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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Settembre 2004
 
   
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  VALUTAZIONE INTERMEDIA DELLA STRATEGIA DI LISBONA: LE OSSERVAZIONI PRELIMINARI DI REHN  
   
  Bruxelles, 29 settembre 2004 - Olli Rehn, commissario per le Imprese e la Società dell'informazione, ha detto che nel Consiglio di Lisbona del 2000, dove i convenuti si erano impegnati a trasformare entro il 2010 l'Ue nella società basata sulla conoscenza più competitiva al mondo, l'Europa si era forse fissata troppi obiettivi. Nel corso di un pranzo informale organizzato in occasione del Consiglio Competitività del 23 settembre, Rehn ha formulato qualche osservazione preliminare sulla valutazione intermedia della strategia di Lisbona e ha detto ai partecipanti che a suo avviso: ' Potrebbe essere utile affinare la strategia e fissare una migliore scala di priorità tra i nostri differenti obiettivi'. Il commissario ha inoltre aggiunto che sarebbe forse il caso di procedere a una valutazione del metodo aperto di coordinamento per meglio individuarne i punti forti e quelli deboli. 'Potremmo così avere utili indicazioni su cosa fare per migliorarne l'utilità e capire se si dimostra più utile in certe aree che in altre'. Il terzo punto su cui s'interroga Rehn è se la Commissione abbia fatto pieno uso degli strumenti disponibili per raggiungere gli obiettivi di Lisbona. 'C'è modo di fare meglio?', si è chiesto. Rehn ha poi collocato la strategia di Lisbona in un più ampio contesto e ha rivelato che in una recente riunione del futuro collegio di commissari, José Barroso, presidente designato, ha ripetuto con forza che la competitività resta la priorità assoluta, e non tanto in quanto tale ma perché la crescita economica conduce a una migliore qualità di vita. Alla luce di questo obiettivo, la Commissione sta preparando una relazione sulla competitività, che indicherà varie sfide industriali cruciali cui l'Europa deve far fronte: la mutata natura dell'influenza sull'economia mondiale della Cina, le cui esportazioni di prodotti ad alta intensità di mano d'opera sono progressivamente sostituite da esportazioni di prodotti ad elevato contenuto tecnologico; l'importanza di usare politiche pubbliche per moltiplicare le ricadute degl'investimenti privati per la ricerca; la necessità di dare nuova enfasi alla creazione e diffusione delle informazioni e alle tecnologie di comunicazione, visto il contributo positivo che offrono alla crescita economica. Per progredire e portare avanti l'agenda di Lisbona, Rehn crede che sia necessario rafforzare il ruolo del Consiglio Competitività, in modo da tener conto dell'impatto sulla competitività di proposte al di fuori delle sue competenze dirette. 'Ad esempio, nel quadro delle discussioni sulle strategie di riduzione delle emissioni a medio e lungo termine che avranno luogo nel Consiglio europeo di primavera del prossimo anno, il Consiglio potrebbe offrire un importante apporto alle discussioni sugli aspetti competitivi', ha detto. I decisori politici debbono imparare a formulare norme chiare e precise che salvaguardino i valori pubblici e abbiano un peso trascurabile sull'industria e la sua capacità d'innovare, ha concluso Rehn, aggiungendo che il Consiglio e la Commissione debbono mettere in pratica quello che predicano a proposito di migliori norme.  
     
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