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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Luglio 2004
 
   
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  ANTIPLAGIO VS HOT LINES IL SEXY TELEFONO MI PAGA GLI STUDI  
   
  Milano, 1 luglio 2004 - L’intervista - Martina, 24 anni, studentessa Il sesso telefonico per guadagnare. Lei non vende il proprio corpo, «non lo farei mai». Ma, quando non è «la giovane studentessa modello» che tutti conoscono, passa qualche ora della sua giornata a parlare con uomini che le telefonano da tutt’Italia. Da casa sua a Monza, intrattiene ogni notte fino alle 2 decine di clienti che per stare un minuto al telefono con lei pagano circa due euro. Più lei è brava a tenerli al telefono, più riesce a farli spendere. Qualcuno rimane in linea anche due ore, pagando cifre iperboliche per una chiamata. Un rapido calcolo in tasca agli habituè di queste notti calde porta a contare circa 800 euro al mese di spesa, il che vuol dire, per qualcuno di essi, anche metà dello stipendio. Componiamo il numero. All’inizio lei si presenta, con voce sensuale adatta alla linea erotica. Il nome: Martina. L’età: 24 anni. L’aspetto: 1 metro e 68, capelli lunghi mori, quarta misura di reggiseno, «un bel sederino». Il carattere: «fantasiosa». Martina, da quanto tempo fai questo lavoro? «A dire il vero ho iniziato da una settimana. Sono la più piccola delle mie venti colleghe». Amici e genitori lo sanno? «L’ho detto solo alla mia migliore amica». Perché lo fai? «Esclusivamente per soldi. I miei genitori non possono provvedere più di tanto a me». Quanto guadagni? «Circa 500 euro al mese. Infatti, pensavo di realizzare di più. Ci sarebbe un bonus se riesco a tenere al telefono più di 45 minuti». Ma non c’era proprio un altro lavoro? «Faccio anche la baby sitter per pagarmi gli studi di disegno. E ho giocato a biliardo con scommesse, perché sono bravissima e nessuno immagina che una donna possa vincere. Ma per guadagnare un po’ di più ho trovato solo questo. E poi si fa da casa in ore serali. Mica ce ne sono tanti altri di lavori così comodi». Incontri mai le persone che telefonano? «Mai. Esco solo con uomini che mi piacciono davvero. Però devo ammettere che capita di parlare anche con voci interessanti da cui rimango coinvolta: mi è successo di sperare che qualcuno richiamasse presto». Forse anche in questi rapporti, ogni tanto, c’è qualcosa di più, che vince il sesso? «Questa sera ho parlato con dieci persone: due avevano già chiamato ieri. Si erano affezionati. Perché alcuni sono persone sole che desiderano compagnia. Ci sono anche dei romantici, ma la maggior parte vuole ben altro…». Chi chiama? «Qualche volta minorenni, ma non possiamo tenerli in linea. Poi c’è un diciannovenne che domanda sempre di una mia collega quarantacinquenne. I gusti dunque sono i più diversi. C’è anche chi fa gli scherzi telefonici: mi dicono “Troia, troia”. Ma non mi sento male per quello che faccio». Martina infatti è serena. Si sente che è rassegnata a questo lavoro, ha anche cambiato voce rispetto all’inizio della conversazione: il timbro si è fatto pieno, quasi si fosse sentita reinvestita della sua dignità. Arriva a dire: «Sono contenta di poter parlare così: non sono abituata ad essere tenuta in tanta considerazione. Di solito il primo interesse è diverso…». Alla fine il conto per venti minuti di chiacchiere è circa 40 euro. Ma li vale tutti: conoscere la realtà non ha prezzo. I prefissi ‘caldi’: 166 899 00 Componendo un numero preceduto da questo prefisso la tariffa è maggiorata. I limiti: a tutela degli utenti, la normativa prevede che, nel caso in cui si componga un numero preceduto da uno dei suddetti prefissi, dopo alcuni minuti la linea cada. La strategia: le ragazze che rispondono ai centralini erotici invitano l’utente a richiamare qualora si dovesse interrompere la conversazione. Il costo: varia dai 30/40 euro per una decina di minuti fino ai 100 euro per una conversazione che si protragga per più tempo. La proposta: il Telefono Antiplagio (338-8385999); a tutela degli utenti, propone che non si possa chiamare più volte la stessa hot line da un medesimo numero telefonico.  
     
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