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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Aprile 2005
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LA COMMISSIONE EUROPEA SPIEGA IL SUO QUADRO ETICO PER LA RICERCA |
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Bruxelles, 13 aprile 2005 - Quando il 6 aprile la Commissione ha pubblicato le sue proposte per il Settimo programma quadro (7Pq), molti osservatori erano curiosi di sapere in quale modo avrebbe affrontato le questioni etiche, ad esempio se finanziare o meno la ricerca sulle cellule staminali di embrione. In risposta a ciò, la Commissione ha pubblicato un documento Memo in cui illustra la proposta di approccio alle questioni etiche nell'ambito del 7Pq e chiarisce la situazione per quanto riguarda la ricerca sulle cellule staminali di embrione nel quadro del programma attuale. Secondo la Commissione, vi sono due punti nelle proposte relative al 7Pq che sintetizzano il suo approccio alle questioni etiche. Innanzi tutto: "Le attività di ricerca finanziate dal presente programma quadro dovranno rispettare i principi etici, compresi quelli sanciti nella Carta europea dei diritti fondamentali. Si tiene e si terrà conto dei pareri del gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie (Gee)". In secondo luogo, nelle proposte si legge che: "Tutte le attività di ricerca condotte nell'ambito del Settimo programma quadro devono essere svolte in conformità di principi etici fondamentali". Quale esempio di applicazione pratica di un approccio di questo genere, la Commissione si è soffermata sul trattamento da essa riservato alla ricerca sulle cellule staminali di embrione nel quadro del programma attuale. L'unione europea vieta tassativamente e in ogni caso il finanziamento di ricerche finalizzate alla clonazione umana a scopo riproduttivo, la clonazione degli embrioni ai fini di ricerca (clonazione terapeutica), o la ricerca volta ad alterare il patrimonio genetico umano. L'unione europea non concede inoltre finanziamenti a progetti in uno Stato membro in cui siano vietate le attività di ricerca oggetto del finanziamento stesso. La Commissione non accorda inoltre il finanziamento a progetti che comportano il prelievo diretto di cellule staminali da embrioni, un intervento che implicherebbe la distruzione di un embrione soprannumerario ai fini della ricerca comunitaria. Da nessun elemento del 6Pq emerge una richiesta diretta di progetti che comportino un qualsiasi genere di ricerca sulle cellule staminali, fa notare la Commissione. Nel momento in cui pervengono proposte di ricercatori che desiderano utilizzare le cellule staminali, la priorità va sempre ai progetti che comportano l'impiego di cellule staminali ottenute da organismi adulti, caso in cui, sottolinea lEsecutivo, non sussiste alcun problema di carattere etico. Il risultato finora raggiunto nell'ambito del 6Pq è che dei 25 progetti che prevedono la ricerca sulle cellule staminali e che sono candidati alla selezione per il finanziamento comunitario, solo due presentano una componente sulle cellule staminali di embrione, e insieme rappresentano lo 0,002 per cento del bilancio complessivo del 6Pq.
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