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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Luglio 2004
 
   
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  “FORTIS BUSINESS BAROMETER” CRESCE L’OTTIMISMO TRA LE AZIENDE EUROPEE IL 61% DELLE IMPRESE ITALIANE SI ATTENDE UN MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE LA RECESSIONE ECONOMICA CAUSA TIMORI RIGUARDO ALL’ALLARGAMENTO DELLA UE  
   
  Milano, 14 luglio 2004 - Per i prossimi dodici mesi, le aziende europee prevedono un miglioramento del clima economico. Le più ottimiste sono le imprese polacche, l’87% delle quali si aspetta che in questo periodo il clima economico ‘migliori’ o ‘migliori notevolmente’. Anche in Italia il trend si mantiene positivo (61%); a fronte di una media europea del 51%. È il risultato di Fortis Bank Business Barometer, inchiesta sul clima economico condotta annualmente in Europa tra le aziende clienti di dimensioni medio-grandi. Il numero di intervistati nella seconda indagine annuale è passato da 250 a circa 1.500 – tra cui 82 imprese italiane – e il numero di paesi da cinque a dieci: Olanda, Belgio, Lussemburgo, Germania, Francia, Regno Unito, Polonia, Italia, Spagna e Portogallo. In linea generale, l’attuale clima economico si presenta stabile rispetto a tre mesi fa (60%); ma è nettamente migliorato rispetto alla metà del 2003 (51%). Le aziende polacche sono quelle che dimostrano maggior ottimismo: ritengono, nell’87% dei casi, che l’attuale clima economico sia migliore o notevolmente migliore rispetto a dodici mesi fa e la stessa percentuale prevede un ulteriore miglioramento nei prossimi dodici mesi. Anche se più caute rispetto alle polacche, il 57% delle imprese italiane si aspetta un comunque miglioramento delle condizioni economiche nel nostro paese, percentuale che sale a 61% se si aggiunge il 4% di quelle convinte che il miglioramento sarà molto forte. Il 19%, invece, ritiene che nei prossimi 12 mesi la situazione rimarrà stabile, percentuale che arriva a 56% in un orizzonte a tre mesi. Le aziende che fanno previsioni pessimistiche sull’andamento dell’economia nel prossimo anno sono il 21%delle intervistate, anche se nessuna è convinta che il peggioramento sarà consistente. Le aziende portoghesi sono meno positive: il 50% pensa che l’attuale andamento economico si sia deteriorato rispetto a un anno fa e il 26% prevede che continui a indebolirsi nei prossimi tre mesi. Il Portogallo è tradizionalmente il paese della Ue più dipendente dai sussidi. Il timore di perdere questo sostegno in futuro potrebbe essere la causa dello scoraggiamento dei Portoghesi. “Nel complesso la tendenza è positiva - commenta Freddy Van den Spiegel, chief economist a di Fortis Bank -L’europa sta emergendo da un periodo di instabilità economica caratterizzato da scarsa fiducia da parte delle aziende, ma l’ottimismo sembra essere tornato. Le imprese dei paesi meno colpiti dalla crisi economica hanno chiaramente grandi speranze per l’allargamento della Ue, mentre quelle dei paesi maggiormente penalizzati sono piuttosto pessimiste. I Ceo si trovano a far fronte alla progressiva globalizzazione dell’economia e alle conseguenze di questo fenomeno sulla legislazione e sui regolamenti, nonché sulle loro società. Assumono quindi un’importanza crescente soluzioni finanziarie oltre frontiera.” L’allargamento della Ue I nuovi stati membri guardano all’allargamento dell’Unione Europea con grande ottimismo. La Polonia, per esempio, si aspetta un risultato positivo o molto positivo nell’arco di cinque anni (93%). D’altro canto gli stati membri più vecchi, come la Germania, vedono nella Grande Europa una causa di preoccupazione. Essendo stati colpiti pesantemente dalla precedente recessione economica, i Ceo tedeschi temono molto lo spostamento della produzione nei nuovi stati membri: il 26% di loro prevede che l’allargamento della Ue abbia un effetto negativo o molto negativo sulle loro società, rispetto alla media dell’11%. Le aziende lussemburghesi nutrono grandi speranze per l’allargamento della Ue: l’82% prevede un effetto positivo nell’arco di cinque