Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 17 Settembre 2004
 
   
  Pagina1  
  VAL DI CEMBRA: FRA LE MANIFESTAZIONI PIÙ IMPORTANTI, FAMOSE: LA CANTA DEI MESI, IL RAGLIO PALIO E LA MOSTRA DEI VINI  
   
  Strutture Alberghiere Ed Extra Alberghiere: 3 alberghi - 2 agritur - appartamenti in locazione. L'ente turistico è in grado di dare tutte le informazioni sulla ricettività alberghiera ed extralberghiera e di comunicare per gli appartamenti ceduti abitualmente in locazione i nominativi dei proprietari, le caratteristiche ed i periodi di disponibilità. Particolarmente suggestivo è l’l’Hotel Fior di Bosco dotato di un qualificato centro benessere, un ambiente che consente di trascorrere una vacanza in totale relax immersi nella natura incontaminata dell’altopiano di Masen. Si tratta di un tre stelle completamente rinnovato e dotato di piscina interna con un flusso d’acqua continuo e regolare. Una vasca con varie tipologie di idromassaggio. Sempre presso il centro benessere è possibile fare una sauna purificante, un bagno turco rilassante, una doccia tropicale oppure un trattamento riattivante la circolazione. Www.hotelfiordibosco.it  Cenni Storici: Cembra, centro umano dalle antiche origini, fu un'importante stazione della seconda metà del ferro successivamente romanizzata. Il ritrovamento della situla (vaso tipico dei Reti e degli Euganei i quali avevano imparato dagli Etruschi ad incidere su manici e labbra di particolari vasi metallici) è avvenuto sul Doss Caslir di Cembra nel 1828: serviva per l'acqua, per il vino e per il latte, di qui la triplice dedicatoria a Lavisio, divinità delle sorgenti, a Phel, il Bacco di Cembra che fa prosperare la vigna, a Vertumnio, Dio della generazione, propizio alle biade ed alla mongitura. Questa è la più attendibile fra le tante interpretazioni date durante il corso della storia all'iscrizione riportata sul labbro del secchio. Un importante reperto archeologico quindi, un documento per-suasivo della religiosità reto-etrusca, ora custodito nel Museo del Buonconsiglio a Trento. Cembra fu feudo vescovile dei Signori del Castello di Salorno che venne usurpato poi dai Conti del Tirolo. Dopo la fine della prima guerra mondiale le condizioni economiche non migliorarono. Solo nel secondo dopoguerra la situazione mutò grazie alla costruzione di strade, di una cantina sociale per promuovere la viticoltura ed all'allargarsi delle attività artigianali e commerciali a cui si aggiunse un buon flusso turistico. Economia: Caratteristici di Cembra e di tutta la Valle, sono i campi terrazzati che scendono verso la Valle dell'Avisio, panoramici e deliziosamente coltivati a vite. Di qui la produzione di vini pregiati come il Múller Thurgau, il Nosiola, il Cabernet, il Pinot nero, lo Chardonnay. Accanto alla coltivazione della vite, la distillazione delle vinacce con produzione di grappe di qualità. E, inoltre, terra speciale di prodotti genuini come castagne, funghi, fragole, mirtilli e fiori coltivati. Numerose le cave di porfido, vere e proprie imprese industriali che garantiscono una produzione di manufatti per l'edilizia e la pavimentazione stradale. In via di sviluppo il settore turistico strettamente legato alla viticoltura ed all'ambiente rurale, alla possibilità di escursioni lungo i sentieri ben tracciati del "Parcheggia e Cammina", nonché alle tradizioni culturali e folcloristiche di valle ancora spontanee e genuine. folclore: Nella primavera del 1970 si ricostituì il Gruppo Folcloristico Cembrano "La Canta dei Mesi" di origini ultra-centenarie con lo scopo principale di promuovere tutte quelle iniziative per riscoprire e far conoscere gli usi e costumi