Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 08 Ottobre 2004
 
   
  Pagina5  
  SUDAFRICA: UN MELTING-POT DI TRADIZIONI E CULTURA LA RAINBOW NATION PRESENTA IL SUO PITTORESCO MOSAICO DI GENTI  
   
  A 10 anni dalla proclamazione della Democrazia, il Sudafrica vive oggi una completa rinascita soprattutto delle sue molteplici e affascinanti radici culturali. Un clima di riconciliazione e di rispetto reciproco è quello che la "rainbow nation" presenta ai sempre più numerosi viaggiatori che scelgono il Sudafrica come meta di vacanza. Un destinazione i cui assoluti e di forte richiamo, non sono solo i suoi incantevoli paesaggi, la sua abbondante fauna selvatica e le città cosmopolita, ma anche il fascino unico e e indiscusso del suo popolo. Con circa 44.8 milioni di abitanti, in Sudafrica oggi convivono in perfetta armonia nove etnie (il 79% della popolazione) con il resto della popolazione legata all’antica influenza coloniale - olandesi, tedeschi, inglesi, francesi, indiani - . Diversità e peculiarità si possono scoprire lungo suggestivi itinerari attraverso le nove province o nel cuore pulsante delle città, dove il mix di culture regala ai tanti visitatori un’incredibile impatto emozionale di autentica fusion & beat. - i Boscimani (san), cacciatori-raccoglitori originari abitanti del Paese, sono oggi l’etnia meno numerosa, ma una grande quantità di testimonianze della loro presenza si ritrova nelle pitture rupestri in caverne e ai ripari sotto roccia di varie località. In pochi continuano a vivere secondo i loro costumi ancestrali di vita, in aree remote dell’Africa, come il deserto del Kalahari. Uno dei luoghi dove i turisti possono incontrarli è Kagga Kamma (luogo dei san), situato a 260 km nord di Città del Capo nelle montagne Cedarberg. - i Khoikhoi (ottentoti), allevatori di bovini e ovini, vivevano in comunità poligame dominate da un capo e abitavano in capanne circolari di legno con copertura di paglia che potevano essere facilmente smontate quando andavano alla ricerca di nuovi pascoli. Mescolanze razziali dei khoikhoi con i primi coloni europei produssero la cosiddetta popolazione ‘coloured’ del Capo. L’unico gruppo sopravvissuto è quello dei nama, che vive attualmente nel Namaqualand e nell’adiacente Namibia. - i Xhosa è la popolazione insediata più a sud. I tipici edifici xhosa sono capanne circolari di fango dal tetto conico di paglia intrecciata, riprese spesso nella costruzione dei lodge delle riserve faunistiche. Le donne xhosa si spalmano il viso con una crema ocra e fumano lunghe pipe. Nella Riserva faunistica Shamwari, tra Port Elizabeth e Grahamstown a Kaya Lendaba esiste un villaggio tradizionale xhosa. - gli Zulu, noti nel passato per il loro coraggio in guerra, formano attualmente il più numeroso gruppo tribale del Sudafrica. Vivono tradizionalmente in capanne a forma di alveare, disposte a cerchio attorno ad un’area chiamata ‘kraal’. Le donne sposate manifestano il loro stato con acconciature a forma di piatto dall’orlo molto ampio, spesso decorate con perline. Nelle cerimonie tradizionali gli uomini indossano un gonnellino frontale di pelle d’animale, con gambali e bracciali di pelliccia, e brandiscono scudo e lancia. Fra le attrazioni turistiche: nel Kwazulu-natal, il villaggio tradizionale Dumazulu con museo all’aria aperta vicino a Mtubatuba, lo Shakaland, ricostruzione di un villaggio zulu l’Heia Safari Ranch, vicino a Johannesburg. - gli Ndebele sono famosi per le loro case dipinte a colori vivaci con disegni a schema geometrico. Vivono soprattutto nella parte nordorientale dello Mpumalanga, vicino a Pretoria e nella regione di Middleburg (Gauteng). - i Sotho vivono soprattutto nelle province del Free State e Northern Cape. Caratterizzati da un copricapo in tessuto di forma conica e da coperte colorate usate nell’abbigliamento, si possono conoscere meglio ancora meglio le loro abitudini visitando il Basotho Cultural Village vicino a Harrismith, ad est del Parco nazionale Golden Gate. L’altra numerosa comunità insediata a nord di Tzaneen nella Northern Province è nota per la leggenda di Modjadji, la regina della pioggia. - gli Tswana, anche le case degli tswana hanno la forma di rondavel. Le pareti non sono dipinte, ma le decorazioni vengono graffite o scolpite nel fango dei muri prima di farli seccare. Per un buon colpo d’occhio sul loro stile di vita si può visitare il Lotamoreg Dam and Cultural Village, vicino a Mafikeng. - i Venda abitano soprattutto nella parte settentrionale. Secondo gli storici i venda si sarebbero mescolati con i mercanti arabi producendo i caratteristici tratti somatici semitici che li distinguono. Oggi mantengono vive le antiche conseutudini e le cerimonie di iniziazione. Un villaggio tipico si trova a Ditike Craft Centre, a ovest di Thohoyandou - gli Shangaan-tsonga oggi vivono circa in 750.000 ai margini del Parco Kruger. Le incisioni sul viso, che all’origine dovevano scoraggiare i mercanti arabi di schiavi, sono ormai considerati un segno di bellezza. La vita culturale degli tsonga è illustrata nello Tsonga Kraal della Riserva naturale Hans Merensky vicino a Phalaborwa nella Northern Province. Unito per dare vita ad un'affascinante nazione, contraddistinta da una nuova stagione di collaborazione e integrazione, il popolo del Sudafrica vi aspetta per esplorare l’interessante mosaico di culture e tradizioni.  
     
  <<BACK