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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Ottobre 2004
 
   
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  L’UE INVITA GLI STATI UNITI A CONSULTAZIONI IN SEDE OMC RIGUARDO ALLE SOVVENZIONI CONCESSE ALLA BOEING  
   
  Bruxelles, 11 ottobre 2004. L'ue ha chiesto che siano organizzate consultazioni con gli Stati Uniti presso l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) riguardo a presunte sovvenzioni concesse alla Boeing. L'ue ritiene che tali sovvenzioni costituiscano una grave violazione dell'accordo Omc sulle sovvenzioni e sulle misure compensative. Gli Stati Uniti hanno avviato una procedura riguardo ai sostegni europei all’Airbus. Il commissario Ue al commercio Pascal Lamy ha affermato: “L'iniziativa statunitense in sede Omc riguardo al sostegno europeo all’Airbus è chiaramente un tentativo per distogliere l'attenzione dal declino autogenerato della Boeing. Dimostra inoltre che gli Stati Uniti non sono mai stati seriamente interessati a cercare di rinegoziare l'accordo bilaterale Ue-usa del 1992. Se gli Stati Uniti hanno scelto questa strada, accettiamo la sfida, anche perché è ora di porre fine alle massicce sovvenzioni illegali che concedono alla Boeing, le quali danneggiano l’Airbus, in particolare quelle concesse al nuovo programma 7E7 della Boeing. Tuttavia, è spiacevole che gli Stati Uniti abbiano scelto la via del contenzioso, che potrebbe destabilizzare gli scambi e gli investimenti, compreso il progetto 7E7 della Boeing. Gli occupati dell’industria aerospaziale possono contare sulla Commissione europea, che difenderà i loro interessi.” Il governo americano sovvenziona la Boeing da numerosi anni, principalmente finanziandone i costi di ricerca e sviluppo attraverso la Nasa, il Dipartimento della Difesa, il Dipartimento del Commercio e altre agenzie governative. Dal 1992 la Boeing ha ricevuto quasi 23 miliardi di dollari di sovvenzioni americane. Il governo continua inoltre a concedere alla Boeing circa 200 milioni di dollari l'anno sotto forma di sovvenzioni all'esportazione nel quadro dell’Extraterritorial Income Exclusion Act (legge che disciplina l'esclusione dei redditi extraterritoriali, succeduta alla legge sulle “Fsc” - Foreign Sales Corporations), nonostante una decisione dell’Omc che dichiara espressamente illegali tali sovvenzioni. La violazione più recente e più flagrante consiste in sovvenzioni massicce, dell'ordine di 3,2 miliardi di dollari, fra l'altro sotto forma di riduzioni ed esoneri fiscali e di finanziamenti di infrastrutture di sostegno per lo sviluppo e la produzione del velivolo 7E7 della Boeing, noto come “Dreamliner”. Le prove accumulate dalla Commissione europea nel corso degli anni dimostrano chiaramente che tali sovvenzioni sono contrarie all'accordo Omc sulle sovvenzioni e sulle misure compensative. Inoltre, violano anche l'accordo Ue-usa del 1992 relativo agli scambi di aeromobili civili di grandi dimensioni, che disciplina con precisione le forme e il livello degli aiuti governativi che gli Stati Uniti e l'Ue concedono rispettivamente alla Boeing e all'Airbus. Nonostante i continui inviti da parte della Commissione, da oltre due anni gli Stati Uniti rifiutano di partecipare alle consultazioni bilaterali previste dall'accordo del 1992. Tuttavia, in seguito a una richiesta americana di alcune settimane fa, la Commissione ha accettato di discutere un'eventuale revisione dell'accordo del 1992, a condizione che riguardi tutte le forme di sovvenzioni, comprese quelle utilizzate negli Stati Uniti, e che le autorità americane conformino tutte le sovvenzioni destinate al 7E7 della Boeing all'accordo del 1992. Infine, proprio mentre si svolgevano le discussioni (durante una riunione costruttiva tenutasi il 16 settembre scorso) gli Stati Uniti hanno chiesto consultazioni all’Omc riguardo agli aiuti europei a favore dell’Airbus. Sembra quindi che la richiesta statunitense di rinegoziare l'accordo del 1992 non sia mai stata veramente seria. Procedure di consultazione e risoluzione delle controversie nel quadro dell’Omc La prima tappa nella risoluzione delle controversie nel quadro dell'Omc consiste in una richiesta di consultazione presentata dalla parte che si ritiene danneggiata. La parte convenuta ha 10 giorni di tempo per rispondere alla richiesta ed avvia le consultazioni entro un periodo massimo di 30 giorni (salvo diverso accordo delle due parti). La consultazione è volta a trovare una soluzione positiva alla questione sollevata. Se le consultazioni non permettono di risolvere la controversia entro 60 giorni dalla data di ricevimento della richiesta di consultazione, la parte ricorrente può chiedere all'organo di conciliazione dell'Omc di costituire un collegio arbitrale (tuttavia, se le due parti considerano che le consultazioni non permettono di risolvere la controversia, la parte ricorrente può richiedere la costituzione del collegio già durante il periodo dei 60 giorni). Una volta nominati i componenti del collegio, la parte ricorrente ha normalmente da tre a sei settimane per presentare la sua prima comunicazione scritta e la parte convenuta ha altre due/tre settimane per rispondere. Successivamente, ci sono due audizioni e una seconda comunicazione scritta. In media, una procedura arbitrale dura 12 mesi. Ad essa può far seguito un appello che non dura più di 90 giorni. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/trade/issues/sectoral/industry/aircraft/index_en.htm  http://europa.Eu.int/comm/trade/issues/respectrules/dispute/index_en.htm  
     
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