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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Settembre 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  RAPPORTO SUI CONSUMI DI GELATO INDUSTRIALE IN ITALIA: RICHIESTA IN FORTISSIMO AUMENTO GRAZIE ALLE ALTE TEMPERATURE.  
   
  All'interno del comparto food il settore del gelato industriale fa registrare da alcuni anni una buona tenuta; ciò si deve al notevole tasso di innovazione di prodotto e ad un rinnovato interesse del consumatore per l'offerta di gelato, in particolar modo all'interno della grande distribuzione. L'innovazione di prodotto è da tempo un plus del settore, favorita anche da un inne¬gabile e costante miglioramento generale delle condizioni di produ¬zione. Nel corso del 2003 le temperature torride hanno fatto impennare le vendite, cresciute per diverse tipologie a tassi a doppia cifra. L’anomalia atmosferica alla base di questo fortissimo incremento, rende difficile effettuare una valutazione oggettiva dei trend del settore; basti pensare che nel 2003 l’incidenza della stagionalità della categoria sul sell out totale è stata ancora più accentuata che in passato. L’andamento dei singoli comparti (multipack, vaschette, confezioni singole e dessert) riconferma comunque la prevalenza globale dei consumi domestici, caratteristica dei mesi caldi. Un’analisi più approfondita dei fenomeni che governano le dinamiche di scelta alimentare non può in ogni caso non prendere in considerazione il fatto che i pregi nutrizionali dei prodotti alimentari stanno divenendo sempre più importanti, negli ultimi anni, nel definire i profili della moderna alimentazione e giocano un ruolo sempre più determinante per il successo commerciale dei prodotti alimentari stessi. Successo che non può, in ogni caso, prescindere dalla capacità dei prodotti di rispondere alle aspettative di gusto del consumatore. In questo senso il gelato rappresenta un'offerta unica, in quanto simbolo di piacere, freschezza e gusto, ma anche in quanto alimento valido e garantito dal punto di vista nutrizionale. Le preferenze del consumatore nel corso del 2003 (analisi dei consumi e canali distributivi) Nel corso del 2003 è proseguita la forte crescita dei consumi di gelato industriale nelle tipologie take – home. La valorizzazione e il forte incremento del consumo domestico, riconfermati anche in un’annata che è sembrata sfuggire a valutazioni analitiche, in quanto condizionata da un’inconsueta prevalenza di temperature torride, testimoniano la stretta relazione con l’affermarsi del concetto di gelato – alimento. Un concetto che le principali Aziende produttrici già da tempo hanno fatto proprio, contribuendo ad orientare i consumi verso strade alternative, innanzitutto attraverso la proposta di tipologie di prodotto innovative. Le nuove offerte, infatti, tendono ad allontanare il gelato dal ruolo tradizionale di extra saltuario, per presentarlo invece come parte integrante dell’alimentazione quotidiana: dessert, snack, o, in abbinamento ad alimenti leggeri, pasto completo. Le vendite di confezioni multipack nel canale alimentare hanno guadagnato nel 2003 oltre il 13% in volume e circa il 10% a valore. Analizzando più da vicino questo dato si nota la forte dinamicità dei multipack “classici”, che hanno incrementato del 20%, a fronte di un aumento molto più lieve, del 3.5%, dei cosiddetti mini. Questo non implica l’arrestarsi del fenomeno di miniaturizzazione dei formati, in forte ascesa sino al 2002. Semplicemente le alte temperature della scorsa estate hanno causato una vera e propria fuga dai fornelli; il gelato ha quindi assunto ancor più del solito un ruolo importante come sostituto del pasto, favorendo il consumo di porzioni standard piuttosto che mini. Vaschette e secchielli hanno a loro volta fatto registrare un aumento del 17% a volume e di oltre il 20% a valore. Grazie al fortissimo caldo dell’estate 2003 anche le vaschette per pubblici esercizi hanno riportato un grande risultato: + 10.50% sul 2002. Dati positivi, anche se molto più contenuti, ha fatto registrare il comparto dei gelati venduti nel canale bar: dopo diversi anni di trend sostanzialmente negativo, il 2003 si è chiuso per questa categoria con un + 2.5% rispetto al 2002. Al primo posto tra i canali di vendita troviamo ipermercati e supermercati con una quota prossima al 60%, seguiti dalle superfici a libero servizio (15%) e dai negozi tradizionali (10%). Non bisogna dimenticare, in ogni caso, che nonostante l'incremento delle tipologie take - home i consumi extradomestici di gelato industriale rappresentano ancora la fetta più cospicua del mercato, totalizzando circa il 45% del totale. Nel complesso il mercato del gelato industriale vale circa 2.330 milioni di euro ed è cresciuto nel 2003 del 10.40%. Il prodotto e il consumatore. Il consumatore moderno si caratterizza ormai per un approccio del tutto nuovo nei confronti del gelato: egli mostra infatti di conoscerne in modo adeguato le valenze alimentari sostenute da tempo da esperti nutrizionisti e dietologi, che evidenziano nell'ambito della comunicazione scientifica le proprietà specifiche dell'alimento e parlano di un consumo di gelato sempre più ricorrente all'interno di una dieta corretta ed equilibrata. Va detto anche che se in molte delle nazioni che vantano i maggiori consumi di gelato, come ad esempio i Paesi scandinavi, esso viene consumato quasi unicamente in sostituzione del dessert o della frutta, in Italia le occasioni di consumo risultano molteplici. Una recente ricerca commissionata dall’Istituto del Gelato Italiano (Igi) all'Astra - Demoskopea sul profilo del consumatore italiano di gelato industriale ha catalogato ben sette modalità di fruizione del prodotto. Al primo posto troviamo la merenda pomeridiana (quasi 11 milioni di italiani), seguita dalla cena leggera (7,2 milioni) e dal dopo cena (6,9 milioni). A riprova del valore alimentare riconosciuto al gelato, oggi ben 3,5 milioni di italiani consumano il prodotto in sostituzione del pranzo. La stessa ricerca definisce il quadro futuro del mercato: Il 42% degli attuali consumatori di gelato ha affermato che "in futuro la gente mangerà più gelato perché si terranno in maggior conto i plus dell'alimento". Il 30% ritiene che "in futuro mangerà personalmente più gelato come alimento". In conclusione, oltre 20 milioni di italiani prevedono un incremento futuro del consumo di gelato inteso come elemento importante dell'alimentazione. L’indagine ha evidenziato che i consumatori italiani di gelato industriale sarebbero circa 33 milioni, distribuiti su una fascia generazionale che va dai bambini agli ottantenni. Per questo esercito di consumatori, il gelato industriale può vantare sicuramente un profilo eccezionale: l'87% lo giudica un prodotto sicuro e controllato, il 75% parla del gelato confezionato come di una bandiera del made in Italy alimentare, e oltre il 90% ritiene che l'offerta dell'industria sia eccezionalmente ricca di gusti e formati. Un altro dato interessante è la disponibilità riscontrata nei consumatori contattati a riconoscere nuove funzioni alimentari al gelato: il 47% degli attuali consumatori del prodotto si dichiara infatti disponibile ad assegnare un ruolo preciso al gelato industriale nelle abitudini quotidiane a determinate condizioni. In primo luogo la garanzia di leggerezza e genuinità del prodotto, poi la sua effettiva capacità di integrare in modo equilibrato o di sostituire parzialmente un pasto, la disponibilità di una varietà di gusti, la diffusione di una più moderna cultura alimentare e la rassicurazione sulla salubrità del prodotto da parte di medici ed esperti.  
     
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