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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Settembre 2004
 
   
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  AL SAN GIUSEPPE TERAPIE COMPLEMENTARI ANCHE IN ONCOLOGIA ACCOLTA CON INTERESSE LA PROPOSTA MINISTERIALE SULLA MEDICINA CINESE  
   
  Empoli, 7 settembre 2004 - “Non si tratta di una medicina alternativa, ma di una speranza concreta per molte categorie di malati”. Questa dichiarazione è del Ministro della Salute Girolamo Sirchia che, in occasione del suo ultimo viaggio nella Repubblica Popolare Cinese, ha spiegato come il suo dicastero sia pronto ad appoggiare la nascita di un laboratorio italo-cinese che avrà il compito di verificare con i metodi della medicina occidentale l'efficacia di cure utilizzate per secoli da milioni di persone in Cina. L’asl 11 di Empoli accoglie con interesse le considerazioni del Ministro della Salute sulla possibilità di utilizzare in ospedale l’agopuntura ed altri rimedi della medicina tradizionale cinese a scopo curativo e di ricerca. Il direttore generale dell’Asl 11, Alessandro Reggiani, ricorda l’esperienza innovativa che ha preso vita a Empoli: “In un certo senso abbiamo precorso i tempi aprendo all’interno della struttura ospedaliera il Centro Clinico di Medicina Naturale dove si studiano e si utilizzano le erbe, l’agopuntura e la chiropratica, dove si fa ricerca ed anche formazione. Nello specifico ci ha aiutati molto la disponibilità e l’attenzione della Regione Toscana, il cui Piano Sanitario Regionale già da alcuni anni prevede questa possibilità”. Il dottor Fabio Firenzuoli, direttore del Centro di Medicina Naturale dell’ospedale “San Giuseppe” conferma l’efficacia di alcune terapie della medicina cinese: “Oggi è possibile utilizzare piante medicinali che provengono non solo dalla medicina tradizionale cinese, ma anche europea ed americana, secondo criteri di scientificità. Esiste letteratura che conferma ad esempio la capacità immunostimolante di polisaccaridi presenti nelle radici dell’Astragalus, del Ginseng, così come dell’Echinacea e dell’Aloe. Sostanze che possono essere utilizzate dal punto di vista medico per aumentare le difese immunitarie dei pazienti nei confronti di malattie infettive ma anche nei pazienti oncologici”. Il dottor Firenzuoli ricorda inoltre la collaborazione col Dipartimento Oncologico: “Le erbe e l’agopuntura sono di aiuto – ha aggiunto – in particolare per i malati cronici, compreso i pazienti oncologici, allo scopo di contribuire alla riduzione degli effetti collaterali dei farmaci, al controllo del dolore ed al miglioramento della qualità di vita dei pazienti stessi. Nel nostro ospedale esiste da tempo una collaborazione con il Dipartimento Oncologico che già ha portato, ad esempio, all’attivazione di un poliambulatorio di terapie complementari”. L’intervento del professor Giammaria Fiorentini, direttore del Dipartimento di Oncologia della nostra Asl, sottolinea che presso le maggiori istituzioni statunitensi per la ricerca sul cancro sono state attivate unità di terapie non convenzionali con lo scopo di verificare possibilità e limiti di questi metodi: “In particolare la fitoterapia, l'ipertermia, l'agopuntura ed il supporto psicologico hanno dimostrato di contribuire al miglioramento della qualità di vita dei malati oncologici. Con l'assunzione di prodotti fitoterapici e di trattamenti oncologici "gentili" e condivisi dal paziente questo sta meglio sotto il profilo fisico e psicologico poiché aumenta la sensazione di cura adeguata e di sostegno completo ricevuto dai medici curanti”.  
     
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