Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Luglio 2004
 
   
  Pagina4  
  RAPPRESENTARE IL CORPO. ARTE E ANATOMIA DA LEONARDO DA VINCI ALL’ILLUMINISMO MUSEO DI PALAZZO POGGI – UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA 10 DICEMBRE 2004 – 20 MARZO 2005  
   
  Bologna, 12 luglio 2004 - In mostra circa 200 opere provenienti da istituzioni nazionali ed internazionali. Esposte accanto a sette disegni anatomici di Leonardo da Vinci, diversi dipinti a soggetto anatomico di scuola rembrandtiana,il codice di Andrea Vesalio, la “Storia Naturale” di Ulisse Aldrovandi illustrata da Pirro Ligorio, Bartolomeo Passerotti e Agostino Carracci, le plastiche in cera di Ercole Lelli, Giovanni Manzolini e Anna Moranti. In occasione delle celebrazioni del Iv centenario della morte di Ulisse Aldrovandi, l’Ateneo bolognese allestisce nei locali del Museo di Palazzo Poggi una mostra sulla storia dell’anatomia e sui collegamenti tra studi anatomici e arte. Un viaggio alla scoperta di come la studio dell’anatomia ha avuto sempre necessità del disegno e di come Leonardo Da Vinci con i suoi studi anatomici ha dato il via ad un nuovo modo di concepire la rappresentazione del corpo umano. Leonardo è uno dei primi artisti a sezionare cadaveri per rappresentarli. Applica alla rappresentazione del corpo sistemi di visione in trasparenza già utilizzati per disegnare le macchine. Il fine è quello della rappresentazione “naturale” del corpo. Scrive nel “Trattato della Pittura”: “male farà li muscoli delle figure nelli movimenti e azioni di tali figure chi sa non quali sieno li muscoli che son causa dei loro movimenti”. Per Leonardo il pittore doveva essere anche anatomista. Scrive Paolo Giovio nel 1528, a proposito di Leonardo e dei suoi allievi: “In aggiunta voleva che i suoi allievi sezionassero i cadaveri umani per osservare attentamente le attacature e le articolazioni dei muscoli e delle ossa e la funzione dei tendini”. Ma è nell’Ateneo bolognese, nei primi decenni del Xiv secolo, che lo studioso Mondino de’ Liuzzi avvia lo studio dell’anatomia mediante la dissezione. Tradizione proseguita a Bologna fino al Cinquecento. In questo periodo diversi trattatisti si occupano di anatomia, Alessandro Achillini, Allessandro Benedetti, Gabriele Zerbi, Niccolò Massa, fino ad arrivare all’opera di Vesalio, professore dello Studio a Padova ed attivo a Bologna. In questi trattati il disegno entra a pieno titolo nell’ambito della produzione del sapere scientifico per esigenze didattiche. Nel frattempo l’anatomia diventa sempre più specialistica e si articola in molteplici branche e sottodiscipline. Da queste concezioni fino al secolo Xviii, la scienza abbandona progressivamente il concetto di rappresentazione del corpo come riflesso di una concezione filosofica e religiosa ideale per affermare il primato galileiano dell’osservazione. Il vedere diventa strumento di conoscenza come si vede nelle rappresentazioni illustrate dai codici di Ulisse Aldrovandi, nell’istituzione delle lezioni d’anatomia pubblica nei teatri anatomici, nella ricerca scientifica sull’anatomia del medico bolognese Marcello Malpighi e dai lavori dell’Istituto delle Scienze bolognese (1711). L’istituto di Scienze, che aveva sede proprio in Palazzo Poggi, teorizza la complementarietà tra artisti e scienziati. Pittori e scultori dell’Accademia delle Belle Arti, come Ercole Lelli, Giovanni Manzolini e Anna Moranti frequentano l’istituto scientifico e realizzano i loro lavori guidati da medici e anatomisti. Francesco Algarotti, allievo dell’Accademia di Scienze scrive nel 1762 “se non ha il pittore i principi della Notomia, ben radicati in mente … non potrà se non travisare la realtà”. A più di 200 anni di distanza, sembrano ancora parole di Leonardo. Oltre alle opere esposte a Palazzo Poggi, la mostra si estende all’esterno con alcuni percorsi nella città: il Teatro Anatomico dell’Archiginnasio e la Scuola di Disegno Anatomico degli Istituti Ortopedici Rizzoli. Il comitato scientifico è presieduto da Carlo Pedretti, Direttore dell’Hammer Center for Leonardo Studies - Università della California, Los Angeles Comitato Scientifico : Biancastella Antonino, Biblioteca Universitaria di Bologna; Jadranka Bentini, Soprintendenza Beni Storico Artisti e Demoantropologici di Bologna; Alfredo Cioni, Istituti Ortopedici Rizzoli; Vera Fortunati, Università di Bologna; Paolo Galluzzi, Università di Firenze; Giuseppe Olmi, Università di Bologna; Giovanni Mazzotti, Università di Bologna; Norbert Middelkoop, Amsterdams’ Historisch Museum; Jane Roberts, Royal Library, Windsor; Alessandro Ruggeri, Università di Bologna; Walter Tega, Università di Bologna; Diego Zancani, Balliol college, Oxford. Museo Di Palazzo - Poggi Università Di Bologna Via Zamboni, 33 – Bologna (Italia) Tel. 0512099900 – Fax 051209402 email: mostre.Palazzopoggi@email.it  
     
  <<BACK