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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Luglio 2004
 
   
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  LA COMMISSIONE EUROPEA E PHILIP MORRIS INTERNATIONAL FIRMANO UN ACCORDO DELLA DURATA DI 12 ANNI PER COMBATTERE IL CONTRABBANDO E LA CONTRAFFAZIONE DI SIGARETTE  
   
  Bruxelles, 12 luglio 2004 - La Commissione europea, dieci Stati membri dell’Unione europea e Philip Morris International (Pmi) hanno annunciato il 9 luglio la conclusione di un accordo pluriennale che prevede un sistema efficiente per combattere in futuro il contrabbando e la contraffazione di sigarette e che pone fine a tutte le controversie tra le parti in questo campo. Con questo accordo, Philip Morris International si impegna a collaborare con la Commissione europea, con il suo ufficio per la lotta antifrode (l’Olaf); e con le autorità responsabili dell’applicazione della legge, per contribuire alla lotta contro il contrabbando e contro il problema sempre più diffuso della contraffazione di sigarette. L’accordo contempla ingenti pagamenti da parte di Philip Morris International, i quali potrebbero ammontare all’incirca a 1,25 miliardi di dollari su un periodo di dodici anni. “Mi rallegro per la conclusione delle trattative su questo accordo importante che protegge gli interessi finanziari dell’Ue" ha dichiarato il Presidente della Commissione Romano Prodi. “Questo accordo rappresenta un grande passo avanti nella lotta al contrabbando ed alla contraffazione di sigarette,” ha dichiarato Michaele Schreyer, commissario responsabile del bilancio e della lotta antifrode. “Riteniamo che esso aumenterà la capacità della Commissione europea e degli Stati membri di combattere il commercio illegale di sigarette, che determina ogni anno la perdita di ingenti introiti fiscali e doganali. I prodotti di contrabbando e quelli contraffatti danneggiano tutti: i governi, i consumatori e le imprese operanti legalmente”, ha aggiunto. La lotta contro la contraffazione La Commissione e gli Stati membri dell’Ue ritengono che la lotta alla contraffazione e al contrabbando debba essere rafforzata e debba costituire una delle principali priorità per diverse ragioni. Una di queste è il fatto che, a causa della contraffazione di sigarette, la Comunità europea e gli Stati membri perdono attualmente centinaia di milioni di euro in termini di mancato pagamento di imposte. Inoltre, la contraffazione ed altre forme di contrabbando danno vita ad una catena di approvvigionamento parallela, che invade e mette in pericolo i canali di distribuzione legali e rappresenta una forma di concorrenza sleale per i prodotti autentici distribuiti attraverso canali legali. Se negli ultimi anni, l’incidenza del contrabbando di sigarette della Philip Morris si è notevolmente ridotta, nel corso dello stesso periodo la contraffazione di sigarette è diventata una minaccia sempre più grave per la Comunità europea e gli Stati membri. La Commissione ha pertanto annunciato la sua intenzione di rafforzare le misure esistenti in materia di lotta al commercio illegale di sigarette attraverso le azioni seguenti: maggiore determinazione nella conduzione di indagini sulla contraffazione delle sigarette, in stretta collaborazione con gli Stati membri e con le autorità responsabili dell’applicazione della legge nelle regioni più a rischio del mondo intero; interventi mirati, volti a mettere fine alla produzione di sigarette contraffatte, per impedirne l’introduzione nella Comunità europea; e registrazione e proseguimento dei sequestri di sigarette contraffatte nella Comunità europea al fine di identificare le fonti di tali prodotti e di raccogliere altre informazioni pertinenti. La lotta contro il contrabbando e il riciclaggio di denaro: conoscenza dei clienti, tracciabilità e rintracciabilità L’accordo presuppone l’impegno di tutte le parti e introduce procedure nuove e innovative per impedire che i prodotti di Philip Morris International vengano immessi nei canali del contrabbando in Europa e nel mondo intero. L’accordo odierno riflette una realtà di fatto: un accordo mediante il quale i principali produttori, come Philip Morris International, e i responsabili dell’applicazione della legge in Europa mettono in comune le loro risorse e coordinano maggiormente le loro azioni può contribuire notevolmente al successo della lotta contro il contrabbando e la contraffazione di sigarette. Oltre