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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Settembre 2004
 
   
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  BNL: PRIMO SEMESTRE 2004: UTILE NETTO A 165 MILIONI (+65%) PROSEGUE IL RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE (TIER 1 AUMENTATO A 6,42%) CONTINUA A MIGLIORARE IL GRADO DI COPERTURA DEI CREDITI PROBLEMATICI (46,8%, +1,2 P.P. RISPETTO A DICEMBRE 2003)  
   
  Roma, 13 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi il 10 settembre a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha approvato le relazioni semestrali della Banca e del Gruppo al 30 giugno 20041. Il primo semestre 2004 si chiude con un utile netto consolidato di 165 milioni, + 65% rispetto ai 100 realizzati nello stesso periodo del 2003. I risultati conseguiti sono espressione della profonda azione di ristrutturazione attuata dal Gruppo in linea con le indicazioni del Piano Operativo al 2005, che individua nel rafforzamento patrimoniale, nella riduzione della rischiosità e nel miglioramento dell’efficienza le necessarie premesse per un sostenibile sviluppo della redditività. Coerentemente con tali obiettivi, e nonostante un contesto economico difficile che ha notevolmente contenuto i volumi di attività generati dalle imprese, il Gruppo Bnl ha saputo cogliere importanti risultati, che si sono progressivamente manifestati nel secondo trimestre, frutto di una attenta azione commerciale, sviluppata con efficacia in tutti i settori di attività di interesse strategico per il Gruppo, ed i cui benefici in termini economici potranno maggiormente essere colti nel prosieguo dell’anno. Gli impieghi netti a clienti si attestano infatti a 56.108 milioni, con un incremento di quasi un miliardo di euro rispetto al valore registrato a fine marzo 2004, nonostante gli effetti della cartolarizzazione dei mutui ipotecari, facendo registrare una chiara inversione di tendenza rispetto al trend di contrazione degli attivi sperimentato negli ultimi periodi. La crescita si è concentrata nel mercato domestico (53.111 milioni da 52.319 di dicembre 2003; +1,5%), mentre gli impieghi sull’estero hanno continuato a decrescere (2.997 milioni, - 18,9% rispetto a dicembre 2003). In particolare la componente a breve termine si attesta a 26.501 milioni (in crescita del 4,6% rispetto a dicembre 2003), spinta anche da un incremento degli impieghi corporate, più marcato sul finire del periodo, ovviamente realizzata con una forte attenzione alla qualità del credito assunto. Gli impieghi a medio/lungo termine sono invece stati sostenuti soprattutto dal forte sviluppo dei mutui immobiliari generati dal settore retail (produzione pari a 1.920 milioni, + 50% rispetto al 1° semestre 2003), consentendo di riassorbire pressoché integralmente l’effetto della cartolarizzazione di mutui ipotecari di 1,3 miliardi realizzata nel periodo. La raccolta da clienti, escludendo la componente estera la cui contrazione ha accompagnato quella degli impieghi corrispondenti, registra rispetto a dicembre 2003 una crescita concentrata nella componente dei depositi a breve termine (31.887 milioni da 29.876; + 6,7%). La raccolta a medio termine, che si attesta a 18.656, segna invece una contrazione rispetto ai valori di dicembre 2003 per il differimento dei programmi di emissione che sarà riassorbito nel corso dell’anno. La raccolta indiretta cresce dello 0,6% rispetto a dicembre spinta dalla raccolta amministrata (+1,6% ). L’attenta gestione e le ricomposizioni operate nel portafoglio crediti hanno avuto riflessi positivi sulla sua rischiosità. La crescita dei crediti problematici lordi ha infatti subìto un promettente rallentamento nel corso del secondo trimestre 