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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Settembre 2004
 
   
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  DATORI DI LAVORO MENO OTTIMISTI NEL 4° TRIMESTRE 2004: IN CALO LA PROPENSIONE AD ASSUMERE LE PREVISIONI MANPOWER SULL’OCCUPAZIONE PROPONGONO PER LA PRIMA VOLTA UN RISULTATO NEGATIVO IN ITALIA  
   
  Roma, 15 settembre 2004 - E’ in lieve calo l’ottimismo tra i datori di lavoro italiani che preannunciano un orientamento alla riduzione degli staff aziendali per il quarto trimestre 2004. Sono queste le indicazioni proposte dai risultati delle Previsioni Manpower sull’Occupazione, che per la prima volta dall’avvio della ricerca in Italia presentano una aspettativa di segno negativo. Dall’indagine statistica, condotta su 1.006 datori di lavoro, emerge infatti che solo il 9 % di imprenditori è intenzionato ad assumere tra ottobre e dicembre 2004. Il 10% dei datori di lavoro pensa invece di diminuire il proprio organico. Dal canto suo il 74% degli imprenditori intervistati non ha previsto alcuna modifica nel proprio staff, mentre il 7% si dichiara ancora incerto sul da farsi. La percentuale di datori di lavoro orientati ad assumere nei prossimi tre mesi è sceso infatti di sei punti percentuali rispetto al valore espresso nella precedente rilevazione. Per l’Italia la Previsione Netta sull’Occupazione è perciò pari al -1%. Il confronto tendenziale sullo stesso periodo del 2003 segnala, invece, una certa stabilità negli orientamenti dei datori di lavoro rispetto al medesimo trimestre dell’anno scorso. Con il termine Previsione Netta sull’Occupazione si intende il saldo aritmetico tra la percentuale di datori di lavoro che annuncia un aumento di personale e quello di coloro che prevedono un calo nel trimestre successivo. Le Previsioni Manpower sull’Occupazione studiano la propensione dei datori di lavoro ad aumentare o diminuire la propria forza lavorativa nel trimestre successivo. Le variazioni analizzate riguardano il settore pubblico e privato e si riferiscono ad ogni tipologia contrattuale: contratti a tempo indeterminato, determinato o contratti di lavoro flessibile. La ricerca è condotta contemporaneamente in 19 Paesi e territori nel Mondo. “I risultati della ricerca indicano un affievolimento della propensione a creare nuova occupazione in Italia nell’ultimo periodo dell’anno con i datori di lavoro che appaiono piuttosto pessimisti rispetto ai due trimestri centrali del 2004, quando la loro propensione a potenziare gli staff era apparsa stabile – afferma Jonas Prising, Amministratore Delegato di Manpower – Si tratta dunque di un segnale negativo che, però, non credo debba essere drammatizzato visto che la nostra ricerca ha indicato in questi anni una tendenza ciclica al rallentamento della dinamica del mercato del lavoro nell’ultimo trimestre di attività”. Analizzando da vicino le aree geografiche, si nota che soltanto il Nord Ovest prosegue nella spinta alla creazione di nuovi posti di lavoro, con un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione e di 1 sul medesimo periodo del 2003. Per la prima volta, invece, si segnala la frenata del Nord Est, dove la Previsione netta sull’occupazione cala di 8 punti in confronto al dato del trimestre scorso e di 7 punti nel raffronto tendenziale. Indietreggia sensibilmente anche l’ottimismo nel Sud/isole, con un saldo negativo di 11 punti percentuali sul 3° trimestre, mentre il confronto sull’anno precedente vede la situazione piuttosto stabile. Il Centro resta in territorio negativo per la sesta rilevazione consecutiva e peggiora di 8 punti la previsione sul trimestre precedente e di 5 il dato del 2003. “La tendenza a creare nuova occupazione – prosegue Jonas Prising – resta netta soltanto nel Nord Ovest, mentre si assiste ad una fase di ripiegamento nelle altre tre regioni. Le note peggiori arrivano dal Centro, dove pare contraddetta la fase di moderato ottimismo espressa nell’ultima rilevazione, Il Sud/isole sembra riprodurre le dinamiche già evidenziate nel 2003”. Solo in 4 settori su 10 i datori di lavoro prevedono di aumentare il