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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2004
 
   
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  SETTIMANA NAZIONALE DEI SERVIZI DI CONCILIAZIONE CAMERALI CONCILIAZIONE: LA STRADA PIÙ VELOCE PER LA GIUSTIZIA ORDINARIA APPUNTAMENTO DAL 18 AL 23 OTTOBRE NELLE CAMERE DI COMMERCIO DI TUTTA ITALIA PER PROMUOVERE LA DIFFUSIONE DELLE PROCEDURE DI GIUSTIZIA ALTERNATIVA  
   
  Roma, 18 ottobre 2004 – Il Signor Rossi ha un problema. Ritiene di aver ricevuto un danno economico di un valore inferiore ai 51.700 euro dall’Impresa Bianchi. Anche l’Impresa Bianchi, però, è convinta di essere nel giusto. Non riuscendo ad intendersi, avviano una causa civile, che si articolerà in 4 udienze, senza accertamenti tecnici ma solo di natura documentale. Ci vorranno più o meno 8791 giorni per arrivare a dirimere il contenzioso, con un costo compreso tra i 1.500 ed i 4.400 euro solo di diritti ed onorari. Se invece il Signor Rossi e l’Impresa Bianchi si fossero rivolti agli Sportelli di Conciliazione attivati nelle 103 Camere di Commercio italiane, avrebbero speso 230-1.030 euro ciascuno e in soli 43 giorni avrebbero risolto il loro problema in una maniera soddisfacente per entrambi. La storia del Signor Rossi e dell’Impresa Bianchi, ricostruita attraverso una simulazione da Unioncamere2, è probabilmente analoga a molte di quelle vicende cui si devono i 3.686.366 procedimenti civili iscritti ai tribunali italiani, ma non ancora esaminati, censiti nel luglio scorso dalla Direzione generale di statistica del ministero della Giustizia. Proprio per far conoscere ai Signor Rossi e alle Imprese Bianchi le opportunità offerte dalla conciliazione, strumento di risoluzione alternativa delle controversie insorte tra imprese e tra imprese e consumatori, Unioncamere ha promosso ed organizzato la Settimana nazionale per la promozione dei servizi di conciliazione offerti dalle Camere di Commercio. L’iniziativa, in programma in tutta Italia dal 18 al 23 ottobre 2004, avrà come registi le Camere italiane, che dialogheranno (nel corso di convegni, seminari, tavole rotonde, talk show) con le istituzioni territoriali, con il mondo delle professioni, con le associazioni rappresentative, con i consumatori e con tutti i cittadini. “Con la riforma del 1993 e attraverso successivi provvedimenti – ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - le Camere di commercio hanno visto attribuirsi molte competenze in materia di giustizia alternativa. Questo perché le Camere sono enti pubblici al di sopra delle parti, che hanno nel proprio Dna la funzione di garanti della trasparenza del mercato. Per questo abbiamo investito molto su questo fronte, organizzando un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale quanto a regole, tariffe e codici deontologici. E’ un impegno concreto e quotidiano - tenuto in considerazione dal legislatore anche nella stesura della riforma del diritto societario - che ci vede entusiasti sostenitori di questo strumento di giustizia civile, il cui spirito è di far prevalere le ragioni che uniscono a dispetto di quelle che dividono. Con la Settimana nazionale della conciliazione, quindi, vogliamo dare ulteriore impulso alla diffusione della cultura della conciliazione, che, non dimentichiamolo, ha bisogno della collaborazione di tutti”. “Sono convinto – commenta il Ministro della Giustizia, Roberto Castelli – che la conciliazione debba aiutare lo snellimento della giustizia in Italia. Già oggi le Camere di Commercio svolgono, sotto questo profilo, un ruolo positivo. Occorre però incrementare il numero delle conciliazioni, e fare in modo che questo procedimento diventi protagonista nella risoluzione delle cause. La conciliazione, infatti, è uno strumento utile, che certamente consente di risparmiare tempo e denaro. Ma, soprattutto, è uno strumento di grande civiltà, nel quale personalmente credo molto. Suggerirei quindi ai cittadini ed alle imprese di rivolgersi alla Magistratura soltanto per questioni molto serie e nei casi in cui non si può fare altrimenti, tentando comunque prima di ricomporre la controversia attraverso uno strumento efficace di giustizia alternativa, quale è, appunto la conciliazione”. Un video con tante testimonianze Per rafforzare la campagna di comunicazione sulla conciliazione, Unioncamere, in collaborazione con Mediacamere (società del sistema camerale per la promozione e comunicazione) ha realizzato un video della durata di 18 minuti, che verrà proiettato nel corso delle iniziative che si svolgeranno sul territorio. Il video contiene una serie di testimonianze di alcuni dei