2004, attestandosi a +0,1% contro il +2,7% del primo trimestre. Ciò ha comportato, a fronte di accantonamenti e rettifiche su crediti in forte diminuzione (-22,4% rispetto a giugno 2003), un significativo aumento dei coefficienti di copertura, in progressivo aumento nel corso dell’ultimo anno (al 46,8% per l’aggregato sofferenze + incagli dal 45,6% di fine 2003 e dal 43,2% di giugno 2003). Ne risulta una riduzione dello stock dei crediti problematici netti dell’ 1,1% rispetto a dicembre 2003. Questi risultati sono tanto più apprezzabili considerando il non facile contesto economico nel quale sono stati ottenuti. Nell’ambito delle azioni di riposizionamento/riduzione del profilo di rischio sono in corso di perfezionamento le operazioni di cessione delle controllate in Germania e in Brasile. Sul fronte dei recuperi di efficienza sono proseguite le iniziative mirate a generare razionalizzazioni e condizioni per stabili contenimenti dei costi (riduzione del personale, revisione del perimetro di Gruppo con la cessione di Banca Bnl Investimenti nonché l’incorporazione di Coopercredito e del ramo d’azienda di Multiservizi). I ricavi hanno inevitabilmente risentito della contrazione dei volumi, amplificata, soprattutto nella prima parte dell’anno, dalla stagnazione dell’economia; il margine di intermediazione è risultato di 1.454 milioni, in contrazione dell’8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. In tale ambito il margine di interesse è la componente maggiormente interessata dal fenomeno, con una flessione del 15,7% rispetto a giugno 2003, cui ha comunque notevolmente contribuito la riduzione dei tassi di mercato; peraltro la dinamica trimestrale dell’aggregato mostra segni di inversione di tendenza, facendo registrare un incremento dello 0,6% del secondo trimestre 2004 rispetto al primo 2004. La dinamica di crescita del margine sarebbe ancora maggiore ove si tenesse conto degli effetti negativi sul confronto derivanti dall’operazione di cartolarizzazione realizzata alla fine del primo trimestre. Le commissioni ed altri proventi si attestano a 553 milioni, in calo del 3,8% rispetto a giugno 2003. La dinamica è influenzata, in particolare, dalla prevista incidenza negativa della contribuzione dei fondi comuni di investimento (-15 milioni), coerente con le nuove politiche commerciali (minori commissioni di up front e più commissioni periodiche) e dal venir meno dei crediti d’imposta per la nuova normativa fiscale (- 9 milioni). Da sottolineare invece gli spunti di eccellenza in alcuni settori (commissioni da prodotti assicurativi +40%), e la complessiva tenuta degli altri comparti nonostante il ridotto livello dell’attività economica generale e l’incidenza dei processi di ricomposizione strategica del portafoglio clienti. I profitti da operazioni finanziarie , pari a 154 milioni, hanno invece fatto registrare una crescita del 55,6%; al risultato hanno contribuito i ricavi derivanti da operazioni legate alla gestione del rischio di tasso a medio termine della banca che hanno consentito di non perdere le opportunità offerte dalla dinamica del mercato nell’ultima parte del semestre. I costi operativi beneficiano delle azioni strutturali di razionalizzazione sinora compiute e si attestano a 912 milioni, in riduzione del -3,7% su giugno 2003; particolarmente sensibile il calo dei costi del personale (-5,8%), la cui contrazione potrà però attenuarsi con il rinnovo del contratto nazionale di categoria; le spese amministrative calano del 2,6%. Rettifiche ed accantonamenti nel loro complesso segnano una riduzione del 17,6% rispetto a giugno 2003, grazie soprattutto al diminuito peso della componente relativa ai rischi creditizi (- 22,4%); questa consistente contrazione