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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2004
 
   
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  TEATRO MANZONI DI MILANO : PROGRAMMA DELLA STAGIONE TEATRALE 2004 - 2005  
   
  Milano, 8 settembre 2004 - Ancora una volta l'impegno del Teatro Manzoni è quello di delineare una nuova stagione di prosa con un programma attento alle richieste del suo pubblico, rivolte a conciliare l'alta dignità degli allestimenti con accattivanti copioni in equilibrio tra il piacere del divertimento e il gusto sottile della satira di costume. In particolare il calendario della nuova stagione 2004-05 ripropone commedie già consacrate da clamorosi successi cominciando dalla riproposta coraggiosa, a distanza di almeno una generazione, dell'indimenticabile "A piedi nudi nel parco" di Neil Simon aureolato, assieme ai grandi successi internazionali di palcoscenico, tra i mostri sacri della cinematografia dopo la splendida edizione filmica degli anni Sessanta con Jane Fonda, Robert Redford, Charles Boyer e Mildred Natwick, Herb Edelman. L'esilarante vicenda approdò una prima volta sui nostri palcoscenici nell'interpretazione di Paola Quattrini, Lia Zoppelli, Stefano Santospago, Gianni Bonagura, mentre nella stagione 1982-83 la smagliante commedia dell'ormai popolarissimo re di Broadway ebbe a protagonisti, nella versione italiana di Tullio Kezich, la sofisticata coppia costituita da Sergio Castellitto e dalla moglie Margaret Mazzantini, coadiuvati da Lauretta Masiero e Luigi Pistilli. La regia della nuova edizione di "A piedi nudi nel parco" è ora di Gianluca Guidi che si è accollato anche il ruolo del protagonista avendo come partner Anna Falchi e Gianni Fenzi con la partecipazione straordinaria di Erica Blanc, per tanti anni dolce compagna d'arte e di vita dell'inquieto Alberto Lionello. "I ragazzi irresistibili", un altro testo tra i più significativi della drammaturgia di Neil Simon, avrà per protagonisti Johnny Dorelli affiancato da Antonio Salines e da Orazio Bobbio, con la regia di Francesco Macedonio. La vicenda dei due anziani e litigiosi attori di varietà in pensione ha avuto per primi interpreti italiani Mario Carotenuto e Vittorio Caprioli prima di tentare Aldo Giuffré e Mario Scaccia, ma il ricordo più popolare della movimentata favola di palcoscenico resta forse legato alla trasposizione cinematografica con Walter Matthau e il decrepito, ma davvero irresistibile George Burns. Nel 1997, a distanza di quasi trent'anni dal film diretto da Herbert Ross, "The sunshine boys" tentarono l'attore-autore Woody Allen e il suo collega Peter Falk. A inaugurare la stagione 2004-05 sarà Carlo Delle Piane che torna in palcoscenico come protagonista di "Al Moulin Rouge con Toulouse-lautrec" di Sabina Negri dedicato alla vita del grande pittore e ambientato nello storico locale. Esiste un film di culto "Moulin Rouge" realizzato da John Houston nei lontani anni Cinquanta che ripercorre la biografia di Toulouse-lautrec, con José Ferrer costretto a recitare in ginocchio per "restringersi" nei panni dello sventurato pittore, cliente assiduo del pittoresco "night" di Montmartre. Al film di Houston s'era ispirato cinquant'anni fa il commediografo franco-americano Pierre La Mure, il cui dramma dal titolo omonimo era stato tenuto a battesimo alla Fenice di Venezia, con la regia di Gianfranco De Bosio, protagonista Giancarlo Sbragia. La predilezione del pubblico milanese per la drammaturgia napoletana trova riscontro nell'annunciato allestimento di "Il medico dei pazzi" di Eduardo Scarpetta, protagonista e regista Carlo Giuffré, che ridà credito alla pittoresca vicenda ottocentesca dell'inattendibile Ciccillo che sperpera al gioco e con compagnie galeotte i soldi che riesce a spillare allo zio Sciosciammocca cui ha dato di intendere di essersi laureato in medicina e di gestire una clinica per malattie mentali. A impersonare cinquant' anni fa il disonesto e profittatore Ciccillo era stato, in un film di Mario Mattoli, Aldo Giuffrè capace di tener testa alla comicità travolgente del grande