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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2004
 
   
  Pagina1  
  RIFORMA FISCALE DEL GOVERNO PER ALTROCONSUMO CATTIVE NOTIZIE PER L’80% DEI CONTRIBUENTI, BENEFICI PER IL 20%  
   
 

Milano, 18 ottobre 2004 - La riduzione delle aliquote annunciata dal Governo avrà effetto solo sul 20% dei contribuenti; l'80% dei contribuenti pagherà più imposte, considerando l’aumento delle addizionali regionali e comunali. Il quadro non migliorerebbe anche se si tenesse conto delle ipotesi di detrazioni fiscali preannunciate dal Governo. E’ quanto denuncia Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, in un primo commento alla manovra fiscale e alla Finanziaria 2005. Per Altroconsumo si potrebbe ottenere una maggiore equità fiscale considerando come base per calcolare l’imposta il reddito complessivo della famiglia, anziché quello del singolo contribuente. Queste le cifre calcolate da Altroconsumo. La manovra interessa solo redditi superiori ai 19.000 euro lordi annui, infatti produce effetti benefici oltre tale soglia. Al di sotto dei 19.000 euro i contribuenti non vengono né avvantaggiati né penalizzati dalla modifica delle aliquote Irpef. Poiché, secondo l’Agenzia delle Entrate, l’80% dei contribuenti dichiara meno di 20.000 euro, si può facilmente concludere che la manovra interessi il 20% della popolazione, cioè solo quella con livelli di reddito medio-alti. Infatti oltre al picco che si registra attorno ai 30.000 euro, la manovra produrrebbe i suoi effetti maggiori per i redditi che superano i 90.000 euro annui. La Finanziaria ha dato la possibilità a Regioni e Comuni di aumentare le addizionali, per evitare gli effetti disastrosi dei tagli imposti dalla stessa legge sulle economie locali. E’ molto probabile che Regioni e Comuni aumentino le addizionali per compensare la riduzione dei trasferimenti statali. Tutto ciò è confermato dallo stesso ministero dell’Economia, che ha preventivato un possibile incremento di tassazione dovuto alle addizionali di circa 2 miliardi di euro e una diminuzione di 6 miliardi dovuto alla riduzione delle aliquote. Secondo Altroconsumo i 4 miliardi di differenza sono destinati solo al 20% della popolazione, che si situa nelle fasce di reddito medio alte; per il restante 80% la sorpresa non è altrettanto positiva, in quanto l’aumento delle addizionali non sarebbe compensato dalla riduzione dell’Irpef. Tutto ciò senza considerare che la stessa Finanziaria provocherà anche un aumento dell’Ici, della tassa sui rifuti, del bollo auto e dei ticket sanitari. Per l’associazione indipendente di consumatori sarebbe molto più equo introdurre una riforma radicale del sistema fiscale, che consideri come base imponibile il reddito disponibile di tutta la famiglia e non del singolo contribuente. Infatti con questo metodo si attuerebbe una più corretta redistribuzione della tassazione, sul modello di paesi come la Francia. Una proposta che l’ex ministro Tremonti aveva parzialmente accolto, proponendo di consentire la compensazione tra coniugi di debiti e crediti d’imposta, ma che il ministro Siniscalco sembra aver abbandonato. Effetti Della Riforma Su Profili Contribuenti In Tre Citta’

80% dei contribuenti

reddito lordo <­ 20.000 Euro*

quanto paga in più nel 2005

 

 

2004

2005

 

 

Milano

3.640

3.716

Euro 76 (2,09%)

 

Roma

3.617

3.693

Euro 76 (2,10%)

 

Napoli

3.674

3.750

Euro 76 (2,07%)

 

20% dei contribuenti

reddito lordo >20.000 Euro*

quanto paga in meno nel 2005

 

 

2004

2005

 

 

Milano

33.426

32.094

-1.332 (-3,98%)

 

Roma

33.202

31.870

-1.332 (-4,01%)

 

Napoli

33.472

32.140

-1.332 (-3,98%)

 

*i calcoli sono stati realizzati su ipotesi di redditi da lavoro dipendente di 19.000 euro e 90.000 euro. Per il 2005 sia le aliquote comunali che regionali sono state ipoteticamente aumentate dello 0,2% rispetto a quelle in vigore nel 2004. Le imposte sono al lordo delle possibili detrazioni.

 

Fonte: Altroconsumo, ottobre 2004

 
     
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