degli abitanti della Valle. Diverse sono le sagre, le feste popolari e le manifestazioni che ripropongono costumi, usanze e vecchi mestieri oramai in disuso ai giovani ed a coloro che decidono di trascorrere a Cembra la loro vacanza e che desiderano conoscere la Valle in tutte le sue peculiarità. Fra le manifestazioni più importanti, famose oramai in Italia ed all'estero, ricordiamo la Canta Dei Mesi, il Raglio Palio e la Mostra Dei Vini. Cembra, recentemente divenuta "città del Vino", ospita annualmente nella prestigiosa sede di Palazzo Barbi la "Rassegna dei Mliller Thurgau dell'arco alpino", manifestazione enologica a carattere internazionale che si propone lo scopo di accrescere la notorietà e l'immagine di questo raffinato vino di montagna che in valle ha trovato il suo habitat ideale. L'appuntamento che vuole essere costruttivo confronto fra produzioni diverse è anche un caloroso invito a visitare la valle con le sue importanti motivazioni turistiche e culturali. Durante la Mostra, oltre alle degustazioni guidate ed agli incontri tecnici, vengono promosse numerose piacevoli manifestazioni collaterali. Escursioni: Grazie all'iniziativa "Parcheggia e Cammina", un invito a non usare l'automobile ed inoltrarsi invece nella natura, sono possibili numerose escursioni lungo sentieri ben attrezzati con aree di sosta adatte a piacevoli pic-nic e con tabelle informative sulle caratteristiche del luogo, sulla fauna e la flora locale. Quasi tutti i sentieri sono percorribili a piedi, a cavallo o in mountain-bike. Di recente realizzazione il sentiero storico dedicato ad Albrecht Diirer, dal Klósterle di San Floriano fino alle Piramidi di Segonzano, attraverso il territorio comunale di Cembra. La via è un itinerario storico culturale che ripercorre idealmente il viaggio in Italia del celebre pittore di Norimberga, il quale, passando attraverso la Valle di Cembra, realizzò alcuni acquarelli. Per soddisfare tutte le esigenze dell'escursionista, presso gli uffici informazione del-l'ente turistico è disponibile il volumetto descrittivo con relativa cartina dei sentieri. Il Lago Santo (1195 m s.L.m.): Bacino lacustre posto su un ondulato altopiano che forma lo spartiacque tra la Valle Atesina e quella dell'Avisio. Il lago è di origine glaciale e si estende in una regione di formazione porfirica. E lungo 210 m, largo 180 m, profondo 15 m ed è popolato da varie specie di pesci. Dentro l'acqua si scorgono tronchi di abeti e larici di cui non si conosce la provenienza. Frequentato l'estate per le spiagge tranquille e per la pesca, d'inverno il lago è meta di entusiasti pattinatori e praticanti lo sport del curling. Cultura E Arte - I Presepi Artistici Di Antonio Nardon A Cembra, nel sottoportico Costanzi, è possibile visitare tutto l'anno la mostra permanente dei presepi di Antonio Nardon. Allestiti negli avvolti di casa, i "Presepi del Toni" portano in un mondo incantato dove sculture, ceppi, radici sono animati da meccanismi complessi nella loro semplicità, dove vengono presentati personaggi che mimano antichi mestieri tipici della montagna, dove la scenografia si illumina di giorno e si attenua di notte, completando l'atmosfera che trascina a vivere sensazioni indescrivibili. Se si ha la fortuna di visitare il laboratorio del Toni, si potrà apprezzare il valore e la forza espressiva dello scultore, con delle opere straordinarie modellate da mani attente ed argute di artigiano-contadino mosse da una sensibilità veramente fuori del comune. La Chiesa Di San Pietro a Cembra, una delle più importanti testimonianze dell'architettura gotica della zona, era in origine una cappella dedicata a S. Pietro (in stile