non ha impedito di continuare ad incrementare le percentuali di copertura dei crediti dubbi che si attestano al 46,8% per l’aggregato e al 52,4% per le sofferenze. L’utile ordinario ammonta a 279 milioni (-11,4% su giugno 2003); 179 milioni l’apporto del secondo trimestre 2004, con una crescita dell’80,6% rispetto al risultato del primo trimestre. A questo si aggiungono proventi straordinari netti per 48 milioni, cui per 74 milioni contribuisce la plusvalenza derivante dalla cessione di Banca Bnl Investimenti. L’utile pre tasse risulta pari a 327 milioni, in crescita del 29,8%; dopo l’addebito di imposte per 161 milioni, aumentate anche a seguito dei recenti inasprimenti fiscali che hanno colpito il comparto bancario, si determina un utile netto semestrale consolidato di 165 milioni, cui la Capogruppo ha contribuito per 152 milioni. * * * Nella riunione odierna, inoltre - a seguito delle dimissioni del Consigliere Gonzalo Terreros Ceballos da Vice Presidente - il Cda ha cooptato in Consiglio Josè Ramon Blazquez Cacigas nominandolo altresì membro del Comitato Esecutivo al posto di Antonio Ortega Parra, che assume la carica di Vice Presidente. Al fine di fornire un’informativa più completa sui risultati conseguiti nel periodo si allegano i prospetti relativi al conto economico e ai dati patrimoniali consolidati inclusi nella relazione approvata dal Cda. Si precisa inoltre che la società di revisione incaricata di certificare, su base limitata, la relazione semestrale non ha ancora completato il proprio esame. La relazione semestrale al 30 giugno 2004 viene resa pubblica nei termini di cui all’art.82, comma2, del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 (e successive modifiche) in luogo della relazione relativa al secondo trimestre dell’esercizio. Si segnala, infine, che la relazione trimestrale al 30 settembre 2004 sarà presentata per approvazione al Consiglio di Amministrazione che si terrà entro la seconda decade di novembre. Allegato al comunicato stampa del 10 settembre 2004 Gruppo Bnl Conto Economico Il margine d’interesse pari a 726 milioni scende del 15,7% su giugno 2003, ma recupera (+0,6%) sul primo trimestre 2004. I proventi netti crescono dell’1,1%, da 720 a 728 milioni. Nel loro ambito, le commissioni e altri proventi netti diminuiscono del 3,8%, attestandosi a 553 milioni, mentre i profitti da operazioni finanziarie esprimono un saldo netto positivo di 154 milioni (+55,6). Il margine d’intermediazione ammonta a 1.454 milioni (-8% rispetto ai 1.581 del primo semestre 2003). I costi operativi complessivamente scendono da 947 a 912 milioni (-3,7%). Nel loro ambito, i costi per il personale sono significativamente diminuiti del 5,8%, da 548 a 516 milioni. Tale contrazione è dovuta alla riduzione del numero dei dipendenti (-566 risorse), in attuazione del piano esodi, ma potrà attenuarsi, nei prossimi mesi, a causa del rinnovo del Ccnl. Le altre spese amministrative mostrano un calo del 2,6%. Gli ammortamenti aumentano del 5,4%, a 97 milioni, anche per effetto dell’incremento della quota riferita agli immobili che, a seguito dell’operazione di rivalutazione patrimoniale, passa da 12 a 15 milioni. Il risultato operativo si attesta a 542 milioni (-14,5%), mentre l’utile ordinario risulta pari a 279 milioni (-11,4%) dopo aver imputato a conto economico rettifiche nette e accantonamenti per 263 milioni, contro i 319 milioni del giugno 2003 (-17,6%). Considerando il saldo di 48 milioni delle componenti straordinarie – tra cui sono ricompresi la plusvalenza di 74 milioni derivante dalla cessione di Banca Bnl Investimenti e oneri per 48 milioni per gli esodi del personale – si ottiene un utile lordo di 327 milioni, in crescita del 29,8% rispetto ai 