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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Ottobre 2004
 
   
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  GIORNATA MONDIALE DEL TURISMO: CNEL, AVVIARE CONFRONTO CON FORZE ECONOMICHE E SOCIALI SUI PROBLEMI DEL SETTORE  
   
  Creare una sede di confronto permanente tra Governo, Regioni, Enti sociali e forze economiche e sociali, per arrivare a soluzioni condivise sui problemi del turismo. Questo il messaggio lanciato al Forum organizzato lo scorso 27 settembre al Cnel, in occasione della XXV Giornata mondiale del turismo, dedicata quest’anno al tema “Sport e turismo: due forze vitali al servizio della reciproca comprensione, della cultura e dello sviluppo dei Paese”, e all’indomani della conferenza nazionale di Genova, per riflettere sulle difficoltà che il settore sta attraversando nel nostro Paese. Solo nel mese di agosto, secondo i dati di Confturismo, negli alberghi italiani si è registrato un calo del 3,9% delle presenze rispetto all’anno precedente, che raggiunge il -5% per la componente italiana. Obiettivo del Forum è quello di coinvolgere tutti gli operatori istituzionali, economici e sociali nella costruzione di una politica del turismo che valorizzi il patrimonio culturale del Paese e sia di raccordo a progetti innovativi e competitivi. “La crisi del turismo –ha affermato il presidente del Cnel, Pietro Larizza, aprendo i lavori del Forum– risente dell’uso speculativo che è stato fatto dell’euro, moneta di per sé innocente e positiva. L’euro, infatti, è stato oggetto di una speculazione che, riducendo la disponibilità di reddito delle persone, ha ridotto anche la possibilità di fruire del tempo libero. Un fenomeno, questo, che –ha sottolineato– per essere riassorbito richiederà almeno dieci anni”. Per Mario Sai, presidente della Commissione Attività produttive e risorse ambientali del Cnel, “la crisi del turismo non è legata solo a difficoltà contingenti, ma richiede una modifica di modello”. “E’ necessario, infatti, individuare elementi di novità –ha spiegato– su cui costruire una nuova politica del turismo. Bisogna andare oltre il turismo di massa, per un turismo della conoscenza del diverso; del riconoscimento delle persone e delle specificità dei territori; per un turismo come industria della pace. La definizione di un modello di governo del turismo –ha concluso– deve basarsi non solo sul partenariato istituzionale tra Regioni e Governo, ma anche sul riconoscimento dei ‘partner’ economici, sindacali e del Terzo settore”. Occorre ripartire, sottolinea il Cnel, dall’applicazione della legge 135 del 2001 e lavorare su due livelli, nazionale e regionale, senza peraltro perdere di vista quello europeo, per garantire standard di servizio soddisfacenti su tutto il territorio e avviare un processo di concertazione volto a qualificare la politica dell’offerta e a indirizzare la domanda sul territorio. Il settore del turismo, infatti, può costituire un volano di sviluppo, in particolare per le aree marginali del Paese, ma anche per l’occupazione. Il fattore lavoro, la formazione di base e l’aggiornamento professionale rappresentano un nodo cruciale e una scommessa strategica per lo sviluppo del Paese. E’ necessario, dunque, favorire tutte le scelte che puntino all’integrazione dei servizi capaci di fare sistema, in grado di creare nuova occupazione qualificata e legata alle professionalità emergenti, che valorizzino la cooperazione tra pubblico e privato.  
     
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