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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Agosto 2004
 
   
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  OTTIMI I RISULTATI PRODUTTIVI DEL “GRANO ROMAGNOLO” - IL MERCATO PERÒ STA PENALIZZANDO L’INTERO COMPARTO CEREALICOLO – DI QUI L’IMPORTANZA DELL’INNOVAZIONE E DELLA SPERIMENTAZIONE PER INCREMENTARE IL REDDITO DELLE IMPRESE  
   
   Cesena, 30 agosto 2004 - Ottimi risultati produttivi per i soci che hanno aderito al progetto “Grano Romagnolo di qualità superiore” lanciato dall’Organizzazione di Produttori “Cereali Romagna” in collaborazione con il Consorzio Agrario di Forlì-cesena e Rimini. Le produzioni realizzate dalle 47 aziende agrarie delle province di Forlì-cesena e di Rimini, seguendo un preciso disciplinare di coltivazione sotto il controllo dei tecnici del Consorzio Agrario, socio fondatore di questa O.p. E suo braccio operativo per questo progetto, hanno confermato le previsioni. Il “Grano Romagnolo” è di ottima qualità, produce di più ed è apprezzato dall’industria molitoria. “Con la raccolta e la vendita di questa particolare tipologia di grano, la cu i superficie si prevede di estendere nei prossimi anni, si può tracciare un bilancio definitivo del progetto - spiega Domenico Scarpellini – un bilancio che, nonostante le attuali difficoltà di mercato rendano alquanto aleatori i risultati economici di questa coltura, dimostrano come vi sia ancora, puntando su tecniche colturali all’avanguardia e sulla collaborazione fra tecnici e agricoltori, un margine di miglioramento per i redditi agricoli”. Scendendo nel particolare, va sottolineato che le 47 aziende agricole socie di Cereali Romagna (23 in provincia di Forlì-cesena, comuni di Cesena, Borghi, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, S.mauro Pascoli, Savignano, - per un totale di 124 ettari – e 24 in provincia di Rimini, comuni di Rimini, Bellaria, Coriano, Misano, Montescudo, San Clemente, Santarcangelo, per un totale di 141 ettari) hanno prodotto un grano tenero di qualità superiore, particolarmente adatto all’alimentazione umana, ottenuto mediante una precisa scelta varietale e l’adozione di tecniche di coltivazione all’avanguardia, basate fondamentalmente su una adeguata gestione delle concimazioni azotate e della difesa anticrittogamica della vegetazione. La superficie totale è stata di 265 ettari, con una produzione di quintali 20.000 determinata da una resa media di ql 75,5 per ettaro contro quella delle produzioni tradizionali che si è aggirata nelle stesse zone sui 64-65 ql. Per ettaro. Decisamente elevato il tenore proteico, attestato sulla media del 13%. Al momento della commercializzazione il “Grano Romagnolo” ha spuntato un prezzo di 15,00 Euro al quintale, contro i 13,00 Euro del grano standard, con una maggior resa del 15,5 %, risultato economico che, specie in un momento di difficoltà per il nostro prodotto cerealicolo come quello attuale, si è rivelato in ogni caso premiante per il produttore.  
     
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