maggiori esponenti del mondo delle professioni, dell’imprenditoria, delle associazioni dei consumatori, degli istituti di ricerca, oltre alle interviste al presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, ed al ministro della Giustizia, Roberto Castelli, sulle caratteristiche ed i vantaggi della conciliazione delle Camere di commercio. Il video sarà reso disponibile per la trasmissione presso le emittenti nazionali e locali. Decolla anche il portale su Internet In concomitanza con l’iniziativa della Settimana, l’Unioncamere lancia anche un nuovo sito tematico sulla conciliazione delle Camere di commercio. Su www.Conciliazione.camcom.it è possibile reperire informazioni sulle caratteristiche della conciliazione camerale, sulle iniziative delle singole Camere di commercio e su quelle avviate a livello di sistema camerale, nonché aggiornamenti costanti sulle novità legislative inerenti la conciliazione. Un’apposita area è poi dedicata alla richiesta di informazioni ed indicazioni sui temi della giustizia alternativa. I numeri della conciliazione delle Camere di Commercio Le ragioni del ruolo delle Camere di commercio in materia di conciliazione possono ritrovarsi in numerose leggi che – sin dalla riforma del 1993– hanno dato fiducia al sistema camerale in campo di giustizia alternativa, come confermato dalla recente riforma del diritto societario, in base al quale, tra l’altro, le Camere di commercio sono gli unici enti pubblici che verranno iscritti di diritto, previa presentazione di una semplice domanda, nel Registro degli organismi di conciliazione, istituito presso il Ministero della Giustizia. Un impegno, quindi, lungo 10 anni, testimoniato dal numero delle controversie gestite, da tempo in continua e costante crescita. Infatti, dalle sole 112 procedure gestite nel corso del 1997, si è passati alle 864 del 2001, per arrivare poi alle 1138 nel 2002, di cui 303 tra imprese e 835 tra imprese e consumatori. Nel 2003 l’incremento rispetto all’anno precedente è stato di quasi il 100%, pari a 2.128 conciliazioni, di cui 343 tra imprese e 1785 tra imprese e consumatori. E il 2004 si annuncia un anno da record: nel primo semestre del 2004, infatti, le procedure gestite dalle Camere di commercio sono 2.073, di cui 943 concluse con un incontro di conciliazione. Predominano le conciliazioni tra imprese e consumatori (1.587), mentre le procedure avviate tra imprese sono 458. Nel primo semestre 2004, il valore medio delle conciliazioni si è attestato 10.530 euro, mentre la durata media dei procedimenti è stata di 43 giorni. Di importo più elevato appaiono le conciliazioni tra imprese (in media 20.299 euro). Meno consistenti gli importi delle conciliazioni tra imprese e consumatori, che nel semestre hanno un valore medio di 3.661 euro. 1 Il dato è tratto dalla relazione del Procuratore generale presso la Suprema Corse di Cassazione, in occasione dell’apertura del nuovo anno giudiziario, svoltasi il 12 gennaio 2004. 2 Per offrire alcuni parametri di riferimento che consentano di quantificare i vantaggi economici della conciliazione, Unioncamere ha messo a paragone i costi di una causa civile che si articoli in 4 udienze, senza accertamenti tecnici e meramente documentale (quindi un procedimento simile ad una conciliazione dinanzi alla Camera di commercio), con i costi di una conciliazione. Le ipotetiche spese di un processo civile sono state elaborate tenendo conto delle tariffe forensi approvate di recente dal Consiglio Nazionale Forense, applicando la metà della tariffa relativa agli onorari. Si è infine suddivisa la causa di riferimento in tre scaglioni medi di valore della controversia: tra € 0 e 5.200,00; l’altro tra € 5.201,00 e 25.900,00; il terzo tra € 25.901,00 e 51.700,00. Sulla base di questi dati è risultato che queste cause costano - di soli diritti ed onorari - rispettivamente € 1.549,77, € 2.597,36 e € 4.443,44, ai quali devono aggiungersi le spese relative a contributo unificato, oltre a quelle necessarie per l’espletamento di attività extraprocessuali (notificazione atti, registrazione sentenze ecc.). Cause del medesimo valore, portate in conciliazione presso una Camera di commercio, possono costare alle parti, in caso di partecipazione personale senza l’assistenza di un difensore, rispettivamente sino € 200,00; sino a € 500,00 e sino a € 1.000,00. Questi valori sono compresivi del compenso del conciliatore per ciascuna parte. A questa somma dovranno poi aggiungersi € 30,00 per le spese di avvio, peraltro non dovute nel caso in cui la domanda di conciliazione giunga da un consumatore.  
     
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