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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Marzo 2004
 
   
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  ASSISTENZA SANITARIA DI QUALITÀ, PER TUTTI  
   
  Strasburgo, 15 marzo 2004 - Nella relazione d'iniziativa di Karin Jöns (Pse, D), adottata dalla commissione per l'occupazione e gli affari sociali ed ora all'esame della plenaria, è chiesto che il metodo di coordinamento aperto sia applicato in materia di assistenza sanitaria e di lunga durata. I deputati, pur compiacendosi dello scambio di informazioni e d'esperienze che è stato avviato tra gli Stati membri, ritengono necessaria una più stretta cooperazione, mentre gli Stati membri dovrebbero stabilire degli obiettivi e degli indicatori comuni entro il 2006. In tale ambito, dovrebbero tenere conto di tre obiettivi fondamentali: «l'accesso all'assistenza per tutti, indipendentemente dal reddito e dalla ricchezza, un grado elevato di qualità e la sostenibilità finanziaria». Ma i deputati sottolineano anche come la prevenzione e la promozione della salute siano altrettanto importanti del trattamento e della riabilitazione. Dovrebbe poi essere analizzato il potenziale delle strategie di prevenzione in vista di una riduzione dei costi. Essi sottolineano il rischio che «l'obiettivo della sostenibilità finanziaria sia sopravvalutato rispetto ai costi dell'accessibilità e della qualità». I deputati, inoltre, sono favorevoli ad una Carta europea dei diritti del paziente, mentre gli Stati membri sono invitati ad adottare una legge sui pazienti ovvero una carta dei pazienti che riconosca una serie di diritti, tra cui quello di ottenere dai medici delle informazioni e dei consigli comprensibili, pertinenti e congrui, nonché il diritto alla documentazione terapeutica e alla sua consultazione da parte del paziente e, infine, il diritto d'inoltro di reclami. La relazione, sottolinea la necessità di una ripartizione equilibrata sul territorio delle strutture per l'assistenza sanitaria e di lunga durata, tra centri urbani e rurali nonché tra ragioni ricche e povere. In tale contesto, la Commissione e gli Stati membri sono invitati ad adoperarsi affinché in futuro - soprattutto nelle zone dell'obiettivo 1 - i contributi a titolo dei Fondi strutturali ed altri strumenti di sostegno comunitari opportuni siano impiegati in misura maggiore a tali fini, nonché per la formazione e il perfezionamento professionale del personale sanitario e assistenziale. Inoltre, esprime preoccupazione per il fatto che in tutti gli Stati membri si registri una crescente carenza di medici e di personale paramedico e assistenziale ben preparati ed invita gli Stati membri a intraprendere sforzi mirati «per migliorare la qualità del lavoro, rendere queste professioni più attraenti ed eliminare le attuali strozzature nel personale». Constatando come la domanda di assistenza trasfrontaliera sia crescente all'interno di taluni gruppi e talune regioni, i deputati invitano la Commissione ad esaminare, sulla base della giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, le modalità per potenziare la certezza giuridica dei pazienti in ordine alla possibilità di avvalersi delle prestazioni sanitarie in un altro Stato membro, «avendo cura di presentare congrue proposte in materia». Infine, la relazione esprime preoccupazione per il fatto che in un numero piuttosto elevato di Stati membri sussistono tempi d'attesa eccessivi per il trattamento di determinate patologie acute e non e, a tale proposito, invita tali Stati membri ad adoperarsi per ridurre detti tempi.  
     
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