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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2004
 
   
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  ACCESSO ALLE INFORMAZIONI TECNICHE SUGLI AUTOVEICOLI: I COSTRUTTORI DEVONO FARE DI PIÙ  
   
  Bruxelles, 18 ottobre 2004 - Da uno studio condotto dall’università di Aquisgrana[1], pubblicato nel sito web della Direzione Generale concorrenza della Commissione europea, emerge che i costruttori di auto devono ancora compiere dei progressi per consentire l'accesso dei riparatori indipendenti e degli altri operatori alle informazioni tecniche relative ai veicoli da loro prodotti. Il regolamento del 2002 sul settore automobilistico dispone che tali informazioni debbano essere messe a disposizione immediatamente « in modo non discriminatorio e proporzionato » al fine di favorire la concorrenza nel settore delle riparazioni automobilistiche. Le parti interessate sono invitate a trasmettere eventuali osservazioni o commenti alla Commissione entro il 31 dicembre. Mario Monti, il Commissario competente per la concorrenza ha dichiarato in tale occasione: « Sebbene i costruttori automobilistici stiano mettendo le informazioni tecniche a disposizione degli operatori indipendenti, siamo ancora lontani dal traguardo. Per sviluppare la concorrenza nel settore delle riparazioni automobilistiche i costruttori devono compiere dei seri sforzi sul piano della trasparenza e accessibilità». E Monti ha aggiunto: «Nella nostra epoca dominata dall’elettronica, l’accesso alle informazioni tecniche assume un’importanza capitale per la concorrenza. Si tratta di un elemento chiave del regolamento per cui mi sono battuto e sono sicuro che la prossima Commissione si adopererà con tutti i mezzi affinché i costruttori si conformino pienamente alle norme stabilite in materia ». Il regolamento della Commissione 1400/02 è entrato in vigore nell’ottobre e mira a incrementare la concorrenza nella distribuzione e riparazione di autoveicoli; quest’ultima attività ha un’importanza cruciale, se si considera che la riparazione assorbe in media il 40% dei costi totali sostenuti per un veicolo durante il suo ciclo di vita (cfr Ip/02/1073). Lo studio dell’università, condotto su incarico della Commissione, esamina in che misura e con quali modalità i costruttori si sono conformati alle disposizioni del regolamento in merito all’obbligo di fornire le informazioni tecniche alle officine, ai produttori di utensili e agli editori d’informazioni tecniche. Tutti questi soggetti sono indispensabili per la realizzazione di una sana concorrenza nel settore delle riparazioni, tanto più che il progresso tecnico rende anche le riparazioni banali sempre più complicate. Secondo lo studio, i costruttori consentono l’accesso alla quasi totalità delle informazioni tecniche relative ai modelli prodotti negli ultimi dieci anni, sia attraverso Internet, sia su Cd/dvd e/o carta. Tuttavia, la qualità dei relativi supporti lascia spesso a desiderare, a causa della difficoltà di reperire le informazioni, essendo queste spesso incorporate in pacchetti di informazioni voluminosi e costosi. Il contenuto delle informazioni è spesso anche inadeguato: taluni costruttori non divulgano numerose informazioni fondamentali, segnatamente quelle necessarie ai fabbricanti di attrezzature diagnostiche. Questi ultimi sono chiamati a svolgere un ruolo di particolare rilievo, essendo i soli in grado di offrire un’alternativa economicamente vantaggiosa ai costosi strumenti diagnostici proposti dai costruttori. Da ultimo, va rilevato che gli editori di informazioni tecniche hanno grandi difficoltà a reperire le informazioni necessarie per compilare la documentazione tanto apprezzata dai riparatori indipendenti. Metodologia Lo studio ha ad oggetto nove produttori di autoveicoli (Bmw, Daimler-chrysler, Fiat, Ford, Gm, Psa, Renault, Toyota and Volkswagen) e sei produttori di autocarri (Daf, Daimler-chrysler, Iveco, Man, Renault e Volvo). Lo studio analizza la situazione in Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Olanda, Irlanda, Danimarca e Polonia.  
     
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