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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Settembre 2004
 
   
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  LA CONFERENZA BALTIC DYNAMICS SOTTOLINEA LIMPEGNO DELLUE NELLECONOMIA DELLA CONOSCENZA  
   
   Bruxelles, 15 settembre 2004 - Secondo Renate Weissenhorn, Capo dellunità Reti di innovazione della Dg Imprese della Commissione, l'innovazione è promossa in modo più efficace al livello locale, dove si forgiano gli agganci tra attori e si formano le attività imprenditoriali'. Ma considerato che il concetto dinnovazione in sé resta relativamente nuovo negli Stati baltici dellUe, è chiaro che questi paesi hanno bisogno di esperienza e risorse esterne per conseguire lobiettivo di livello europeo di costruire uneconomia mondialmente competitiva basata sulla conoscenza. Uno degli scopi della conferenza Baltic Dynamics 2004 tenutasi il 10 e 11 settembre a Riga, in Lettonia, era identificare efficaci mezzi di sostegno comunitario per la promozione dellinnovazione nella regione. La netta tendenza al ribasso delleconomia sperimentata dai paesi baltici dopo il collasso dellUnione Sovietica si è trasformata negli ultimi anni in solida crescita economica. Tuttavia gran parte di questa crescita è stata pilotata dallesplorazione delle opportunità commerciali nei mercati appena aperti più che dalla creazione e sfruttamento di nuova conoscenza, che è laspetto che definisce uneconomia veramente innovativa. Nella regione baltica, sono già stati fatti i primi passi verso la costruzione di nuove economie basate sul modello dellinnovazione; il governo lettone per esempio ha recentemente adottato la prima strategia nazionale per linnovazione del paese. Ma è limplementazione di tali strategie, più che la loro adozione, che presenta la maggiore sfida in una regione in cui poche persone, inclusi i politici, hanno familiarità con la teoria e i processi dellinnovazione. Secondo la sig.Ra Weissenhorn, non si può sopravvalutare il contributo di uniniziativa europea come le reti Irc (centri relais dinnovazione) e Ire (regioni innovative in Europa). 'Le Pmi [Piccole e medie imprese] di questi paesi stanno affrontando per la prima volta la concorrenza internazionale, e la loro abilità di reperire partner commerciali e tecnici in casa e allestero le aiuterà a sopravvivere e a crescere'. Il valore reale di tali reti va attribuito alla loro natura duale - servizi di sostegno attuati da esperti locali con intima comprensione della regione, della sua cultura e dei suoi attori chiave, che fanno nello stesso tempo parte di una rete europea che offre accesso alla perizia ed alle opportunità di tutta Lunione europea. 'Le società locali devono riorientarsi verso lOccidente, e disporre sul posto di una rete di sostegno affidabile e solidamente impiantata, comè la rete Irc, è essenziale', ha detto la sig.Ra Weissenhorn al Notiziario Cordis. Il primo impatto della rete Ire, sia nella regione baltica che negli altri Stati membri dellUnione europea, è lo sviluppo di strategie dinnovazione regionali in compartecipazione con i principali attori politici, professionisti e accademici. Lesistenza di tali strategie sarà particolarmente importante al momento di assicurarsi finanziamenti dal fondo di coesione a sostegno delle attività dinnovazione, ha detto la Weissenhorn, che ha spiegato che lUe ha deciso di integrare la sua politica di coesione nella strategia di Lisbona, e che a conseguenza di ciò linnovazione diventerà uno scopo chiave del futuro finanziamento della coesione. In effetti, quei pochi e scelti campioni dinnovazione della regione baltica hanno già considerato il potenziale impatto dei fondi di coesione e dei Fondi strutturali dellUe. Il Dr Janis Stabulnieks, managing director del Latvian Technological Center e presidente del comitato organizzativo di Baltic Dynamics 2004, sa bene che molti elementi delleconomia e dellinfrastruttura lettone hanno tuttora bisogno di essere rafforzati, e la sua preoccupazione è che linnovazione, che egli ritiene la forza trainante della futura crescita economica, rischi di essere trascurata. 'Il governo lettone deve ancora risolvere i problemi di tutti i giorni, come i tetti nuovi alle scuole; ma è parimenti importante che i Fondi strutturali vadano alle iniziative per lo sviluppo a sostegno dellinnovazione', ha dichiarato il Dr Stabulnieks al Notiziario Cordis. Alla domanda in che modo i decisori a Bruxelles potrebbero sostenere meglio lo sviluppo delleconomia della conoscenza in Lettonia, il Dr Stabulnieks ha risposto che lUe dovrebbe fare pressioni sul governo affinché delinei pienamente le sue attività nel campo dellinnovazione, ed ha aggiunto: 'Purtroppo il trattato di adesione non faceva esplicito riferimento allinnovazione, per cui siamo preoccupati per il suo livello di riconoscimento in seno al governo'. Alcuni dei presenti alla conferenza hanno espresso preoccupazione che, nello sforzo di integrare i nuovi Stati membri nella strategia economica globale dellUe, si trascurino le questioni locali. Alasdair Reid, manager di progetto per la Carta delle tendenze dellinnovazione, ha dichiarato: 'Lappartenenza allUe può portare alleuropeizzazione delle politiche locali, e vi è il rischio che i problemi locali e le loro soluzioni non ricevano la considerazione che dovrebbero'. A sostegno di quanto detto, Reid ha additato lesempio dello scopo dellUe di portare linvestimento per la ricerca al 3% del Pil entro il 2010. 'Sarebbe bello conseguire lobiettivo di Barcellona, ma non è detto che sia lobiettivo giusto per tutti i paesi o regioni. Quello di cui stiamo discutendo non è solo come spendere più soldi nella ricerca, ma come distillare la conoscenza creata da quellinvestimento attraverso leconomia, un quadro ben più grande', ha concluso. Per ora tuttavia la sfida è convincere i decisori della regione baltica che linnovazione è la condizione previa per la futura crescita economica, ed è una sfida che tutti i sostenitori dellargomento, sia nei paesi baltici che in tutta lUnione, debbono affrontare insieme per essere certi di vincere.  
     
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