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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Settembre 2004
 
   
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  GRUPPO BPU BANCA: 1° SEMESTRE 2004 (CONFRONTO CON 1°SEMESTRE 2003 PRO-FORMA): UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE IN CRESCITA DEL 20% A 336,5 MILIONI DI EURO E UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE IN CRESCITA DEL 7,1% A CIRCA 355 MILIONI DI EURO INTERESSI NETTI A 753,8 MILIONI DI EURO (+1,4%)  
   
  Bergamo, 15 settembre 2004  - Il Consiglio di Amministrazione di Banche Popolari Unite Scrl (Bpu Banca) ha approvato il 13 settembre la relazione consolidata al 30 giugno 2004. I dati al 30 giugno 2004 vengono raffrontati, ai fini del commento, con i dati pro-forma al 30 giugno 2003 ricostruiti tenendo conto delle situazioni semestrali dell'ex Gruppo Banca Popolare di Bergamo-credito Varesino e dell'ex Gruppo Banca Popolare Commercio e Industria al 30 giugno 2003. I dati al 30 giugno 2003 forniti nella "Informativa sulle risultanze pro-forma al 30/06/2003 del Gruppo Bpu banca" pubblicata in concomitanza con le ultime semestrali dei Gruppi Bpb-cv e Bpci ante fusione, differiscono da quelli riportati negli schemi allegati che sono stati riclassificati in linea con i criteri attualmente in uso nel Gruppo I dati pro-forma al 30 giugno 2003 comprendono il contributo derivante dal consolidamento di Iw Bank a partire dal 1 aprile 2003, data di primo consolidamento della società, mentre nel primo semestre 2004 Iw Bank ha contribuito per entrambe i trimestri. La gestione economica Nonostante la debolezza del contesto economico e la limitata crescita degli impieghi a questa connessa, il Gruppo ha confermato una buona redditività e margini in incremento, con costi in tendenziale diminuzione, evidenza positiva della progressiva realizzazione del processo di integrazione. Il margine d'interesse si è attestato a 765,4 milioni di euro (760,7 nel giugno 2003), grazie ad interessi netti in crescita del 1,4% da 743,7 a circa 754 milioni di euro e all'incremento degli utili delle imprese consolidate al patrimonio netto, saliti di circa 1,2 milioni, che hanno più che compensato minori entrate per dividendi per 6,6 milioni di euro. Gli interessi netti hanno beneficiato sia della crescita dei volumi medi degli impieghi (+3,1%) che del contributo positivo degli investimenti finanziari (certificati assicurativi). Il margine da servizi è passato da 486 a circa 510 milioni di euro (+5% circa). L'evoluzione positiva è spiegata in parte dallo sviluppo delle commissioni nette, salite da 363 a 376,7 milioni (+3,7%). Si rammenta che la voce comprendeva nel 2003 l'importo delle commissioni up front (circa 20 milioni di euro) relative alle obbligazioni strutturate collocate dall'ex Gruppo Bpci, allora contabilizzate per cassa. A partire da luglio 2003, nell'ambito del Gruppo Bpu Banca, i criteri contabili sono stati omogeneizzati e tali commissioni vengono contabilizzate pro-rata temporis in base alla durata dell'obbligazione. Al netto di tale componente, la crescita delle commissioni nette, risulterebbe pari al 9% circa. Di particolare rilievo risulta il contributo commissionale pari a 110 milioni di euro - derivante dalla dinamica del risparmio gestito, delle polizze assicurative e dal progresso dell'attività di Bpu Prumerica - in aumento del 20,6% rispetto ai 91 milioni del giugno 2003, e il crescente apporto delle attività di servizio tipicamente bancarie, passato a 173 a 182 milioni di euro (+5,6%). Il margine da servizi è stato inoltre sostenuto dalla buona dinamica dei profitti da operazioni finanziarie, saliti da 75,6 a 79,5 milioni di euro. Si rammenta che il dato 2003 comprende 19,4 milioni di profitti non ricorrenti relativi ad operazioni di unwinding di derivati, mentre il dato 2004 include 64,8 milioni di euro derivanti dal trasferimento di titoli dal portafoglio immobilizzato a quello non immobilizzato. Per effetto degli andamenti sopra descritti il margine di intermediazione ha superato i 1.275 milioni di euro (+2,3% rispetto al dato 2003). Con riferimento alle spese amministrative 720,6 milioni (715,3 nel giugno 2003) il conto economico evidenzia il contenimento della dinamica delle spese del personale e una netta flessione delle altre spese amministrative. Nel dettaglio, le spese per il personale hanno registrato un incremento del 3,2%, da 487 a 502 milioni di euro. Esse includono 6,4 milioni di oneri di integrazione essenzialmente riconducibili alla migrazione di Banca Carime sui sistemi It di Gruppo (di cui 1,7 nel primo trimestre 2004 e 4,7 nel secondo) assenti nel primo semestre del 2003, e risentono degli scatti e degli incrementi connessi al Ccnl 2003, delle previsioni di rinnovo del Ccnl per il 2004 e del rinnovo dei contratti integrativi aziendali, che comportano complessivamente un aumento del 4,5% circa