romanico; successivamente rimaneggiata), e prima della fondazione di Santa Maria fu chiesa battesimale e cimiteriale con funzioni di pieve di valle. L'edificio è ad una sola navata. Affiancato da un campanile medioevale di forma tardoromanica a cuspide piramidale. Il prospetto è caratterizzato da contrafforti rampanti, da un rosone, un timpano e da un'agile porta anch'essa gotica ai lati della quale si aprono due finestrelle quadrate. Nel presbitero si slanciano nervature impostate su mensole, formate da teste di cherubino, la cui disposizione permette lo sviluppo di 19 campi ben equilibrati che formano un complesso armonico. All'interno di questi campi si sviluppano affreschi cinquecenteschi di pittore ignoto di probabile origine veneta. Essi raffigurano Dio Padre, gli Evangelisti, Patriarchi e Profeti. Fra gli affreschi che vengono rappresentati nell'abside, sempre dello stesso pittore, troviamo la Crocefissione, i Santi, e la Raccolta della Manna. La parte Sud della Chiesa è tutta affrescata con scene illustranti la Vita di Gesù, dall'Annunciazione alla Resurrezione. Tutti questi affreschi rappresentano simbolicamente la "Bibbia dei Poveri" in quanto essendo la popolazione dell'epoca analfabeta, poteva interpretare attraverso le agiografie il Vecchio e Nuovo Testamento. La volta dell'unica navata è affrescata con rappresentazioni floreali nelle quali spiccano teste di putti. Particolare la rappresentazione del Diavolo con un cesto pieno di anime. La leggenda vuole che il pittore vi abbia rappresentato i cembrani committenti dell'affresco che ritardando il pagamento dell'opera, vennero dannati in eterno. L'affresco della parete nord, realizzato dal pittore Valentino Rovisi, della scuola di Tiepolo, è certamente una delle sue opere migliori per la leggerezza del tocco e per il colorito vibrante. La sezione è occupata interamente dal Giudizio Universale (1759) dove, in alto, viene rappresentato Cristo Giudice fra la Madonna e S. Giovanni Battista; in basso la schiera degli Eletti fra cui San Bartolomeo con la propria pelle adagiata su un braccio. Il recente restauro ha portato alla luce in prossimità dell'altare reperti risalenti all'Alto Medioevo, fra cui una rara cella memoriae ed una capsiola argentea sbalzata a bulino, elementi che hanno permesso una retrodatazione di qualche secolo (si pensa al Vi sec. D.c.) della fondazione dell'edificio. La Chiesa Di San Rocco Nella Campagna Rasa di Cembra, così nominata per il suo aspetto piatto, dove non vi era né coltura di vite né di frutteti, sorge la Chiesetta di San Rocco affiancata dalla bella Torre Campanaria. Questa Chiesa, cara agli abitanti di Cembra, è dedicata al Santo di Montpellier al quale vennero rivolti molti voti durante l'epidemia del colera che colpì duramente il paese. Questa devozione viene manifestata tuttora nel giorno di San Rocco (16 agosto) quando viene appeso un grappolo d'uva matura sul portale, in segno di primizia. La chiesa di S. Rocco sembra essere stata eretta attorno al 1400, mentre il campanile, che costituisce l'elemento paesaggistico più importante, fu eretto nel 1632 e venne forato da una campana di 15 quintali che è tuttora in funzione. La facciata è ornata da due statue provenienti dalla pieve. All'interno si erge un altare barocco in legno scolpito e dorato, che ospita nella nicchia la statua del Santo e sul fastigio lo stemma del Barbi di Grumes e Tavon. Interessanti sono le tele fra cui quella di S. Orsola di Antonio Zeni (1641). Annessa alla Chiesa vi è una piccola sagrestia ricavata nella base della Torre dove è conservato un armadio di pitture antiche. Nei pressi della Chiesa di San Rocco si trova un