252 di fine giugno 2003. Tenendo conto inoltre, di 161 milioni di imposte (sulle quali ha inciso un aggravio per l’Irap di 8 milioni) il semestre chiude con un utile netto di 165 milioni, +65% sui 100 di giugno 2003. Il totale dei crediti per cassa e non per cassa si attesta a 71.830 (-4,5%) per effetto della ulteriore riduzione dei finanziamenti per cassa sull’estero (-18,9%). I crediti per cassa alla clientela, in lieve ripresa, sono pari a 56.108 milioni (+0,2%). In particolare gli impieghi a clientela residente delle filiali italiane registrano un aumento del 2,1% rispetto a dicembre 2003, soprattutto nei segmenti “Pubblica Amministrazione”, “società non finanziarie” e “famiglie consumatrici”. In quest’ultimo segmento i nuovi flussi per i mutui si attestano a 1.796 milioni (+51,2%) mentre per i prestiti personali a 588 milioni (+7,4%). L’insieme dei crediti di dubbio realizzo (incluso il rischio Paese) scende globalmente nel semestre dell’1,4%, da 3.767 a 3.715 milioni. I crediti problematici netti (sofferenze e incagli) diminuiscono del 1,1% (da 3.199 a 3.164 milioni) e il loro coefficiente di copertura sale al 46,8% dal 45,6%, includendo accantonamenti del fondo rischi su crediti. Più nel dettaglio: le sofferenze nette aumentano dell’1,1%, da 2.356 a 2.381 e il loro indice di copertura migliora al 52,4% mentre le partite incagliate diminuiscono del 7,1%, da 843 a 783 milioni e il loro grado di copertura si attesta al 19,6%. I crediti ristrutturati e in corso di ristrutturazione scendono dell’11,8%, attestandosi a 127 da 144 milioni di fine 2003. L’esposizione non garantita del Gruppo verso Paesi a rischio, al netto delle svalutazioni forfettarie di vigilanza, è pari a 424 milioni. Al lordo delle svalutazioni forfettarie e includendovi anche i titoli, tali partite sono diminuite nel semestre dello 0,7% da 674 a 669 milioni e la loro percentuale di copertura è salita al 32,8% dal 32,3%. Questi dati non includono i crediti ordinari per cassa (regolarmente performing) erogati a società controllate in Argentina (che residuano a 134 milioni di euro) in quanto totalmente presidiati nell’ambito del fondo rischi su crediti. La raccolta diretta da clientela, comprensiva dei prestiti subordinati per 2.627 milioni, ammonta a 52.449 milioni (-3,6%). Tale riduzione è stata determinata dalla minore raccolta delle filiali estere (-724 milioni; -27,6%) che ha coerentemente accompagnato la riduzione degli impieghi sull’estero. Risulta invece in crescita la raccolta domestica (+1,1%). La raccolta indiretta (risparmio gestito + risparmio amministrato) si attesta a 73 miliardi di euro, con un incremento dello 0,6% su dicembre 2003, dovuto soprattutto all’aumento del risparmio amministrato che sale a 44 miliardi (+1,6%), mentre il risparmio gestito, pari a 29 miliardi, risulta in flessione dello 0,8%. In positivo sviluppo anche il settore assicurativo (+14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) con nuova produzione di polizze nel semestre per circa 1.187 milioni. La raccolta complessiva (diretta + indiretta) ammonta a 126 miliardi (-1% rispetto ai 127 di fine 2003). Il patrimonio netto del Gruppo, escluso l’utile d’esercizio ammonta a 4.282 milioni (+0,1%). Il complesso dei mezzi patrimoniali del Gruppo è di 7.369 milioni (+0,2%). Il Tier 1 stimato, si attesta al 6,42% contro il 6,21% di dicembre 2003. Il coefficiente di solvibilità di Gruppo, dato dal rapporto tra il patrimonio utile ai fini di vigilanza e il totale dei rischi ponderati, sale al 10,93% contro il 10,60% di fine 2003. Il margine d’interesse diminuisce del 16,2% su giugno 2003, attestandosi a 633 milioni. Il totale dei proventi netti sale del 5%, da 621 a 652 milioni. Commissioni e altri proventi netti