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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2004
 
   
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  FEDECOMLEGNO TRACCIA UN BILANCIO DELL'ULTIMO TRIMESTRE  
   
  Milano, 18 ottobre 2004 - Si è conclusa una stagione estiva densa di appuntamenti importanti a livello internazionale per Fedecomlegno - l'associazione che aderisce a Federlegno-arredo e che rappresenta le aziende italiane importatrici di legname da opera, tronchi, derivati, semilavorati utilizzati nelle attività di trasformazione industriale, artigiana e nell'edilizia. Dal 12 al 21 luglio una rappresentanza dell'associazione ha partecipato al "Familiarisation programme 2004", la manifestazione organizzata dal Malaysian Timber Council (Mtc) che prevede incontri con rappresentanti governativi ed Enti, nonché la visita a realtà produttive forestali e industriali. Durante queste giornate Fedecomlegno ha avuto modo di confrontarsi con le istituzioni malesi e con le rappresentanze degli altri paesi europei presenti (Danimarca, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna) sulle tematiche più rilevanti per il settore: la legalità del legname, le certificazioni e la gestione sostenibile del patrimonio forestale, campi nei quali la Malaysia è da tempo attiva. Il commercio di legname fra Malaysia e Italia, sarà il tema centrale dell'incontro a Roma, previsto per il 15 ottobre, tra il direttore del Malaysian Timber Council, Sing Khow Tham, e Michele Alfano, presidente di Fedecomlegno. Nell'ambito delle importazioni illegali di legno Ramin, Fedecomlegno ha ottenuto proprio recentemente un importante risultato. In risposta alla richiesta dell'Associazione, l'Agenzia delle Dogane, con nota del giugno scorso, ha comunicato l'avvenuta integrazione dei codici doganali previsti per il legname con l'inclusione di una nuova misura di sorveglianza nazionale e dei codici addizionali Z001=altri e Z002=legno Ramino. La richiesta era stata avanzata da Fedecomlegno a seguito delle problematiche sorte in ambito nazionale relativamente alla specie Ramin e alla polemica divampata in ambito comunitario e mondiale circa la presunta responsabilità di aziende italiane nel traffico illegale di Ramin. Attraverso il codice diventa quindi possibile monitorare le quantità della specie legnosa introdotta nel mercato italiano, garantendo la massima trasparenza sull'origine del legname importato. Sempre attenta a registrare gli andamenti del mercato alla luce delle prospettive future e i cambiamenti in atto sullo scenario italiano e internazionale, Fedecomlegno ha partecipato con una qualificata delegazione al consueto appuntamento di fine estate del comitato misto italo-austriaco il 26 agosto a Pörtschach. Uno dei grandi temi di cui si è discusso a Pörtschach è quello dello stato dell'arte delle certificazioni. Le realtà in Italia e in Austria risultano profondamente diverse poiché la quasi totalità delle aree forestali austriache risultano certificate Pefc e le aziende austriache del settore industriale e commerciale in larga parte sono certificate per la Coc (chain of custody), che garantisce la rintracciabilità del prodotto certificato, dall'abbattimento dei tronchi, attraverso tutte le fasi della trasformazione fino al prodotto finito. "Attualmente nella realtà italiana – spiega il presidente Alfano – la questione certificazione è ancora poco sentita e viene richiesta solo in relazione a particolari esigenze del mercato dell'export. Sebbene al momento attuale questa problematica sembri ancora prematura, Fedecomlegno di Federlegno-arredo se ne sta già occupando attivamente nella consapevolezza che il mondo del legno gradatamente si muoverà in maniera crescente verso la richiesta di legno certificato. Le nostre aziende, verranno tenute costantemente informate ed assistite affinché non siano impreparate di fronte a richieste di legname certificato. La certificazione può essere inoltre un valido strumento per rispondere alle campagne ambientaliste contro la materia prima legno, a garanzia della sostenibilità della gestione delle risorse forestali mondiali. " L'attività dell'Associazione proseguirà durante tutto l'anno associativo con un calendario fitto di incontri il prossimo dei quali sarà a Vienna, dal 20 al 22 ottobre per la European Softwood Conference (Esc), organizzata per la prima volta da un paese produttore. La due giorni di lavori prevede l'analisi dell'andamento e delle prospettive del mercato mondiale delle conifere, sulla base delle relazioni delle delegazioni dei Paesi partecipanti e del contributo di ospiti prestigiosi che interverranno sulle prospettive di alcuni mercati di riferimento (europeo, nordamericano e orientale). Fra gli altri temi, centrale sarà quello della promozione e delle politiche comunitarie per l'industria forestale.  
     
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