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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Settembre 2004
 
   
  Pagina3  
  CARO-LIBRI: UN TAVOLO TRA DIFENSORE CIVICO E EDITORI  
   
  Roma, 2 settembre 2004 - Torna la scuola e torna il problema dei libri di testo. Si riparla di aumenti e di tetti di spesa "sforati" in molte scuole. Di questo argomento il Difensore Civico si sta occupando da tempo. Un paio di mesi fa i primi contatti con l'Associazione Italiana degli Editori che si era dichiarata disponibile ad aprire un tavolo di discussione su questi temi. Ora l'incontro è in calendario per la prossima settimana. "Gli editori - è il commento dell'avvocato Ottavio Marotta - hanno un loro codice di regolamentazione e si sono impegnati a impedire l'uscita di nuove edizioni 'fasulle'. Noi vogliamo verificare con loro questo impegno e aiutare i ragazzi e le loro famiglie a spendere bene i loro soldi. In più con l'associazione degli editori è emersa una forte disponibilità a trovare soluzioni alternative al caro-libri che, al di là delle responsabilità, resta un problema grandissimo per le tasche dei cittadini e il diritto alla cultura e allo studio dei più giovani". Le strade da seguire possono esser molte, cominciando da "comodato d'uso" dei testi passando per gli e-book "Sul comodato d'uso, ad esempio, a Roma - dice il Difensore Civico - ci sono esperienze importanti, come quella della scuola 'Pio La Torre'. Quindi bisogna avere molte idee e molta fantasia - aggiunge Marotta - e noi vogliamo fare di questo tavolo con gli editori una occasione positiva. Per questo abbiamo già nei mesi scorsi preso contatto con gli assessori alla scuola di Comune e Provincia e vogliamo coinvolgerli in questi incontri e vogliamo allargare l'invito anche all'Associazione italiana presidi. Ai cittadini dico di segnalare ai nostri uffici tutti i casi in cui ritengono che l'aumento dei libri sia ingiustificato e che le nuove edizioni siano sostanzialmente solo un espediente per far aumentare i costi di copertina. Più informazioni abbiamo più sarà facile trasformare le lamentazioni in atti positivi. Altrimenti il rischio è che la protesta sia solo una tradizione dell'autunno".  
     
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