proprio personale aziendale, sia pure moderatamente. Il miglior risultato è nel settore dei Servizi sociali e alla persona (+6%). Seguono Agricoltura/pesca (+3%), Costruzioni (+2%) e Servizi finanziari (+1%). La più debole propensione a nuove assunzioni emerge, invece, dal settore Alberghi/ristoranti (-25%) che scivola di 41 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2004. Performance particolarmente negative anche per il comparto della Estrazione minerali (-10% e 16 punti in meno sul raffronto congiunturale), dei Trasporti/comunicazioni (-6% con un saldo negativo di 12 punti sulla precedente rilevazione) e l’area delle Attività manifatturiere, con una previsione netta di –4% e un differenziale di otto punti sul terzo trimestre 2003. Si acuisce, inoltre, il clima di sfiducia nel settore della Produzione elettricità, gas e acqua, dove il valore netto di previsione passa dal –3% del precedente sondaggio al –13% dell’attuale rilevazione. “Nel settore dei Servizi pubblici e alla persona la imminente ripresa a pieno regime della attività di assistenza sociale e la riapertura dell’attività scolastica, potrebbero essere alla base del buon risultato del comparto – commenta Prising - Si conferma sia pure in forma modesta la tenuta del settore Costruzioni e dei Servizi finanziari, oltre che del comparto agricolo. Colpisce la brusca caduta di fiducia del settore turistico-ricettivo, anche se il periodo autunnale porta solitamente ad una riduzione delle intenzioni di assunzione tra gli imprenditori. Da valutare anche il ritorno in terreno negativo dell’indice di fiducia nel comparto manifatturiero, sia pure in un’ottica di rallentamento della produzione per via della chiusura d’anno”. L’ottimismo prevale nelle Previsioni degli 11 Paesi europei. Soltanto la Germania e l’Italia riportano un risultato negativo, ma i datori di lavoro tedeschi sembrano aver decisamente frenato la tendenza recente ad un alleggerimento degli staff ed esprimono un valore netto di previsione più alto di 2 punti rispetto all’ultimo sondaggio. Alla Gran Bretagna va, invece, il primato dell’ottimismo: le risposte dei datori di lavoro britannici hanno portato la Previsione netta sull’occupazione al +18%, con un incremento di 4 punti rispetto al trimestre precedente. Va precisato, tuttavia, che il dato depurato dei fattori stagionali si attesta al +14%. Il confronto globale segnala una linea di continuità nelle previsioni degli Stati Uniti (+21%), che perdono 3 punti rispetto al trimestre precedente e che, però, riportano un risultato di 10 punti superiore a quello dell’anno scorso. Il dato destagionalizzato è pari invece al +20%, valore identico a quello fissato nella scorsa rilevazione. Cresce l’ottimismo anche in Messico (+18%). Complessivamente in tenuta l’indice di fiducia espresso dai datori di lavoro del quadrante Asia-pacifico. Sono stabili le prospettive in Australia e Nuova Zelanda, lievi incrementi nella propensione a Hong Kong e in Giappone con un saldo positivo di 2 punti rispetto al trimestre precedente. L’unica ad arretrare, pur rimanendo in terreno saldamente positivo, è Singapore, che perde 5 punti sul 3° trimestre, ma ne guadagna 11 sullo stesso periodo del 2003. “Il clima di cautela avvertito dai datori di lavoro italiani è reso più evidente dal costante miglioramento delle previsioni in Germania e dal confronto globale, in cui sembra invece consolidarsi il sentimento di ottimismo - dichiara Maura Nobili, Presidente di Manpower – Complessivamente, i datori di lavoro di tutte le aree continentali sembrano puntare sulla ripresa del mercato del lavoro. In 14 paesi e territori su 19 la previsione netta è migliore in confronto a quella del medesimo periodo del 2003”. Le Previsioni Manpower sull’Occupazione per il primo trimestre 2005 saranno diffuse il 14 dicembre prossimo. Il file in formato pdf con i dati della ricerca per l’Italia è disponibile sul sito www.Manpower.it  cliccando su Previsioni Manpower sull’Occupazione. I risultati relativi agli altri 18 Paesi e territori sono consultabili sul sito www.Manpower.com/meos    
     
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