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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Settembre 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  ALLA RISCOPERTA DEL LESSINI DURELLO CON I SAPORI DI VERONA E FERRARA  
   
  Guarda al futuro il Lessini Durello, vino antico ottenuto da uve caratterizzate da una acidità naturale che è tra le più elevate in assoluto, coltivate nei territori di alta collina delle province di Verona e di Vicenza ai piedi della Lessinia. E lo fa dimostrando la sua capacità di esprimere il territorio dove nasce e nello stesso tempo di accompagnare nel migliore dei modi i sapori della cultura gastronomica non solo del vicentino e del veronese, ma anche di altre realtà che in certi casi hanno bisogno di un vino del tutto particolare per abbinarsi al meglio. Come ad esempio la famosa salama da sugo ferrarese. Un matrimonio felice e annunciato, quello tra il Durello e la Salama, verificato a Guarda di Ro nel giugno scorso e riproposto con successo in occasione della tradizionale giornata che annualmente il Consorzio di Tutela, i produttori e i giornalisti dedicano a questo vino davvero unico. Il Durello è stato ovviamente il protagonista dell’intera manifestazione. Nel corso della mattina, giornalisti ed esperti sono stati chiamati a scegliere la migliore couvèe per dare vita ad uno spumante metodo classico, utilizzando quattro microvinificazioni frutto della zonazione realizzata dal Consorzio di Tutela. Poi, all’azienda agricola Marcato, in una tavola arricchita dal pane ferrarese Igp, il Lessini Durello di tutti i produttori (le aziende Cecchin, Fongaro, Marcato e le Cantine dei Colli Vicentini, di Gambellara, di Montecchia di Crosara e di Monteforte d’Alpone) nelle sue diverse tipologie spumante charmat e metodo classico, tranquillo e passito, ha allietato i palati dirigendo una sinfonia di sapori. Il concerto è stato aperto dalla salama da taglio portata da una delegazione ferrarese composta da giornalisti, amministratori, produttori e organizzatori della Festa della salama di Guarda Ferrarese (www.Festasalama.it); è proseguito con risotto (alle verdure e all’isolana) realizzato con il Vialone Nano veronese Igp; è culminato con il piatto più atteso, che ha visto la saporita salama da sugo, addolcita da polentina di riso veronese, abbinata appunto con il Lessini Durello Doc, vino che si è dimostrato capace di accompagnare in maniera ottimale questa gustosa ma anche vigorosa pietanza, attenuandone gli eccessi senza turbare né la piacevolezza dell’insaccato né la freschezza del vino. Gran finale con il formaggio Monte Veronese Dop (ma anche qualche pezzo di Morlacco del Grappa), assieme al quale ha ben figurato l’ultimo nato nella tipologie del Lessini Durello Doc: il passito, proposto per la prima volta nelle versioni definitive delle aziende Marcato e Cecchin. Sulla Salama da sugo, per la quale è stata avviata la richiesta di riconoscimento dell’Igp, occorre spendere qualche parola in più, perché al di fuori dell’Emilia orientale non sono molti quelli che la conoscono. La si produce in maniera tuttora artigianale, utilizzando suini pesanti, dei quali si impiegano tagli ben precisi: principalmente pancetta, spalla, capocollo, goletta, lingua e fegato. Si può aggiungere anche muscolo di coscia e guancia. Si macinano e si impastano gli ingredienti con pepe nero, sale, spezie varie e vino rosso robusto. Qualcuno ci aggiunge grappa, brandy, rum. Il tutto viene insaccato nella vescica del maiale e lasciato a stagionare per almeno un anno. Al momento dell’uso, la salama si presenta come una sorta di meloncino, duro come la pietra, che va lessato in acqua bollente per ore, finchè l’impasto non si spappola. Quindi si apre l’involucro e si serve in tavola il contenuto, preferibilmente a piccole dosi. Dire che non è pietanza per palati delicati è un eufemismo: se ve ne offrono un cucchiaino, non pensate che il vostro ospite sia tirchio ma è semplicemente prudente e vuole conoscere la vostra reazione prima di azzardarsi ad offrirvene ancora. Ha un gusto veramente esaltante, forte al di là di ogni sospetto per chi non ne abbia mai assaggiata. Il palato si scalda, le papille quasi soffrono per l’eccesso di piacere e di sapidità, che richiede il vino giusto per essere moderato. Unanime il giudizio positivo sull’abbinamento Durello - Salama, al punto che è stato già ipotizzato di riportare l’anno prossimo il Lessini Durello Doc in provincia di Ferrara, non solo per abbinarlo allo storico insaccato, ma anche con altre specialità di quella provincia (compreso il pesce azzurro) che non sempre trovano un abbinamento ideale con i vini locali. La giornata del Lessini Durello si è conclusa a Sprea, località di Badia Calavena famosa per l’Erbecedario della Lessinia, luogo di erbe officinali che vuole ricordare l’opera don Luigi Zocca, parroco in quella località subito dopo la prima guerra mondiale, dove ritrovava nella flora locale i rimedi agli acciacchi dei suoi parrocchiani.  
     
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