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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Settembre 2004
 
   
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  BANCA INTESA: RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2004 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 876 MLN. DI EURO, +23% RISPETTO AI 710 MLN. DEL PRIMO SEMESTRE 2003 UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE A 1.341 MLN., +30% RISPETTO AI 1.030 MLN. DEL PRIMO SEMESTRE 2003  
   
  Milano, 7 settembre 2004 Si è riunito ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2004. I risultati del primo semestre 2004 Il conto economico consolidato del primo semestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 4.866 milioni, in crescita del 2,1% rispetto ai 4.765 milioni del primo semestre 2003. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 2.450 milioni di euro, con una flessione dell’ 1,6%, rispetto ai 2.491 milioni del primo semestre 2003, dovuta al calo dei tassi d’interesse di mercato e alla decisione di ridurre strutturalmente il portafoglio crediti con i grandissimi gruppi soprattutto internazionali (diminuito di circa 7 miliardi di euro nel periodo). Le commissioni nette registrano un incremento del 4,6%, salendo a 1.676 milioni di euro da 1.603 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+40%), alla bancassicurazione (+29%), alle carte di pagamento (+9%) e ai conti correnti (+6%). I proventi da operazioni finanziarie segnano un aumento dell’ 8,6%, arrivando a 429 milioni dai 395 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio, cui ha contribuito la sostenuta dinamica dei proventi derivanti dall’offerta di obbligazioni strutturate. I costi operativi ammontano a 2.900 milioni di euro, in calo del 3,4% rispetto ai 3.002 milioni del corrispondente periodo del 2003. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 4,2% e le altre spese amministrative registrano un aumento dell’ 1,3%, dovuto alle spese pubblicitarie (+80%) e agli oneri per la formazione del personale (+42%); gli ammortamenti segnano una riduzione del 14,5%, nonostante il forte impegno negli investimenti in corso, dovuta alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare e al completamento del periodo di ammortamento di investimenti passati. Conseguentemente, il risultato di gestione sale a 1.966 milioni di euro, in crescita dell’ 11,5% rispetto ai 1.763 milioni del primo semestre 2003, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 59,6% dal 63% del corrispondente periodo del precedente esercizio. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 561 milioni, in calo del 16,1% rispetto ai 669 del primo semestre 2003, e include 28 milioni di stanziamenti effettuati a integrazione della copertura dell’esposizione Parmalat (salita così all’ 88%) in base alle ultime ipotesi di concordato elaborate dal commissario straordinario. L’utile delle attività ordinarie quindi sale a 1.341 milioni, in crescita del 30,2% rispetto ai 1.030 milioni del primo semestre 2003. Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo pari a 9 milioni, rispetto al saldo positivo di 97 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. L’utile netto consolidato cresce a 876 milioni di euro rispetto ai 710 milioni del primo semestre 2003 (+23,4%), con un utile netto della Capogruppo di 869 milioni di euro rispetto ai 674 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. I risultati del secondo trimestre 2004 Il conto economico consolidato del secondo trimestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 2.454 milioni, in crescita dell’ 1,7% rispetto al precedente trimestre e dell’ 1,5% rispetto al secondo trimestre 2003. In quest’ambito gli interessi netti ammontano a 1.205 milioni, mantenendosi in linea con il precedente trimestre se si esclude l’impatto stagionale (-3% circa) determinato dagli interessi passivi relativi alle operazioni strutturate su titoli azionari (cost of carry di equity swaps), che generano componenti positive di reddito contabilizzate in altre voci del conto economico e si concentrano tipicamente nel secondo trimestre dell’esercizio. Rispetto al secondo trimestre 2003 si registra una flessione dell’ 1,6%, dovuta ai fattori già citati con riferimento ai risultati semestrali, ovvero al calo dei tassi di mercato e alla riduzione del portafoglio crediti con i grandi gruppi internazionali. Le commissioni nette salgono a 856 milioni, con un incremento del 4,4% rispetto al precedente trimestre e del 3,8% rispetto al secondo trimestre 2003, determinato in particolare dalla sostenuta dinamica dell’attività di bancassicurazione (+63% rispetto al precedente trimestre e +27% rispetto al secondo trimestre 2003). I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 209 milioni, rispetto ai 220 milioni del precedente trimestre e ai 204 milioni del secondo trimestre 2003. I costi operativi ammontano a 1.468 milioni di euro, con una crescita del 2,5% rispetto al precedente trimestre dovuta alle spese diverse da quelle per il personale, in larga misura a quelle pubblicitarie, e con un calo del 3,3% rispetto al secondo trimestre 2003, determinato da una riduzione del 3,8% dei costi del personale e del 15,9% degli ammortamenti, a fronte di un aumento dell’ 1,3% delle altre spese amministrative. Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 986 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto al precedente trimestre e del 9,6% rispetto al secondo trimestre del 2003. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 301 milioni, a fronte dei 260 milioni del precedente trimestre e dei 352 milioni del secondo trimestre 2003, e include i già citati stanziamenti integrativi di 28 milioni effettuati a fronte dell’esposizione Parmalat. L’utile delle attività ordinarie ammonta a 653 milioni, rispetto ai 688 milioni del precedente trimestre e ai 516 milioni del secondo trimestre 2003 (+26,6%). Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo di 13 milioni, rispetto al saldo positivo di 4 milioni del precedente trimestre e di 57 milioni del secondo trimestre 2003. L’utile netto consolidato è di 458 milioni di euro, rispetto ai 418 milioni del precedente trimestre e ai 397 milioni del secondo trimestre 2003 (+15,4%), con un utile netto della Capogruppo di 558 milioni di euro rispetto ai 311 milioni del precedente trimestre e ai 421 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 giugno 2004 i crediti verso la clientela ammontano a 154 miliardi di euro, attestandosi sui livelli del 31 dicembre 2003 e registrando un calo del 4% rispetto al 30 giugno 2003 dovuto alla riduzione operata nell’esposizione verso la clientela Large Corporate, soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia, e alla securitisation di circa 1,5 miliardi di euro di crediti originati da contratti di leasing. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore sono scesi a 4,3 miliardi di euro, in flessione del 5,5% rispetto al 31 dicembre 2003 e dell’11,4% rispetto al 30 giugno 2003, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,8% e un grado di copertura del 67%, pari all’obiettivo indicato nel Piano d’Impresa per il 2005. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 466 miliardi, in crescita dell’ 1,8% rispetto al 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 giugno 2003. In quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 179 miliardi, in aumento del 3,9% rispetto al 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 giugno 2003, e il risparmio gestito a 118 miliardi, in flessione del 2,7% rispetto al 31 dicembre 2003 e del 4% rispetto al 30 giugno 2003. I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2004 risultano pari al 7,3% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 6,9% del 31 dicembre 2003), all’ 8,3% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,8%), e all’ 11,7% per il coefficiente patrimoniale totale (invariato rispetto al 31 dicembre 2003). Al 30 giugno 2004, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.720 sportelli bancari - di cui 3.091 in Italia e 629 all’estero - con 57.412 dipendenti, 1.987 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2003. Nell’ambito degli oltre 100 progetti finalizzati a costituire le “piattaforme per la crescita”, nel primo semestre dell’anno sono stati proposti numerosi nuovi prodotti per la clientela famiglie, che hanno riscontrato un notevole apprezzamento, come in particolare: Conto Intesa, con oltre 170.000 conti correnti aperti nel periodo, di cui circa il 40% costituito da accensione di nuovi conti e il 60% da conversione di conti preesistenti; Carta Intesa, la carta di debito con possibilità di controllo on line delle spese, con circa 350.000 carte vendute nel periodo; Prestintesa, il prestito personale fino a 30.000 euro erogabile in 48 ore, che con 700 milioni erogati nel periodo ha raddoppiato l’ammontare di prestiti personali erogato nel primo semestre del 2003; Mutuo Protetto, il mutuo con un limite massimo al tasso variabile, che ha portato a un aumento del 19% dell’ammontare di mutui erogato nel periodo rispetto al primo semestre del 2003; le polizze vita, con Intesa Vita (la nuova compagnia pienamente operativa dal 1° gennaio di quest’anno, costituita in joint venture dal Gruppo Intesa e dal Gruppo Generali) che ha registrato nuovi premi per 2,6 miliardi nel periodo, in crescita del 47% rispetto al primo semestre del 2003. Per quanto riguarda l’attività di private banking, Banca Intesa ha acquisito il 100% della banca Crédit Agricole Indosuez Private Banking Italia. Tale struttura bancaria sarà integrata nella Direzione Private Banking della Divisione Rete e permetterà di migliorare ulteriormente i servizi resi a questo segmento di clientela e di cogliere i vantaggi delle sinergie derivanti dalla disponibilità di canali distributivi complementari e dalle interazioni tra diverse aree di business, in particolare dagli stretti rapporti intrattenuti dal Gruppo Intesa con oltre 800 mila imprese italiane. Il presidio della clientela imprese è stato rafforzato con: la costituzione della nuova Direzione Corporate, in cui sono state unificate l’ex Direzione Large Corporate e l’ex Direzione Mid Corporate, al fine di estendere il più facile accesso ai servizi ad elevato valore aggiunto, tipici della clientela di più grande dimensione, anche alle aziende di media-grande dimensione; il rafforzamento della rete dei Centri Imprese e il progressivo lancio di prodotti dedicati alle Piccole e Medie Imprese (con fatturato fino a 50 milioni) volti a sostenerne la crescita, con particolare attenzione all’innovazione e all’internazionalizzazione. E’ proseguito il costante sviluppo dell’attività della Direzione Stato e Infrastrutture, che ha registrato - in particolare - gli interventi di project finance riguardanti il passante di Mestre e il sistema di smaltimento rifiuti in Sicilia, il finanziamento per la costruzione della terza corsia del raccordo anulare di Roma, la cartolarizzazione di crediti sanitari delle regioni Lazio e Campania, la strutturazione di emissioni di Boc per comuni della provincia di Reggio Emilia e della regione Lazio, il mandato per la privatizzazione di parte del patrimonio immobiliare del comune di Roma. Per quanto riguarda l’operatività all’estero, a fronte della fine posta alla trattativa per l’acquisizione del controllo di Garanti Bank in Turchia, il Gruppo Intesa continua a perseguire la strategia di rafforzamento nei mercati dell’Europa Centro-orientale, che trova evidenza nella sostenuta crescita delle banche controllate operanti in Croazia, Slovacchia e Ungheria, favorita anche dell’ingresso di questi due ultimi Paesi nell’Unione Europea. In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, anche alla luce dei risultati finora conseguiti si confermano gli obiettivi del Piano d’Impresa, volti a un apprezzabile aumento dell’utile netto dell’intero anno rispetto al 2003.  
     
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