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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Settembre 2004
 
   
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  LOMBARDIA / INDAGINE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO: PIENONE AI LAGHI, IN QUATTRO MESI SEMPRE TRE QUARTI DELLE CAMERE OCCUPATE. IN MONTAGNA IN LUGLIO E AGOSTO, CITTÀ D’ARTE MAGGIO, GIUGNO E AGOSTO. UN TURISMO FEDELE PIÙ CHE IN ITALIA, CHE TORNA, SI FERMA DI PIÙ  
   
  Vacanze in Lombardia. 46% le camere in media occupate nel mese di luglio. Per agosto si parla del 55,4% delle disponibilità assegnate ai vacanzieri, in linea con la media italiana del 58,6%. Ma con il pienone sul lago: in tutti i mesi da maggio ad agosto camere piene al 75%. E in montagna ad agosto, sempre col 75% di presenze. Anche perché le città d’arte vanno di più a maggio e giugno, tornando ad essere scelte ad agosto mentre a luglio attira di più il fresco del lago e della montagna. Tra chi sta passando o trascorrerà ben presto le sue giornate di riposo nella nostra regione, spicca lo straniero. Ben più altra della media italiana la loro presenza: il 44,3% rispetto al 33%. Ma come vanno gli affari nel turismo dallo scorso anno? Per lo più stabili, soprattutto gli italiani, meglio che in Italia. Anche se di stranieri una certa riduzione si avverte, per un operatore su cinque, in linea col dato italiano, anche se per uno su dieci c’è invece un aumento. Sembrano aumentare gli australiani e un po’ tedeschi e inglesi: così sembra a vedere le segnalazioni delle strutture lombarde e confrontandole con quelle italiane. Circa la metà dell’aumento di clienti australiani in Italia sembra essere percepito in Lombardia. Ma un bilancio, quello delle strutture lombarde, che nel quadro italiano pesa circa un decimo per la segnalazione di riduzione di giapponesi e svizzeri. Ma che cosa fa il turista in Lombardia? Si ferma in media 4,1 notti, più delle 3,3 italiane. E’ un tipo abbastanza organizzato: prenota in agenzia il 12,5%, un po’ meno del 18,2% nazionale. Forse perché quasi uno su tre sceglie la vacanza on line, prenota per e-mail o con internet, rispetto al 22,9% italiano. E’ abitudinario, anno dopo anno torna alla stessa vacanza il 55,4% rispetto al 50,1% in Italia. Emerge dall’indagine sui comportamenti turistici elaborata dalla Camera di Commercio di Milano su dati dell’Osservatorio nazionale sul turismo italiano curato da Unioncamere-isnart (Istituto nazionale di ricerche turistiche). “La Lombardia, dopo essere stata tra le mete più scelte per le vacanze d’inverno - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - conferma le sue ottime performance. Sono convinto che in questo momento l'industria del tempo libero si debba muovere sempre più in termini di competitività, di formazione delle risorse umane, di capacità organizzativa. Noi siamo per il “made in Lombardy allargato”: fare promozione turistica significa infatti non solo promuovere le risorse naturalistiche di un’area, ma anche la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni gastronomiche, i suoi eventi folcloristici, culturali o dello spettacolo e le sue imprese”. Camere? Occupate circa la metà. A maggio in Lombardia per il turismo è andata ancora bene col 45,9% di camere occupate, contro una media nazionale del 42%. Più basso il trend a giugno: 39,5%, contro il 43,5% italiano. In salita i vacanzieri di luglio: 46% le camere occupate, ma meno della media italiana del 50,9%. Punta al recupero la Lombardia per le prenotazioni di agosto: 55,4%, poco meno della media nazionale (58,6%). Vince il lago: camere sempre occupate al 75%. Da maggio ad agosto camere più occupate al lago, il 75% sono utilizzate. La città d’arte lombarda va di più a maggio, giugno e agosto, col 50% dei posti pieni, ma cala a luglio al 25%. Variabile la montagna, da 25% di posti presi a maggio e giugno, in crescita a luglio col 50% e agosto col pienone, il 75%. Il turista dell’estate 2004: italiani e stranieri. In Lombardia è un po’ più spesso italiano (55,8%), ma molto meno rispetto alla media italiana, dove gli italiani prevalgono nettamente col 67%. Mentre gli stranieri raggiungono ben il 44,3% in Lombardia, rispetto al più limitato 33% nazionale. Anche perché tra i turisti dei laghi italiani, tra cui spiccano quelli lombardi, gli stranieri raggiungono il picco di 64,8% di tutti i turisti. … Quanto si ferma? 4,1 notti. Anche se lo straniero è un po’ più da “mordi e fuggi”: si ferma 3,7 notti nelle sue vacanze lombarde contro le 4,5 dell’italiano. Con una media di 4,1 notti di permanenza nella regione. Ben più alta delle 3,3 notti medie in Italia, 2,9 per lo straniero e 3,8 per l’italiano. E la sosta è più consueta in montagna (5 giorni in media in Italia) che al lago (3,5 giorni). Meglio passare dall’agenzia: lo fa il 12,5%. Il turismo organizzato pesa il 12,5% in Lombardia: scelgono di passare dall’agenzia un po’ meno rispetto al dato nazionale (18,2%). Un po’ più alto nel dato medio italiano il turismo organizzato lacustre, 22,1%, ma appena il 9,5% quello montano e salta al 27,9% la gita nelle città d’arte. Un altro anno, stessa vacanza: il 55,4% di fedeli. Tornano anno dopo il 55,4% dei clienti lombardi: evidentemente si trovano bene e riescono a superare anche la pur alta media italiana del 50,1%. I più fedeli? Turisti di montagna e di terme, col 58% e 65% dei ritorni, nel dato nazionale. Prenot@zioni: quasi uno su tre lo fa on line. Vacanze organizzate per e–mail e per internet? In Lombardia lo fa il 30,6% dei turisti, ben più alto del dato nazionale del 22,9%. La parte del leone la fa il lago col 39,3% di conferme telematiche e la montagna col 31,9%, in tutta Italia. Dallo scorso anno: stabili gli italiani, un po’ meno stranieri. Prevale la stabilità degli italiani per 71,4% delle strutture lombarde e degli stranieri per il 72%, un dato ben più favorevole del 66,8% e 69,7% della media italiana. C’è poi addirittura un aumento di italiani per il 14,3% e di stranieri per l’8%, in linea col dato nazionale di 13,3% e 9,6%. La diminuzione rilevata è poi più contenuta in Lombardia: 14,3% di clienti italiani e 20% di stranieri, rispetto al dato nazionale di 19,9% e 20,7%. La più stabile è, neanche a dirlo, la montagna con l’81,9% di italiani fissi e addirittura l’85,5% di stranieri. Stranieri: tengono tedeschi e inglesi, meno svizzeri. Gli stranieri che fanno meno vacanze in Italia dallo scorso anno sono i tedeschi diminuiti per il 16,4% delle strutture italiane e gli americani, in diminuzione per il 10,4%. Ma se vediamo quanto pesano le risposte delle strutture lombarde sul totale italiano, i tedeschi e gli inglesi hanno un saldo leggermente positivo. Mentre per il bilancio positivo di presenze estere la presenza australiana è rilevata soprattutto qui che in altre regioni (il 50% degli operatori nazionali che lo segnalano sono lombardi). Così bene anche il Belgio con il 15,4% di operatori italiani ottimisti che sono lombardi controbilanciato dalla stessa quota, più o meno di pessimisti, che vedono meno giapponesi e svizzeri (8,3% e 12,5%): circa un decimo del dato negativo italiano si rileva in Lombardia.  
     
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