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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Settembre 2004
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“IO VEDO CIÒ CHE TU PUOI SOLO SENTIRE” NOVITÀ: TELECAMERA ACUSTICA BOSCH |
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Milano, 8 settembre 2004 - Ogni rumore, ogni suono associa una propria qualità al nostro ambiente. Prendiamo come esempio l’automobile: il clacson indica un pericolo, la musica ci rilassa, il “ticchettio” degli indicatori di direzione ci informa e il “cigolio” dei tergicristalli ci infastidisce. Con l’ausilio della cosiddetta telecamera acustica, i ricercatori Bosch sono in grado di localizzare con rapidità e precisione le fonti di rumore e renderle, così, “visibili”. Il senso dell’udito è molto particolare. Un rumore fastidioso non può essere ignorato: c’è e infastidisce. Ma da dove proviene il rumore? È una domanda, la cui risposta è tutt’altro che facile, perché l’udito si fa facilmente trarre in inganno, quando si tratta di localizzare la fonte del rumore. I ricercatori e i progettisti di Bosch hanno compiuto un sostanziale passo avanti: quale aspetto ha il meccanismo della formazione del rumore? Come si espande il suono dal “luogo di nascita” fino all’orecchio umano? A questo riguardo, bisogna considerare una particolarità: esaminando l’acustica di un singolo componente, non si ottiene quasi nulla. L’aspetto decisivo sta nel sistema complessivo: a seconda che un componente sia saldato, rivettato o incollato, il comportamento acustico risultante potrebbe essere completamente diverso. Per essere in grado di reagire in maniera rapida e flessibile a qualsiasi quesito e a ogni richiesta del cliente, i ricercatori Bosch utilizzano una cosiddetta telecamera acustica, un apparecchio innovativo che localizza con precisione le sorgenti sonore. In tal modo i ricercatori riescono a rendere visibili i suoni e i rumori, quasi secondo il motto “Io vedo qualcosa che tu riesci solo a sentire”. La parte acustica dell’apparecchio è composta da un anello, che assomiglia a un cerchio da hula-hoop, al quale sono fissati 32 microfoni molto sensibili. Al centro dell’anello è fissata una telecamera, che registra una sequenza di immagini parallelamente alla registrazione del suono. Sullo schermo del computer, il filmato viene sovrapposto a una distribuzione d’intensità dei rumori. “Un ventriloquo finirebbe per svelare immediatamente il suo segreto” , fanno notare con un sorriso i tecnici che lavorano presso il Centro di Ricerca Bosch a Gerlingen, vicino Stoccarda: il campo di utilizzo della telecamera acustica è costituito dallo spazio insonorizzato. Qui passa il proprio tempo a “origliare” e a “osservare” i semplici rumori di funzionamento delle macchine di foratura, dei rettificatori ad angolo, dei tergicristalli, ecc. Per quanto riguarda il veloce movimento dei tergicristalli, ad esempio, è difficile riconoscere se un determinato rumore fastidioso provenga dal ribaltamento del labbro tergente, dalla sospensione o dal cambio. Solo la telecamera acustica può informare senza ombra di dubbio i ricercatori sulla provenienza.
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