aumentano dello 0,6%, a 463 milioni. I profitti da operazioni finanziarie risultano pari a 154 milioni (+55,6%). Il margine d’intermediazione ammonta a 1.285 milioni (-6,6% rispetto ai 1.376 del primo semestre 2003). Grazie al proseguimento dell’azione di controllo e monitoraggio, la dinamica delle spese amministrative registra nel semestre un calo del 2,8%. Nel suo ambito, i costi per il personale sono diminuiti del 3,9%, da 491 a 472 milioni, per effetto della riduzione del numero dei dipendenti in attuazione del piano esodi concordato con le organizzazioni sindacali. Anche le altre spese amministrative mostrano un calo dello 0,8%. Gli ammortamenti aumentano del 7,1%, a 90 milioni. Il totale dei costi operativi scende complessivamente da 841 a 826 milioni (-1,8%). Il risultato operativo si attesta a 459 milioni (-14,2%). Dopo aver imputato a conto economico rettifiche nette e accantonamenti per 211 milioni, contro i 261 milioni del giugno 2003 (- 19,2%), l’utile ordinario risulta pari a 248 milioni (-9,5%). Sommando a tale dato 40 milioni di componenti straordinarie - cui per 74 milioni contribuisce la plusvalenza derivante dalla cessione di Banca Bnl Investimenti -, si ottiene un utile lordo di 288 milioni, in crescita del 36,5% rispetto ai 211 di fine giugno 2003. Considerando inoltre 136 milioni di imposte (sulle quali ha inciso un aggravio per l’Irap di 6 milioni), il semestre chiude con un utile netto di 152 milioni, +74,7% rispetto a 87 di giugno 2003. I crediti per cassa alla clientela, pari a 53.675 milioni, mostrano una modesta flessione (- 0,3%) rispetto al 2003 nonostante la cartolarizzazione di mutui residenziali (pari a 1,26 miliardi) e la prosecuzione della politica di rientro delle esposizioni. Su di essi ha inciso il calo dei crediti delle filiali estere, il cui totale è sceso di 576 milioni (-18,6%). Il totale dei crediti per cassa al netto delle svalutazioni si attesta a 62.119 milioni con una riduzione del 4,6% rispetto a fine 2003. I crediti di firma ammontano a 9.635 milioni (-20,7%). Quindi, in linea con gli obiettivi del Piano Operativo, il totale degli impieghi (per cassa e non per cassa) diminuisce del 7% rispetto a fine 2003, attestandosi a 71.754 milioni. L’insieme dei crediti di dubbio realizzo scende del 2,2%, passando da 3.126 a 3.058 milioni di dicembre 2003. I crediti problematici netti (sofferenze + incagli) ammontano a 2.750 milioni, -1,6% rispetto ai 2.794 di fine 2003, e la loro percentuale di copertura sale al 46,8% dal 45,3% del 2003. Le sofferenze, al netto delle rettifiche per previsioni di perdita per 2.156 milioni, sono pari a 2.010 milioni (-0,4%) e la loro percentuale di copertura sale al 52,8% dal 48,4%. Le partite incagliate sono diminuite nel semestre a 740 milioni (-4,6%) e il loro grado di copertura si attesta al 19,4%. I crediti ristrutturati e in corso di ristrutturazione diminuiscono del 12,3%, a 121 rispetto ai 138 di fine 2003. I crediti non garantiti verso Paesi a rischio, al netto delle svalutazioni per 76 milioni, risultano pari a 187 milioni contro i 194 di dicembre 2003 (-3,6%). I suddetti impieghi non comprendono le linee di credito ordinarie per cassa a società controllate residenti in Paesi a rischio (143 milioni) tutte regolarmente performing e totalmente presidiate nell’ambito del fondo rischi su crediti, la cui consistenza complessiva è di 173 milioni. La raccolta da clienti, inclusi i prestiti subordinati per 2.586 milioni, si è attestata a 49.774 milioni (-0,4%). La raccolta complessiva della Banca ammonta a 65.030 milioni, in calo del 2,2% rispetto a fine 2003, decremento correlato alla programmata diminuzione degli impieghi per cassa.  
     
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