anni. Questo entusiasmo potrebbe essere dovuto al fatto che il Lussemburgo, paese di banche e assicurazioni, prevede un boom del suo mercato di vendita in seguito grazie all’ingresso dei nuovi paesi. La maggior parte delle aziende europee (60%) si aspetta di poter sfruttare i benefici della Grande Europa soltanto a medio termine, ossia tra cinque anni. Nel lungo periodo, grazie all’innalzamento del tenore di vita, i nuovi stati membri diventeranno un mercato attraente per le ‘vecchie’ economie. Euro Il rafforzamento del tasso di cambio dell’euro è fonte di preoccupazione per i Ceo italiani (44%) e portoghesi (47%). Le maggiori ansie si rilevano tra le aziende polacche: il 53% prevede che l’aumento abbia un effetto molto negativo sulle loro attività, a fronte di una media del 31%. Il quaranta percento delle aziende europee non prevede invece che l’euro forte si ripercuota sulla loro attività. Le più ottimiste sono le società spagnole che si aspettano, nel 42% dei casi, un effetto positivo o molto positivo, rispetto alla media del 30%. Nei prossimi tre mesi, la maggioranza delle imprese europee (53%) manterrà l’attuale livello di spese in conto capitale, ma il 49% le aumenterà nei prossimi dodici mesi. Anche in questo caso, sono le aziende polacche a dar segno di maggior ottimismo: l’85% prevede che, nel giro di un anno, la spesa aumenti notevolmente. E le più pessimiste sono sempre le aziende portoghesi: il 35% di queste prevede di assistere a un calo della spesa nei prossimi tre mesi, rispetto alla media del 20%. Sulla base della situazione economica favorevole e della fiducia in una ripresa dell’economia internazionale, il 44% delle aziende europee prevede che gli utili per l’attuale esercizio finanziario registrino un aumento del 10% (o superiore) rispetto all’esercizio precedente. Le aziende portoghesi e lussemburghesi vedono un futuro meno roseo: il 47 e 26%, rispettivamente, prevede un calo degli utili uguale o superiore al 10%, rispetto alla media dell’8%. Il Fortis Business Barometer ha rilevato il clima economico tra le società medio-grandi nello scorso giugno, durante la giornata annuale dedicata ai clienti di Fortis Bank che si è svolta presso 100 Business Centre in tutta Europa.
Fortis Business Barometer 2004 Italy (82 responses)
1. Current economic climate How do you view the current economic climate in your country?
Much worse Worse The same Better Much better
Compared to 3 months ago 1 (1%) 12 (15%) 52 (63%) 16 (20%) 1 (1%)
Compared to 12 months ago 4 (5%) 22 (27%) 17 (21%) 36 (44%) 3 (4%)
2. Future economic climate How do you expect the economic climate to develop in your country?
Very adversely Adversely The same Better Much better
Over the next 3 months 3 (4%) 10 (12%) 45 (56%) 23 (28%) 0 (0%)
Over the next 12 months 0 (0%) 17 (21%) 15 (19%) 46 (57%) 3 (4%)
3. Capital Investment What do you think your company’s capital investments will be, compared to the last 12 months?
Much less Less The same More Much more
Over the next 3 months 0 (0%) 10 (12%) 51 (62%) 20 (24%) 1 (1%)
Over the next 12 months 1 (1%) 9 (11%) 24 (30%) 41 (51%) 6 (7%)
4. The Euro How do you estimate the effect the stronger Euro is having on your activities?
very negative Negative None positive very positive
2 (2%) 35 (42%) 23 (28%) 22 (27%) 1 (1%)
5. Europe What will be the effect of the expansion of the European Community in 2004 on your company?
Very Negative Negative none positive very positive
Short term (2 years) 0 (0%) 4 5%) 30 ((37%) 45 (56%) 2 (2%)
Long term (5 years) 0 (0%) 3 (4%) 15 (19%) 47 (59%) 15 (19%)
6. Profits What are your expected profits for the next 12 months, compared to the last 12 months?
> 25% decrease 25% - 10% decrease –/+ 10% 10 - 25% increase > 25% increase
1 (1%) 6 (8%) 37 (47%) 32 (41%) 3 (4%)
7. International business environment How do you estimate the importance of a single cross-border corporate banker for your business in an international environment ?
Not important Less important Important Very important Vital
1 (1%) 1 (1%) 46 (58%) 31 (39%) 1 (1%)
 
     
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