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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Settembre 2004
 
   
  Web e diritto per le nuove tecnologie  
  CELLULARE: ADEMPIMENTI IN CASO DI FURTO  
   
  Per arginare il fenomeno dei furti di apparecchi cellulari l’Autorità delle comunicazioni  ed i gestori di telefonia mobile italiani (Tim, Vodafone, Wind, 3) hanno sottoscritto un accordo che rende operativo il servizio di blocco dei cellulari rubati. E’ stata istituita la cosiddetta Black list, la banca dati in cui sono inseriti i codici dei cellulari rubati o smarriti, che vengono di conseguenza bloccati. Dallo scorso mese di luglio, quindi, chi subisce il furto dell’apparecchio cellulare può comunicare al servizio clienti del proprio gestore il codice Imel, riempire un modulo e, presentare, in caso di furto, la denuncia, in modo che l’apparecchio diventi inutilizzabile in tutta Italia. Il codice Imel è il numero identificativo di ciascun apparecchio, composto di 15 numeri. Di solito si trova nella confezione o sotto la batteria del cellulare e compare sul display digitando *#06#. Se, al momento della denuncia del furto, non si conosce tale codice è sufficiente comunicare al servizio clienti del proprio gestore i quattro numeri telefonici più. In questo modo il gestore riuscirà a rintracciare il codice Imel. Dal momento in cui il codice è inserito nella Black list, l’apparecchio non può più essere utilizzato, neanche se si inserisce la carta Sim di un altro gestore nazionale. Il servizio non opera all’estero, per cui il cellulare potrà essere utilizzato solo oltrefrontiera, in un Paese che non utilizza il codice Imel, inserendo schede straniere.  
     
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