipeto, l’unico esemplare di avvoltoio che ancora vive nell’arco alpino. I percorsi naturalistici del Parco, quasi 250 km di suggestivi sentieri vallivi e in quota, si inseriscono in un quadro complessivo che fa dell’Alta Valtellina una meta ideale per l’escursionismo, a piedi e in bicicletta. Non è un caso che i Campionati del Mondo di Mountain Bike 2005 siano stati affidati a un’altra località valtellinese, Livigno, e che il Campione del Mondo di sky-running (disciplina nata negli anni ’90 in cui gli atleti salgono la montagna di corsa) sia un bormino Doc come Marco De Gasperi. Oggi la salvaguardia del Parco Nazionale dello Stelvio è affidata al neo-eletto Presidente Ferruccio Tomasi che, appena insediato, ha espresso la precisa volontà di rendere l’area protetta una risorsa importante per il territorio. Per molto tempo il Parco è stato percepito come ostacolo allo sviluppo, in omaggio a un protezionismo che per valorizzare le risorse ambientali ha penalizzato lo sviluppo della comunità. Se la tutela della natura rimarrà il tema fondamentale dell’agenda del Consorzio di Gestione del Parco, nuovi sforzi verranno compiuti per valorizzare l’area protetta anche come volàno per lo sviluppo delle comunità che la abitano, trovando un equilibrio tra conservazione del patrimonio naturalistico e sviluppo sostenibile che non alteri i delicati equilibri della natura. La prossima sfida sarà quella rivolta alla valorizzazione del Parco come fonte di ricchezza e investimento a lungo termine, pienamente consapevoli che l’attenta salvaguardia dell’ambiente alpino è una condizione imprescindibile per garantire il futuro della montagna e della sua gente. Infolink: www.Stelviopark.it  
     
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