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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Settembre 2004
 
   
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  6 MILIONI DI EURO GIÀ INVESTITI PER L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L’IMPEGNO DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER PORTARE I GIOVANI A SCUOLA NELLE IMPRESE PREVISTO UN INVESTIMENTO ANALOGO PER IL BIENNIO 2004/2005  
   
  Roma, 16 settembre 2004 – 277 percorsi realizzati o in corso di realizzazione; 294 scuole superiori attive (168 tra istituti tecnici, istituti professionali e istituti d’arte e 126 Licei); 5.520 studenti di 93 province coinvolti con altrettanti sportelli stage attivati, creati a seguito del Protocollo d’intesa del 27 giugno 2003 tra Ministero dell’Istruzione e Unioncamere, connessi in rete grazie a Polaris, il Portale per l’orientamento al lavoro, l’alternanza ed il raccordo tra imprese e sistemi formativi (www.Polaris.unioncamere.it). Il tutto anche grazie ad un investimento del sistema camerale pari a 6 milioni di euro in due anni. Mentre le scuole italiane stanno per aprire i battenti, è questo il primo bilancio del contributo fornito dalle Camere di Commercio all’introduzione, prevista dalla Riforma della scuola1, dell’alternanza scuola-lavoro già a partire dallo scorso anno scolastico. I dati si riferiscono ai percorsi formativi sperimentali in alternanza, coprogettati, cofinanziati e realizzati dalle Camere di Commercio e dagli Uffici scolastici regionali nel corso del 2003-2004. L’impegno delle Camere di Commercio per l’introduzione di questa importante innovazione della scuola, grazie alla quale giovani di 15-18 anni potranno acquisire competenze e capacità, coniugando formazione ed esperienza diretta in ambiente lavorativo, si replica anche quest'anno. Anche per il prossimo biennio, infatti, si prevede un investimento di analoga portata. “Abbiamo sempre creduto nell’opportunità di avvicinare la scuola al mondo del lavoro d’impresa”, commenta Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, “sia per dare risposte e orientamento concreto ai giovani, sia perché questo consente all’impresa di conoscere, valutare e formare in anticipo le risorse anche in vista di una possibile assunzione. E’ per questa ragione – aggiunge Tripoli - che abbiamo messo subito a disposizione del Ministro Moratti la nostra esperienza acquisita nel corso degli anni ed abbiamo investito risorse umane e finanziarie per rendere possibile l’introduzione dell’alternanza, fatto che allinea la scuola italiana a quella europea. Inoltre, stiamo elaborando un progetto nazionale per la creazione di Osservatori provinciali per l’orientamento, che valorizzino al meglio le esigenze ed i fabbisogni professionali che le imprese dei diversi settori esprimono”. Un’attenzione costantemente in crescita: il quadro fornito da Polaris La grande attenzione che il mondo della scuola sta mostrando nei confronti dell’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro è dimostrata anche dal cospicuo (e crescente) patrimonio informativo in possesso di Polaris. La banca dati allo stato attuale contiene 660 proposte di tirocinio già presentate dalle imprese per totali 1.100 posti; quasi 5.200 curricula di giovani fortemente motivati; 387 scuole superiori ed enti formativi attivi; 93 Camere di Commercio impegnate. Polaris conta inoltre, a meno di un anno dalla sua attivazione, quasi 37mila visitatori e un totale di 450 utenti registrati. Analizzando i dati di Polaris, emerge che i più fortemente interessati all’avvio di stage sono gli istituti tecnici (che rappresentano il 53% delle 387 scuole inserite nella banca dati), seguiti dagli istituti professionali (20%), dai licei (18%), e da tutti gli altri indirizzi (istituti d’arte, istituti comprensivi e con più titoli di studio), che rappresentano il 9%. A candidarsi al ruolo di stagista o tirocinante presso un’impresa sono soprattutto gli studenti delle ultime classi della scuola secondaria superiore (cui si deve il 66% dei quasi 5.200 curricula), seguiti dai laureati (22%), diplomati (7%) e dagli studenti universitari (4%). La maggioranza dei curricula (53%) proviene dagli studenti di 17-18 anni che frequentano il quarto e quinto anno della scuola superiore. Nella maggior parte (56%) si tratta di ragazze. Il 52% delle aziende interessate ad ospitare stagisti (795 quelle fino ad ora registrate) sono di piccole dimensioni (fino a 9 addetti). Seguono le offerte provenienti da imprese con 10-49 addetti (33%), quindi da aziende con oltre 50 addetti. Il maggior numero di proposte di stage proviene da imprese dei settori Sanità e servizi sociali (18%), Altre industrie manifatturiere (15%), Servizi avanzati alle imprese (11%) e Agricoltura (10%). 126mila imprese già favoriscono l’alternanza La pratica degli stage, e con essi dell’alternanza, si sta del resto affermando finalmente anche in Italia, come è già avvenuto in altri paesi europei, primi tra tutti Danimarca, Germania e Svizzera. 126.700 imprese italiane (pari al 10,6% di tutte le aziende con almeno un dipendente) hanno ospitato nel 2003 tirocini formativi o stage presso le proprie unità produttive. Lo ha rilevato il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, che analizza i fabbisogni professionali e le previsioni di assunzione delle imprese italiane2. Il dato conferma come il sistema imprenditoriale italiano consideri importante il completamento del percorso formativo attraverso esperienze di lavoro e, non di rado, utilizzi questo canale anche per verificare attitudini e capacità dei giovani cui intende proporre, alla fine del percorso scolastico o universitario, un contratto di lavoro. Ad ospitare tirocini formativi o stage sono state in prevalenza le aziende di grandi dimensioni (il 68,1% di quelle con oltre 500 dipendenti e il 55,4% di quelle con 250-499 dipendenti), localizzate prevalentemente nel Nord. Ancora sensibile il ritardo del Mezzogiorno rispetto alle altre aree, sebbene i dati di Excelsior mostrino un recupero rispetto allo scorso anno (7,5% a fronte del 6,4% della precedente rilevazione).  
     
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