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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Settembre 2004
 
   
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  "WEEKENDARO" O "FORMICHINA"? DIMMI CHE FERIE FAI  
   
  Una ricerca commissionata da Lewis – global public relations, agenzia di comunicazione a servizio completo con uffici in 14 paesi in Europa, Nord America e Asia Pacifico, ha analizzato i diversi approcci che hanno i lavoratori dipendenti nel gestire il proprio monte ferie. La ricerca è stata condotta da Talentspace, un consulente di psicologia del lavoro con sede nel Regno Unito; i risultati sono stati classificati in sei categorie, a ciascuna delle quali è stato assegnato un “coefficiente di ricreazione”, variabile da zero a cinque (il massimo). Il “Weekendaro”– fa diversi ponti e weekend lunghi nel corso dell’anno; ha bisogno di mete intermedie per mantenere il proprio livello di motivazione. Coefficiente di ricreazione: 3. Approccio buono per garantire periodi di riposo intermedi, ma di respiro troppo ristretto per garantire una pianificazione ottimale su tutto l’arco di un anno. La “Formichina” – accumula giorni di ferie e ne spende il più possibile in una singola, lunga vacanza. Coefficiente di ricreazione: 2. Appena finita la vacanza si sta bene, ma poi bisogna aspettare un anno intero prima di farne un’altra. Il “Volatista” – arriva alla fine dell’anno e si rende conto di avere utilizzato solo una minima parte del monte ferie (e finisce per essere costretto a prendere tutto il mese di dicembre). Coefficiente di ricreazione: 1. Nessun piano, nessuna meta a cui aspirare, una chiara indicazione di stress e scarsa capacità di organizzazione. Il “Passista” – si prende una vacanza di una settimana ogni tre mesi circa, in modo da avere un obiettivo a cui mirare. Coefficiente di ricreazione: 4. Periodi di riposo regolari rinfrescano la mente e rappresentano dei punti di riferimento sulla base dei quali gestire le attività dell’anno. Il “Last-minute” – è in grado di partire per qualsiasi destinazione con due giorni di preavviso. Coefficiente di ricreazione: 3. Grandi emozioni, ma in ultima analisi un approccio troppo improvvisato per rappresentare una gestione ottimale del tempo libero. “Piumino e costume” – fa due vacanze all’anno: mare in estate, sci in inverno. Coefficiente di ricreazione: 5. Due interruzioni di durata significativa, ambienti diversificati, un corretto equilibrio fra attività e relax. Una pianificazione ottimale. “Questi profili riflettono la realtà delle aziende europee, con alcuni fattori di correzione legati alla cultura di ciascun paese”, ha dichiarato il dott. Rob Yeung, psicologo del lavoro di Talentspace. “L’approccio che ciascuno adotta nel pianificare le proprie ferie è spesso un riflesso del suo carattere; le persone che sanno gestire lo stress tendono a trarre maggiore soddisfazione dalle loro vacanze, mentre chi si fa guidare dagli eventi, spesso cade vittima della sindrome da ‘stress da vacanza’”  
     
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