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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Marzo 2004
 
   
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  A CACCIA IN PARADISO ARTE DI CORTE NELLA PERSIA DEL CINQUECENTO  
   
  Milano, 10 marzo 2004 - La straordinaria produzione artistica della Persia del Xvi secolo, legata alla dinastia safavide degli Shah Ismai’l e Tahmasp, è l’oggetto della 1° mostra internazionale mai realizzata in Europa dedicata all’arte di corte della Persia del Cinquecento, ospitata a Milano, dal 10 marzo al 27 giugno 2004, a Palazzo Reale e al Museo Poldi Pezzoli. Promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e Musei e dal Museo Poldi Pezzoli, la mostra gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Ha ricevuto, tra gli altri, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per gli Affari Esteri, Ministero per le Attività Produttive, Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran in Italia, Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran di Milano e Camera di Commercio e Industria Italo-iraniana. Avviato nel 1995, il progetto nasce dall’idea del Poldi Pezzoli di valorizzare e di restituire un contesto storico-artistico al grande tappeto persiano, il Tappeto di Caccia, conservato nella casa-museo milanese dal 1923 Prima sede della mostra è stata l’Asia Society di New York, dove Hunt For Paradise ha riscosso grande successo di pubblico e che il New York Times ha definito «una delle dieci mostre più belle del 2003». I musei di Tehran hanno scelto di prestare, solamente a Milano ben 20 rare opere che testimoniano la qualità dell’arte persiana di quel periodo e che pochissimi hanno mai avuto l’opportunità di vedere: splendide porcellane cinesi e miniature tra cui il “Libro dei re”, forse realizzato per l’ascesa al trono di Tamasp e la Khamsa di Nizani, che presenta una delle più straordinarie pitture del cinquecento persiano, l’ascesa al cielo di Maometto. La Mostra L’esposizione propone un’accurata selezione di opere che testimonia i temi fondanti e l’evoluzione della produzione artistica dei primi 75 anni del ‘500 (1501- 1576). Il primo periodo di quest’arte di corte si sviluppa durante il regno dello Shah Isma’il (1501 – 1524) che per la prima volta riunifica la Persia dopo l’invasione araba del Vii secolo. L’emergente identità nazionale e religiosa (sciita) si riflette nello sviluppo di uno stile artistico diverso e definito, che giunge al suo massimo splendore con il regno del figlio Tahmasp (1524-1576). Artisti, poeti e letterati danno vita a una rinascita culturale, a un’epoca d’oro in cui la produzione artistica raggiunge livelli di ineguagliata raffinatezza. In questo nuovo contesto sociale e culturale, si sviluppa lo stile safavide che eredita e reinterpreta la tradizione artistica Timuride( dei discendenti del turco Tamerlano) e turcomanna. Un comitato scientifico internazionale, formato dai maggiori esperti di arte orientale, ha svolto un approfondito lavoro di ricerca che ha comportato visite e contatti con i più importanti musei di tutto il mondo. La mostra è curata da Sheila Canby del Dipartimento di Arti Islamiche del British Museum di Londra, da Jon Thompson, direttore del Dipartimento delle Arti Orientali dell’Ashmolean Museum of Art di Oxford, e da John Eskenazi, grande conoscitore dell’arte orientale, gallerista ed editore. “A Caccia in Paradiso” si articola in due sedi espositive: Palazzo Reale e il Museo Poldi Pezzoli. Le Opere Della Corte Degli Shah A Palazzo Reale - L’arte della corte persiana è illustrata attraverso la presentazione di 70 opere di arti decorative: tappeti, libri miniati e miniature, legature, stoffe, ceramiche, armi, oggetti d’avorio, e oreficerie scelti per la loro eccezionale qualità e importanza storica. L’incontro con la cultura persiana avviene qui attraverso sei momenti salienti della vita della corte e dei riti nei palazzi: le arti del libro, la miniatura eroica, la guerra, la vita di corte, il giardino animato, la visione mistica. Per suggerire l’atmosfera della corte, i visitatori saranno accolti in ambienti interamente rivestiti da pesanti e preziosi tendaggi realizzati in colori diversi a seconda del tema trattato (blu, verde, giallo oro). Questi colori e i tessuti morbidi sono parte integrante della cultura persiana e vogliono evocare la magia segreta della tenda, luogo segreto e centrale nella vita dei sovrani. A Caccia In Paradiso Al Museo Poldi Pezzoli - Protagonista dell’esposizione della casa-museo milanese è il “Tappeto di Caccia”, tra i pochi firmati e datati, considerato tra più importanti al mondo. Ritrovato al Quirinale nel 1870, diviso in sette pezzi, il tappeto è stato successivamente fatto restaurare dalla regina Margherita. L’intervento di recupero ha ricomposto i vari pezzi e completato a punto arazzo le parti mancanti. Recentemente è stato ritrovato uno dei pezzi mancanti: acquistato sul mercato antiquariale come anonimo frammento di tappeto, oggi appartiene a una collezione privata e probabilmente verrà donato al Museo Poldi Pezzoli per esservi definitivamente ricongiunto. Accanto al capolavoro di Ghias el Din Jami saranno esposte miniature, armi, porcellane, legature e un sigillo, circa una ventina, tutti legati all’iconografia della caccia. Come di consueto al Poldi Pezzoli, l’esposizione piccola e “mirata”, consentirà l’approfondimento di uno dei temi-chiave della cultura persiana. Attivita’ Didattiche - Al Museo Poldi Pezzoli il tappeto di caccia è sempre stato un oggetto di grande fascino per i visitatori più giovani. Le dimensioni, la lavorazione e, soprattutto, la fitta decorazione di cavalieri e animali lo rendono un pezzo indimenticabile. La mostra A caccia in Paradiso non potrà dunque dimenticare i bambini e i ragazzi, che visiteranno la mostra e le sale del museo. Per loro una scheda illustrata e un itinerario didattico per le scuole elementari e medie. A Palazzo Reale, visite guidate per i ragazzi degli istituti superiori e per gruppi di adulti. Le attività didattiche sono realizzate grazie alla collaborazione della Regione Lombardia – Direzione generale culture, identità e autonomie della Lombardia. Catalogo - La mostra è accompagnata da un catalogo scientifico, edito da Skira, di 340 pagine, riccamente illustrato con immagini a colori. La pubblicazione presenta saggi di storia, arte, architettura, religione, letteratura e filosofia safavide elaborati dai più eminenti studiosi nel campo dell’arte persiana e islamica, relative a questo periodo storico. Preziosi tutti i sostenitori di questa mostra, che vi hanno creduto da subito: Fondazione Cariplo, Banca Regionale Europea, Axa Art e Duomo Assicurazioni. Si affiancano inoltre prestigiosi sponsor tecnici che hanno contribuito alla realizzazione della mostra. Infolink: www.Museopoldipezzoli.it  
     
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