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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Ottobre 2004
 
   
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  ASSEGNO AMICO IN LOMBARDIA IN AIUTO DELLE FAMIGLIE BISOGNOSE L’ASSOCIAZIONE, NATA DALL’ESPERIENZA DELLA FONDAZIONE G. GASLINI DI GENOVA, APPRODA IN LOMBARDIA CON LA COLLABORAZIONE DI CARITAS AMBROSIANA E ACLI  
   
  Milano, 26 ottobre 2004 - Da oggi molte famiglie bisognose della Lombardia avranno un amico in più. Approda infatti nella nostra regione il progetto Assegno Amico, l’Associazione Onlus nata per iniziativa della Fondazione G. Gaslini di Genova, con lo scopo di aiutare, attraverso dei voucher di solidarietà, famiglie e individui bisognosi. Il giorno 29 ottobre il progetto verrà presentato presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, Via S. Paolo 12, alla presenza di S.e. Cardinal Dionigi Tettamanzi. La novità è resa possibile grazie a una straordinaria rete solidale che ha visto e che vedrà impegnati, accanto all’Associazione Assegno Amico onlus, la Caritas Ambrosiana, le Acli milanesi e Ticket Accor Services, il gruppo di maggiore esperienza in Italia per quanto riguarda la gestione di circuiti di servizio mediante voucher e che riveste il ruolo di partner gestionale dell’attività. Una rete di solidarietà che è un vero e proprio caso di “carità ambrosiana” sostenuta e promossa dallo stesso Cardinale Dionigi Tettamanzi. Il cuore dell’esperienza di Assegno Amico, infatti, è proprio in questo circuito virtuoso che, nel caso di Genova, ha reso possibile aiutare dall’inizio dell’attività nel novembre 2002 oltre 200 famiglie mediante la distribuzione di 36.500 voucher per un importo complessivo di 182.500,00 €. I voucher sono stati utilizzati dai beneficiari in oltre 150 fra negozi ed enti accreditati (farmacie, panifici, assistenza sanitaria, supermercati, negozi di abbigliamento, etc…) proprio per soddisfare diverse tipologie di bisogno primario. L’idea di Assegno Amico è nata, infatti, per venire incontro al bisogno dei più deboli in maniera semplice e concreta: raccogliere fondi e trasformarli in un buono, un vero e proprio “Assegno Amico”, che aiuti il processo di reinserimento nella società civile rendendo chi lo riceve autonomo, libero di scegliere dove e come acquistare ciò che gli necessita. I beneficiari di Assegno Amico, sulla scorta dell’esperienza genovese, verranno individuati proprio grazie alla collaborazione con gli operatori milanesi della solidarietà, Caritas e Acli in primis. L’obiettivo è quello di incrementare il flusso delle donazioni private a favore delle categorie più deboli conciliando diverse esigenze: da un lato garantire al benefattore che la propria donazione segua un percorso trasparente e controllabile, senza utilizzazioni improprie, dall’altro offrire al beneficiario uno strumento che gli consenta una liberta di scelta stimolandone l’assunzione di responsabilità. I titoli di Assegno Amico potranno essere acquistati dalle imprese o dai singoli cittadini e distribuiti in sostituzione di aiuti in denaro. In Lombardia si seguirà l’esperienza pilota attuata in Liguria. L’indagine Quali monete sociali per la Lombardia? I “voucher” come strumenti di assistenza nei casi di fragilità o di esclusione e le potenzialità di Assegno Amico, che è stata effettuata a supporto dell’iniziativa e che verrà presentata insieme con essa, è stata sponsorizzata dalla Erg S.p.a. E realizzata da Lynkeus, la società di consulenza che ha collaborato alla nascita di Assegno Amico nella città di Genova. L’analisi delle diverse sperimentazioni istituzionali di buoni e voucher ha permesso di elaborare alcune considerazioni sui vantaggi generati da questi strumenti e sulle criticità emerse. In particolare: la semplificazione burocratico-gestionale che discende dall’introduzione di un sistema di voucher; la possibilità di utilizzare per la programmazione sociale le informazioni ottenute grazie alla tracciabilità dei voucher; la verifica dell’indirizzo e il continuo controllo dell’efficacia dell’erogazione attuati, ad esempio, dall’assistente sociale che segue il caso individuale; la necessità di evitare che i voucher siano un marchio di povertà e, al contrario, possano contribuire a promuovere percorsi di inclusione sociale; la necessità di una diffusione capillare nel territorio degli enti erogatori; A partire dalle analisi effettuate e dai confronti diretti con gli attori sociali appare evidente che solamente un mix di strumenti sociali e socio-sanitari, pubblici e privati, potranno rispondere a una domanda sempre più complessa e diversificata, derivante da forme di disagio frammentate e diffuse. L’analisi dell’applicazione del voucher Assegno Amico nel territorio genovese permette di definire gli elementi strutturali per la creazione e per la messa a regime di un sistema di voucher privati presenza di un’organizzazione promotrice ben strutturata e all’interno della quale si possano selezionare i servizi idonei alla messa a regime di un efficiente sistema di voucher privati; presenza della struttura organizzativa su tutto il territorio. Ciò è essenziale sia per la rilevazione dei bisogni, sia per l’erogazione dei servizi ad essi connessi che in tal modo possono incidere laddove il bisogno e il disagio sociale emergono; distribuzione dei voucher operata direttamente da quelle strutture che lavorano a diretto contatto con i soggetti bisognosi. Tra le realtà di non profit lombardo, la Caritas Ambrosiana e le Acli Milanesi si sono dimostrate sensibili ad analizzare gli spazi e le possibilità di introduzione di voucher privati del donatore nel territorio milanese. La ricchezza e le diversità dei servizi a rilievo sociale promossi da questi enti o dalle realtà ad essi collegate, le rendono particolarmente adatte a sperimentare ed esplorare la possibile introduzioni di voucher nei loro processi di erogazione di servizi. L’indagine effettuata mette in evidenza l’esistenza, sia all’interno della Caritas Ambrosiana che delle Acli milanesi, di un insieme di organizzazioni che, aggregate, costituiscono un’area distinta e ben riconoscibile della vita istituzionale. Inoltre, Caritas e Acli svolgono un ruolo di costruzione di reti di relazioni fra le organizzazioni che erogano i servizi: un’azione di amalgama, volta a stabilire un comun denominatore di tipo culturale in grado di fornire senso all’azione della singola organizzazione e del singolo operatore e/o volontario. Per informazioni: Assegno Amico Onlus Telefono 010-311021  
     
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