del costo del personale. Per contro, il costo del personale beneficia degli effetti derivanti dall'uscita volontaria di risorse per quiescenza incentivata e adesione al Fondo di solidarietà, quantificabili in 9,9 milioni di euro a livello di Gruppo. Infine, sono stati capitalizzati oneri riferibili alla migrazione di Banca Carime per 11 milioni di euro, ammortizzabili in cinque anni. Le altre spese amministrative hanno registrato un sensibile decremento, nonostante l'inclusione di circa 2,5 milioni di euro di oneri di integrazione, passando dai 228,7 milioni di euro del giugno 2003 ai 218,7 milioni di euro del giugno 2004, con una contrazione del 4,4%. Per effetto di quanto sopra, il risultato lordo di gestione, calcolato prima di rettifiche ed ammortamenti, si è attestato a 554,6 milioni di euro contro i 531,5 del giugno 2003 (+4,4%). Gli accantonamenti per rischi ed oneri pari a 18,8 milioni di euro, risultano inferiori del 17,2% ai 22,7 milioni di euro del giugno 2003 ed includono circa 12 milioni relativi a cause passive e 3,8 relativi a rischi potenziali connessi ad azioni revocatorie. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali hanno totalizzato 92,7 milioni (89,4 milioni nel primo semestre 2003) e includono 16,8 milioni relativi alla quota semestrale di pertinenza degli oneri pluriennali capitalizzati a fronte dei Piani di incentivazione all'esodo (di cui 13,3 milioni ex accordo sindacale del 12 agosto 2003, 2,9 milioni riferiti a Piani deliberati prima della costituzione di Bpu Banca e 0,6 milioni relativi al Piano esuberi di Centrobanca) e 5 milioni relativi alla quota semestrale di ammortamento di oneri pluriennali inerenti la fusione. Le rettifiche nette di valore su crediti e gli accantonamenti per garanzie e impegni ammontano a 101,7 milioni di euro (139,2 milioni del giugno 2003) e riflettono livelli in miglioramento ma pur sempre coerenti con la difficile situazione economica. A tali rettifiche si sono aggiunti 5 milioni di euro a titolo di accantonamento a fondo rischi su crediti. Il grado di copertura di sofferenze e incagli è aumentato, passando rispettivamente dal 43,6% del giugno 2003 al 46,8% del giugno 2004 e dal 20,7% al 23,3%. La copertura dei crediti "in bonis" è stata dello 0,68% rispetto allo 0,60% del giugno 2003. Il primo semestre si è così concluso con un utile delle attività ordinarie in miglioramento del 20% da 280,2 a 336,5 milioni di euro. Le rettifiche di valore su avviamenti e su differenze positive di consolidamento e di patrimonio netto, pari a 50,4 milioni di euro, si riferiscono alle quote semestrali di ammortamento delle differenze positive di consolidamento (27,2 milioni), delle differenze positive di patrimonio netto (circa 1 milione) e degli avviamenti fiscalmente deducibili (22,2 milioni). Il saldo delle componenti straordinarie che ha contribuito al risultato di periodo ammonta a 18,5 milioni di euro (rispetto ai 51,3 milioni del 2003) e include 8,4 milioni di euro relativi a rimborsi di contributi Inps a fronte di programmi formativi di riconversione e/o riqualificazione professionale ex art. 5 Dm 158/2000, e una ripresa di valore di 6,2 milioni di euro relativa ad un accantonamento effettuato in Centrobanca a fine 2003 a fronte degli impegni per l'apertura del Fondo esuberi volontari, successivamente capitalizzato a seguito della chiusura, a fine marzo 2004, della relativa procedura sindacale. L'utile al lordo delle imposte si è attestato a circa 355 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto ai 332 milioni circa registrati nel giugno 2003. Dopo imposte a carico del periodo per 156,7 milioni di euro, che includono le modifiche alla normativa Irap introdotte dal Dl 168/2004 con conseguente aggravio dell'onere fiscale per 5,8 milioni di euro (contro 121,8 milioni nel giugno 2003 favorevolmente influenzati dalla tassazione degli utili straordinari), e un utile di pertinenza di terzi pari a 15,3 milioni di euro, il primo semestre dell'anno si è chiuso con un utile netto di 132,6 milioni di euro, contro i 156,8 del giugno 2003. Gli aggregati patrimoniali Nel confronto tra il 30 giugno 2003 e l'analogo periodo del 2004, sia la raccolta diretta che gli impieghi del Gruppo sono stati influenzati dall'effetto della ricomposizione dell'attivo e del passivo di Centrobanca. La raccolta indiretta da clientela, principalmente sostenuta dalla forte dinamica della raccolta gestita e di quella assicurativa, risulta in significativa crescita. Al 30 giugno 2004, la raccolta diretta da clientela (incluse le passività subordinate non convertibili e le preference shares) si attesta a 47,3 miliardi di euro, in diminuzione del 3,3% rispetto al dato pro-forma del giugno 2003. La riduzione risulta contenuta nell'1,9% se il dato 2003 viene depurato da una giacenza di carattere temporaneo di circa 670 milioni presso Bpu Banca Intl sa di pertinenza di primaria clientela aziendale. Si conferma, all'interno dell'aggregato, la crescita della raccolta a vista in termini di volumi medi (+5,6%), meno onerosa, e la contrazione della raccolta a medio-lungo termine, dei certificati di deposito e dei pronti contro termine, effetto della politica selettiva di funding adottata a livello di Gruppo. I crediti verso clientela del Gruppo ammontano a 42,9 miliardi di euro, in incremento del 2,6% rispetto al giugno 2003, nonostante l'ulteriore flessione dello stock di Centrobanca (-16,5%). Al netto di Centrobanca, la crescita degli impieghi del Gruppo risulterebbe del 6%. Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, l'incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi netti si è attestata all'1,95% (2,04% nel marzo 2004 e 1,82% nel giugno 2003), mentre il rapporto incagli netti su impieghi netti risulta pari all'1,29% (1,33% nel marzo 2004 e 1,55% nel giugno 2003). La raccolta indiretta da clientela privata del Gruppo, valorizzata a prezzi di mercato, ammonta a 48,8 miliardi, in incremento dell'8% rispetto al giugno 2003. All'interno dell'aggregato, il risparmio gestito si è attestato a 25,2 miliardi di euro (+12% rispetto al giugno 2003). La raccolta assicurativa vita, pari a 3,2 miliardi di euro circa, inclusa nella raccolta gestita, conferma il trend molto positivo dei primi mesi dell'anno, registrando un incremento del 37% circa rispetto al primo semestre 2003. Il patrimonio netto del Gruppo, escluso l'utile di periodo, risulta pari a 3.686 milioni di euro (3.523 nel giugno 2003); il Tier 1 ratio (patrimonio di base/attività di rischio ponderate) è salito dal 6,11 del dicembre 2003 al 6,96 del giugno 2004, mentre il Total capital ratio (Patrimonio di vigilanza/attività di rischio ponderate) è cresciuto dal 9,78% del dicembre 2003 al 10,14% del giugno 2004 . Il Piano Industriale Di Integrazione La realizzazione del Piano Industriale di Integrazione è proseguita a ritmo sostenuto. Si ricordano alcune delle tappe più significative; a maggio è stata completata la migrazione di Banca Carime sul sistema informativo target , mentre ad aprile e luglio rispettivamente sono stati estesi a tutto il Gruppo Bpu Banca gli accordi nel settore della banca-assicurazione - ramo vita - con Commercial Union Vita e in quello dell'asset management con Prudential Financial Inc (Usa). Nel contempo, sono state poste le premesse per il rilancio di Centrobanca. Al 30 giugno risulta concluso il 51% delle attività progettuali previste dal Master Plan; si stima che oltre il 65% delle attività progettuali complessive verrà terminato entro il 31 dicembre 2004. In ambito commerciale sono state conseguite nei primi sei mesi dell'anno sinergie da ricavo per 9,4 milioni, grazie in particolare all'attivazione della macchina commerciale, che ha impresso uno sviluppo maggiore nella distribuzione dei prodotti di risparmio gestito e assicurativi. Nel mese di agosto è inoltre iniziata la distribuzione di nuovi prodotti particolarmente qualificati, che assumerà maggiore consistenza nel quarto trimestre del 2004 (nuovo conto a pacchetto per le piccole-medie imprese, servizio di Active Wealth Advisory nel Private Banking, fondi di fondi hedge, ecc…). Nell'ambito delle sinergie da costi, le previsioni incluse nei Piani di riduzione dell'organico, che, relativamente a Bpu ed alle banche rete del Gruppo, stimavano 114 esodi dal 1 luglio 2003 al 30 giugno 2004, sono state ampiamente superate: l'organico a tempo indeterminato di Bpu banca e delle banche rete si è ridotto di 585 unità, grazie principalmente all'uscita volontaria di 610 risorse per quiescenza anticipata e adesione al fondo esuberi. L'impatto sulla voce "Spese per il personale" è stato di oltre 9 milioni di euro nei primi sei mesi (a fronte di una previsione semestrale del Piano Industriale di 1,7 milioni). Il trend di riduzione è confermato anche per i prossimi mesi dell'anno, con circa 160 adesioni ricevute a tutto il mese di agosto. Anche le "Altre spese amministrative" stanno evidenziando il raggiungimento di sinergie da integrazione, rivenienti dall'avanzamento dei processi di razionalizzazione dell'attività del Gruppo. Nel primo semestre si evidenziano a tal proposito 7,4 milioni di risparmio (il Piano Industriale indicava 4,2 milioni per il primo semestre dell'anno). Gli interventi di integrazione realizzati hanno comportato oneri pari a 30,7 milioni, in linea con le previsioni del Piano Industriale (30,8 milioni), così suddivisi e già commentati nelle rispettive voci di conto economico: 16,8 milioni di euro per ammortamenti di oneri capitalizzati a fronte degli esodi, 5 milioni di ammortamento di spese di integrazione capitalizzate, 2,5 milioni di oneri di integrazioni inclusi tra le spese amministrative e 6,4 milioni di spese del personale relative all'attività di migrazione di Banca Carime.  
     
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