cippo porfirico col monogramma A. D. E la data 1494, a indicare il luogo dal quale il pittore tedesco Albrecht Durer riprese la zona di Segonzano nel noto acquerello "Monti italiani" conservato ad Oxford in Inghilterra. A circa 200 m dalla Chiesa di S. Rocco sorge una croce in pietra e poco oltre una Cappella dedicata a San Carlo edificata nel 1907 sul luogo di un'edicola seicentesca. Secondo una vecchia tradizione essa fu costruita da profughi milanesi rifugiatisi a Cembra dalla peste del 1629-30. La Chiesa Decanale Di Santa Maria Assunta S'innalza all'inizio del paese provenendo da Lisignago. Secondo un'epigrafe, ora scomparsa tramandata dal Tovazzi, si tratterebbe della più antica Chiesa di Cembra. Ma alla luce dei recenti scavi archeologici in San Pietro, l'ipotesi appare del tutto improbabile. La prima edificazione risale al 942 dopo di che fu rimaneggiata nel corso dei secoli assumendo forme e stili completamente diversi. Originariamente la Chiesa di S. Maria Assunta doveva essere in stile romanico, quasi disadorna, con cenni d'arte scultorea nelle teste d'angelo alla base delle colonne e sui capitelli dell'arco trionfale. L'attuale pronao, ornato da affreschi di scuole diverse, costituiva l'abside. La Chiesa si prolungava fino a circa due terzi dell'odierna navata e l'entrata era a nord come si usava allora. Tra il 1460 e il 1510 venne eretta la parte gotica a tre navate; la Chiesa si presentava allora più stretta e più corta, con una grande navata centrale, due navate laterali più piccole, l'entrata sempre a nord con l'abside ancora romanica dove si trovava l'altare maggiore e il coro. La totale trasf ormazione venne completata nel 1835 quando fu celebrata la prima messa per interessamento del decano Giovanni Franchetti. La vecchia abside ora divenuta l'attuale atrio d'ingresso, notevole testimonianza dell'edificio quattrocentesco, è a pianta poligonale partita da lesene, con archetti pensili tardoromanici, finestrelle archiacute, e volte a costoloni che si dipartono dalle 6 mezze colonne con capitelli armati di sculture tardo-romaniche che si incontrano in un rosone centrale di pietra recante scolpito un Padre eterno benedicente con il mondo nella mano sinistra. Le pitture a fresco, rimesse in luce nei restauri del 1924-1957, sono di gusto gotico, con reminiscenze romaniche, e risalgono probabilmente alla seconda metà del Xv secolo, opera dello stesso artista attivo nella vicina chiesa di San Leonardo a Lisignago. L'interno, diviso in cinque navate, è di gusto gotico. La volta della navata maggiore presenta eleganti motivi vegetali dello stesso artista attivo in San Pietro. Le pareti e la volta del presbiterio sono ornati a fresco dal veronese Adolfo Mattielli e dal decoratore A. Reginato. La tela del Rosario è di M. Teofilo Polacco, la Pala dell'Assunta. Dietro l'altare maggiore, è di Carlo Vanzo di Cavalese, mentre la statua dell'Addolorata è pregevole opera dello scultore Pendei di Merano, l'organo è di Rieger. Nel 1838 venne collocato nella navata settentrionale già esistente dal Xviii secolo, l'altare di marmo della Beata Vergine sostituito successivamente con il moderno altare maggiore in marmo. Sport Estivi: Tennis - Pesca - Orienteering - Bocce - Escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike - pattinaggio a rotelle -ping-pong - calcio. Sport Invernali: fondo - curling - pattinaggio. Strutture Sportive: Campo di calcio con pista atletica campo di tennis - bocciodromo - palestra nel verde - Centro sportivo polivalente e parrocchiale. Altitudine: Cembra (667) - Lago Santo (1195) Superficie: 16.97 Km2 Popolazione: 1756. Infolink: www.aptpinecembra.it  
     
  <<BACK