alla politica di conformità alle disposizioni fiscali già messa in atto da Philip Morris International, l’accordo contiene disposizioni rigorose, approvate da tutte le parti, che introducono un meccanismo per la prevenzione a lungo termine del contrabbando su vasta scala di sigarette Philip Morris autentiche nel mercato europeo. L’accordo impone a Philip Morris International di avvalersi del processo di controllo di cui è già dotata per selezionare e controllare i clienti, per migliorare la sua capacità in materia di tracciabilità e rintracciabilità di determinati imballaggi e per offrire maggiore sostegno alle autorità europee responsabili dell’applicazione della legge nella loro lotta contro il commercio illegale di sigarette. Ai termini dell’accordo, Philip Morris International acconsente a continuare a limitare i suoi volumi di vendita affinché restino in linea con la domanda del mercato. L’accordo incorpora inoltre le attuali politiche di Philip Morris International in materia di lotta al riciclaggio di denaro, integrandole in un quadro contrattuale globale. L’introduzione di sigarette di contrabbando nel territorio comunitario ha sempre rappresentato uno dei principali problemi per la Comunità europea, che ha quindi adottato misure energiche per combattere questo fenomeno. Grazie a queste misure negli ultimi anni si è registrata una riduzione dei quantitativi di sigarette di contrabbando immesse nel territorio dell’Ue. La Commissione europea ha constatato che accordi costruttivi, quale quello concluso con Philip Morris International, costituiscono uno strumento utile per risolvere questi problemi. L’iniziativa prevede procedure di ampia portata in materia di tracciabilità e rintracciabilità del prodotto, che permetteranno alle autorità responsabili dell’applicazione della legge di identificare più agevolmente il punto in cui i prodotti autentici vengono deviati dai canali di vendita autorizzati. Conformemente all’accordo, Philip Morris International indicherà su determinati imballaggi informazioni sul mercato previsto per la vendita al dettaglio, apporrà sulle stecche di sigarette etichette con codici a barre leggibili tramite lettore ottico e darà attuazione ad altre procedure utili per tracciare e localizzare i suoi prodotti. Questi obblighi, che rappresentano la prima grande iniziativa congiunta in materia di tracciabilità, sono conformi alle disposizioni della lotta contro il contrabbando della Convenzione quadro dell’Oms sul controllo del tabacco. I pagamenti previsti dall’accordo La Comunità europea e dieci Stati membri percepiranno ingenti somme per un certo numero di anni. L’importo dei pagamenti che Philip Morris International dovrà effettuare ai sensi dell’accordo varierà in funzione di una serie di fattori e potrebbe ammontare complessivamente a circa 1,25 miliardi di dollari. In base all’accordo, Philip Morris International ha inoltre acconsentito ad effettuare ulteriori pagamenti qualora, in futuro, vengano sequestrati nella Comunità europea quantitativi di suoi prodotti autentici superiori a quelli fissati. Tali pagamenti saranno effettuati indipendentemente da eventuali colpe o infrazioni di Philip Morris International. Se altri Stati membri, compresi i nuovi Stati membri, sottoscriveranno l’accordo, saranno anch’essi autorizzati a beneficiare di tali pagamenti. Fine delle controversie passate Accanto a queste disposizioni che guardano al futuro, l’accordo prevede anche la composizione di tutte le controversie passate relative al contrabbando di sigarette. In particolare, l’accordo mette inoltre fine a tutte le azioni legali che oppongono la Comunità europea e i dieci Stati membri a Philip Morris International in materia di contrabbando di sigarette. L’accordo mette inoltre fine alla causa intentata da Philip Morris International contro la Commissione europea, attualmente pendente in appello davanti alla Corte di giustizia europea. La Commissione resta disponibile a condurre discussioni con i produttori che siano disposti ad impegnare le risorse necessarie per rendere più efficace la lotta contro il commercio illegale dei loro prodotti e le attività criminali ad esso associate, come il riciclaggio di denaro. Spetta anche ai produttori lottare contro il commercio illegale dei loro prodotti. Questo accordo dovrebbe pertanto servire da modello per altre imprese produttrici di sigarette.  
     
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