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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Settembre 2004
 
   
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  DIRITTO AL LAVORO E ACCESSO L’OCCUPAZIONE IMPORTANTE CONVEGNO NELLA FIERA DEL LEVANTE  
   
  Bari, 15 settembre 2004 - Diritto al lavoro e accesso all’occupazione: è stato il tema di un convegno organizzato, nell’ambito della 68.Ma Fiera del levante (Padiglione della Provincia di Bari), dall’Amministrazione Provinciale di Bari. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia Vincenzo Divella, il Sen. Giovanni Battafarano della Commissione Lavoro del Senato della Repubblica, l’On. Giuseppe Sgobio della Commissione l’Assessore provinciale al lavoro Onofrio Sisto, il Presidente dell’Associazione degli Industriali di Bari Nicola De Bartolomeo, il Segretario Generale della Cgil Fp di Bari Giuseppe Catucci, il Responsabile Nazionale Cna Formazione e Lavoro. In rappresentanza della Regione Puglia e del Comune di Bari erano rispettivamente presenti il Vicepresidente Giovanni Copertino e Sergio Ventrella, Assessore alle politiche del lavoro. Moderatore e commentatore dell’incontro, il Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno Lino Patruno. Nel dare il benvenuto ai presenti, il Presidente della Fiera Luigi Lobuono ha ricordato quanto sia importante considerare la Campionaria ulteriore momento di incontro e di confronto per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia, piuttosto che mero contenitore espositivo. Un luogo autorevole per elaborare strategie di sviluppo, dove parlare di diritto al lavoro diventa prerogativa essenziale per occuparsi ancor più approfonditamente di economia. “Indulgere al pessimismo in tema di diritto al lavoro è retorica – ha detto Lobuono – occorre analizzarne le cause ma anche lavorare sodo per concertare iniziative comuni tra imprenditori, politici e sindacati. Si tratta di un problema che interessa tutti”. Anche il Presidente della Provincia Divella ha parlato di concertazione del lavoro, aggiungendo alle considerazioni una serie di dati che hanno fotografato la situazione economica meridionale. “Il tasso di disoccupazione al Sud è dell’11,60% - ha dichiarato – del 3% in più rispetto al tasso medio nazionale, mentre il livello di disoccupazione è superiore del 5%. L’istat poi ci fornisce ulteriori elementi di preoccupazione perché ci parla di una crescita generale determinata esclusivamente da quella registrata al Nord, perché di ripresa qui da noi non se ne parla affatto”. “Per far crescere l’occupazione bisogna incentivare la competitività delle imprese - ha aggiunto Divella - e la provincia di Bari sta lavorando proprio in questo senso con un progetto ancor in via di definizione. Il concetto di flessibilità va ridimensionato così come quello della formazione che deve corrispondere sempre più ad una maggiore qualificazione della forza lavoro. Il nostro programma a breve e medio termine è quello dell’attivazione di 48 centri per l’impiego, tanti quanti sono i comuni che fanno parte della Provincia, senza tralasciare l’impegno a risolvere la questione delle competenze sulla formazione fino ad oggi affidata esclusivamente alla Regione”. Di competenze sulla formazione (ma anche di cattiva formazione), di “legge Biagi” e di precarizzazione, ha parlato invece il Direttore della Gazzetta Lino Patruno che ha lanciato una serie di spunti ai relatori, esprimendo anche delle perplessità personali sull’attuale sistema legislativo in merito di lavoro. “La legge Biagi – ha commentato Lino Patruno – alla luce dei fatti sembra una legge ideale per una società ideale che non coincide con il Mezzogiorno. E la flessibilità positiva di cui si è tanto parlato finora si è ormai tramutata in precarizzazione positiva. Occorre correre ai ripari”. Nel rispondere ad una serie di interrogativi posti dal Direttore della Gazzetta sul futuro legislativo del sistema lavoro, il Senatore Battafarano ha fugato ogni dubbio parlando di abrogazione della legge Biagi, di nuove riforme sugli ammortizzatori sociali e di incentivi alla stabilizzazione al lavoro: “Non chiamiamola – ha detto - legge Biagi ma piuttosto legge Maroni. Si tratta di un provvedimento di difficile attuazione e che fino ad oggi ha solo aumentato la precarietà. E quest’ultima è una condizione che non interessa alle imprese che sono costrette a sopportare un continuo turn-over di lavoratori e che di conseguenza non investono in formazione”. “Bisogna fare in fretta e limitare il danno – ha continuato Battafarano – per questo prevederemo forti incentivi alla stabilizzazione per chi assume a tempo indeterminato e allargheremo il più possibile l’area della collaborazione agli enti locali come le province ad esempio. In questo senso è da giudicare estremamente positiva la collaborazione fra Confindustria e Sindacati”. Anche per l’On. Giuseppe Sgobio abrogare la “legge Biagi” rappresenta l’unica via d’uscita per assicurare al Sud una minima ripresa occupazionale. “Oggi il Mezzogiorno è ancor più condannato di quanto non lo fosse ieri. E per riscattarsi l’unica soluzione è abrogare un provvedimento ideologico che sta avendo effetti sociali devastanti sul mercato ma anche sulla vita dei lavoratori che hanno come unica prospettiva la precarizzazione ”. Estremamente critico il giudizio del Presidente dell’Associazione Industriali di Bari che ha parlato di ritardi storici per il Mezzogiorno e contestato fermamente l’efficacia della legge che prende il nome del giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse. “Se si deve pensare a provvedimenti di modifica – ha detto De Bartolomeo – lo si deve fare solo in base alle esigenze di ogni singolo territorio. E’ questo l’unico concetto di federalismo che può interessare a chi come noi opera e investe nel Sud. Stiamo tornando indietro, e i ritardi che stiamo accumulando sono enormi”. Ispirandosi ad una recente dichiarazione del Presidente Nazionale dei Giovani Industriali Artoni, il Segretario Generale della Cgil Fp di Bari Giuseppe Cantucci ha spostato il tiro su altri due elementi da aggredire: il tasso di disoccupazione delle donne e quello dei giovani. “Siamo in ritardo anche rispetto a questo – ha dichiarato – e la cosa su cui bisogna lottare per non aggravare ulteriormente la situazione e la formazione e la delega alle province”. Meno critico sull’applicazione della Legge Biagi è stato invece Stefano Dignola, Responsabile Nazionale Cna Formazione Lavoro che ha parlato di importante sterzata data dalla riforma Biagi dichiarando nel suo intervento: “Non sarei così drastico nei giudizi sulla nuova legislazione i problemi di cui occuparsi sono altri, quello del lavoro sommerso ad esempio”. Anche il Vicepresidente della Regione Puglia Giovanni Copertino ha espresso un giudizio moderato rispetto all’attuale sistema legislativo, mentre l’Assessore Ventrella ha annunciato di essere già al lavoro per l’attivazione dei centri per l’impiego.  
     
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