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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Settembre 2004
 
   
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  I RISULTATI AL 30 GIUGNO DEL GRUPPO BPM EVIDENZIANO UTILI NETTI IN CRESCITA DEL 5,7%. CRESCONO ANCHE RACCOLTA (+5,7%), RISPARMIO GESTITO (+11,6%) E GLI IMPIEGHI ALLA CLIENTELA (+8,3%)  
   
  Milano, 13 Settembre 2004 - Utile netto consolidato a 59,2 milioni di euro (+5,7% rispetto a giugno 2003), raccolta da clientela 19,1 miliardi di euro (+5,7%), risparmio gestito 18,1 miliardi di euro (+11,6%), impieghi a clientela 17,6 miliardi di euro (+8,3%): questi i principali risultati esaminati nella seduta odierna dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano, presieduto dal dott. Roberto Mazzotta, che ha approvato i risultati della capogruppo Banca Popolare di Milano e quelli consolidati del Gruppo Bipiemme al 30 giugno 2004. In un contesto macroeconomico internazionale e nazionale ancora debole si segnala il buon risultato del margine di intermediazione, che si è mantenuto in linea con i valori del primo semestre dello scorso anno. L’analisi dei dati patrimoniali a livello consolidato evidenzia la raccolta diretta da clientela che si attesta a 19,1 miliardi di euro, con una crescita del 5,7%, trainata dalla componente a breve (+8,8%) e dalle obbligazioni (+16,4%). L’andamento positivo della provvista da clientela è confermato anche dai valori medi che segnano una crescita del +4,7%. Di rilievo i risultati raggiunti nell'area del risparmio gestito che, con una crescita rispetto al giugno 2003 dell’11,6%, si posiziona a 18,1 miliardi di euro, continuando ad incrementare il vantaggio competitivo del Gruppo Bipiemme nel settore, come testimonia la costante crescita della quota di mercato dei fondi delle società del gruppo, complessivamente salita al 2,29% dal 2,21% di dicembre 2003. Tale risultato è stato raggiunto grazie al flusso positivo di raccolta netta (complessivamente pari a 1,4 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno in corso) dovuto sia alle buone performances dei singoli prodotti, sia all’efficacia delle reti di vendita. Si segnala il contributo di Cassa di Risparmio di Alessandria alla raccolta netta per 134 milioni di euro, grazie ai primi risultati dell’integrazione commerciale nel Gruppo. Nell’ambito dei fondi comuni di investimento si è registrato un cambiamento nel mix di portafoglio, con i fondi azionari saliti al 20% del totale (16% a giugno 2003) a cui si contrappone la flessione dei monetari, la cui incidenza è passata dal 45% al 38%. Dopo la ricomposizione del mix del portafoglio crediti, completata nel 2003 con una sostanziale stabilità del comparto, si segnala la buona crescita degli impieghi a clientela, che si attestano a 17,6 miliardi di euro, con un incremento del +8,3% sul primo semestre 2003. Tale andamento è stato sostenuto dai mutui ipotecari in crescita del 41,3% rispetto al pari periodo dello scorso anno, grazie a 1,0 miliardi di euro di nuove erogazioni nel semestre. Selettiva la crescita nei diversi comparti dell’azienda Italia, dove in termini medi annui il segmento retail ha segnato un progresso del 9,8%, mentre il segmento corporate registra un incremento del +6,1%. Continua invece la flessione degli impieghi a large corporate delle filiali estere che evidenziano una flessione del –17,3% su giugno 2003, così come dei derivati creditizi (-41,2%), con conseguente contrazione della componente garanzie ed impegni (-13,0% rispetto al primo semestre 2003). La costante attenzione al rischio credito ha consentito una riduzione del grado di concentrazione, portando a 3 il numero delle posizioni eccedenti il 10% del patrimonio di vigilanza rispetto alle 5 di giugno 2003, con conseguente calo dell’indice di concentrazione dei grandi rischi, che è passato dal 9,8% di giugno 2003 al 6,2% del primo semestre 2004. Per quanto riguarda la qualità del credito si segnala la sostanziale stabilità del rapporto fra sofferenze nette ed impieghi (0,7%), valore di eccellenza nel sistema bancario italiano, dove la media è all’1,88%. Da segnalare nel semestre l’aumento della percentuale di copertura dei crediti in bonis passata dallo 0,49% di giugno 2003 allo 0,54% di giugno 2004. In progressione rispetto ai valori di fine anno i ratios patrimoniali, che vedono il Tier 1 attestarsi al 7,41% ed il total capital ratio raggiungere il 9,73% e porsi pertanto nella fascia alta del sistema bancario nazionale. Dal punto di vista reddituale e sempre a livello consolidato, nonostante la flessione media annua di 56 b.P. Dei tassi di mercato, il margine di interesse si attesta a 294,2 milioni di euro (-3,2%), grazie all’incremento dei volumi intermediati che ha permesso di limitare il negativo effetto tassi. Buona la performance del comparto servizi (+2,3%), in crescita malgrado la flessione delle componenti dividendi e risultati da operazioni finanziarie. L’andamento delle commissioni nette, che si attestano a 247,3 milioni di euro, in crescita del 4,8% rispetto al primo semestre 2003, e degli altri proventi netti, ha permesso di compensare le flessioni registrate negli altri comparti, portando il totale ricavi a 661,6 milioni di euro, in linea con il primo semestre 2003. Sotto controllo la dinamica del comparto costi ed ammortamenti che si attesta a 528,5 milioni di euro (+1,8% rispetto al giugno 2003). Nel dettaglio il costo del lavoro cresce di 5,6 milioni di euro (+2,0%) rispetto a giugno 2003, di cui 3,6 milioni di euro relativi a maggiori oneri per prepensionamenti. Il numero totale dei dipendenti a fine semestre si attesta a 7.962 unità, in flessione di 66 risorse rispetto a giugno 2003. Buona la dinamica delle spese amministrative (+0,7%), che si mantengono in linea con il primo semestre 2003, pur in un contesto di crescita operativa e delle rete commerciale, che, senza considerare l’apporto di Cassa di Risparmio di Alessandria, raggiunge i 632 punti vendita, con 37 nuove aperture nell’ultimo anno. La crescita degli ammortamenti (+3,1%) è essenzialmente imputabile alla differenza positiva di consolidamento di Carinord (3,9 milioni di euro). Le rettifiche di valore e gli altri accantonamenti ammontano a 67,8 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto al primo semestre 2003, aumentando, fra l’altro, la copertura dell’esposizione Parmalat e gli stanziamenti sui crediti in bonis per 12,3 milioni di euro. Il saldo delle componenti straordinarie si attesta a giugno 2004 a 25,0 milioni di euro, principalmente per gli effetti dell’eliminazione delle interferenze fiscali (c.D. Disinquinamento fiscale) e per plusvalenze da realizzo immobili non strumentali ceduti da Bipiemme Immobili. L’utile lordo si attesta pertanto a 90,4 milioni di euro, in crescita del 4,6% rispetto a giugno 2003 e dopo avere registrato imposte per 30,8 milioni di euro (con un tax rate pari al 34,0%) il risultato netto raggiunge 59,2 milioni di euro, in miglioramento del 5,7%.  
     
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