Totò nei panni del frastornato Sciosciammocca. Da un altro popolare film hanno tratto una scintillante versione di palcoscenico gli attori Neri Marcoré e Ugo Dighero, che si sono affidati alla traduzione e all'adattamento di Edoardo Erba, per dar vita di palcoscenico a "L'apparenza inganna" di Francis Veber, lo scatenato autore della commedia "La cena dei cretini". La trasformazione di "Le Placard", titolo originale del film, in "L'apparenza inganna" è legata alla versione filmica attuata in Italia sotto quest'altro nome. Ne è stato protagonista Daniel Auteuil nei panni del modesto contabile ossessionato dalla minaccia di perdere il posto nella fabbrica di profilattici trasformatasi ai suoi occhi in un infernale girone dantesco. Nel film diretto dallo stesso Francis Veber avevano ruoli decisivi attori prestigiosi come Gérard Depardieu, Jean Rochefort, Michel Aumont, Thierry Lehrmitte. Un altro degli spettacoli più attesi è costituito dall'allestimento di "Molto rumore per nulla" di William Shakespeare che, nel libero adattamento di Lina Wertmuller, è diventato il musical "Molto rumore senza rispetto per nulla". Una certa libertà espressiva era stata adottata anche da Kenneth Branagh, regista e protagonista della famosa versione cinematografica di dieci anni fa con Emma Thompson, Denzel Washington, Keanu Reeves, Phyllida Law. A impersonare la protagonista di "Much ado about nothing" sarà Loretta Goggi la quale esordirà nel ruolo al Teatro Romano di Verona nel quadro dell'annuale Festival che la città di Giulietta e Romeo dedica all'autore della tragedia arcifamosa. Una edizione che negli anni Sessanta entusiasmò il pubblico londinese fu quella allestita da Franco Zeffirelli all'Old Vic con Maggie Smith e Albert Finney. Nel 1972 il regista Mario Missiroli affidava ad Anna Maria Guarnieri e a Carlo Montagna un "Molto rumore per nulla" accreditato tra gli allestimenti più riusciti. Nel 1995 il regista Gigi Dall'aglio si giovava infine della divertente traduzione di Masolino D'amico per allestire al Teatro Romano di Verona un suo "Molto rumore" affidato alle risorse interpretative di Elisabetta Pozzi, Massimo Popolizio, Daniele Salvo, Renato Carpentieri. Uno degli appuntamenti di fine stagione sarà con un popolare dramma di Luigi Pirandello tenuto a battesimo al Carignano di Torino nel 1917 da Ruggero Ruggeri che poi lo riprese fino alla vigilia del suo definitivo addio. Protagonisti di "Il piacere dell'onestà" saranno Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi con la regia di Lamberto Puggelli che nel 1978-79 proprio al Teatro Manzoni aveva già diretto la scintillante edizione con Alberto Lionello, Erica Blanc, Umberto Ceriani, Mico Cundera. Il personaggio dell'intransigente Angelo Baldovino votatosi al piacere dell'onestà dopo un'esistenza alquanto libera, ha tentato tutti i maggiori interpreti del Novecento, da Luigi Carini (1924) a Lamberto Picasso (1925), da Renzo Ricci (1930) a Salvo Randone (1948), sollecitando negli ultimi anni l'impegno di Tino Carraro (1965), Carlo Giuffré (1987), Umberto Orsini (1990), Gianrico Tedeschi (1998). Ad accollarsi lo spettacolo di addio, in una chiave simpaticamente festante e paradossale, sarà infine Enzo Iacchetti che con la regia di Massimo Navone sarà il protagonista di "Un Virus nel Sistema" (The Bug), una vicenda dei nostri giorni dominata dal sospetto che un virus misterioso abbia inquinato i computers di una grande società, insinuando addirittura la possibilità di un complotto internazionale che mette in crisi i dirigenti, mobilita spericolati killers, ingigantisce il più insignificante dettaglio. L'autore Richard Strand, che vive in California e insegna al College di Mt San Antonio, ha al suo attivo molte commedie rappresentate con successo sia in America che in Europa, tra queste ricordiamo "The death of Zukasky" e la neonata "Ten percent of Molly Snyder". In particolare "The Bug" è stata tradotta in tedesco e con il titolo "Fehler in system" ha avuto numerose produzioni in Europa. Infolink: www.Teatromanzoni.it  
     
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