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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Aprile 2005
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MISURA E DISMISURA GIOVANI SCULTORI A CONFRONTO A CURA DI CLAUDIO CERRITELLI |
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Milano, 13 aprile 2005 - La rassegna nasce dall’obiettivo di documentare la ricerca delle nuove generazioni di giovani artisti italiani impegnati sul fronte della scultura e delle invenzioni plastiche legate alla contaminazione dei materiali, dal metallo al legno, dal vetro alla pietra, dal perspex alle nuove resine plastiche. Oscar Accorsi usa moduli metallici incastrati con altri materiali, tralicci sospesi dell’immaginazione spaziale, strutture che partono da un grado minimo di tensione per acquisire nuove energie nell’intensità dell’atmosfera totale. Valerio Anceschi esplora l’energia potenziale del ferro attraverso slanci e interrelazioni tra il peso della materia e il suo orientamento nello spazio, fuggente, variabile, sottomesso a molteplici angolazioni. Con la mente immersa nelle fusioni della plastica Enrico Badellino restituisce alla materia la possibilità di essere tramite irriducibile del corpo-mente della visione, sospesa nelle trasparenze della luce, sublimata nelle sue fluide stratificazioni. La scultura di Giuliana Bellini si muove sul filo di emozioni che nascono nello spazio della natura e in questo spazio ricreano le energie dell’origine e le risonanze biologiche della psiche e dei suoi dinamismi, tramiti di profondi percorsi interiori. Intrecciando le esperienze individuali in un processo di osmosi creativa, Enzo Capozza e Maria Rita Fedeli perseguono un’idea di scultura come progetto cosmogonico, attivazione di energie legate a forme simboliche e a materiali tangibili che si interpongono tra orizzonte terrestre e universo astrale. I segni plastici di Chiara Colombo abitano l’ambiente affermando l’incertezza e la precarietà delle forme visibili, la fragilità del reale come punto di forza dell’immaginazione, sguardo instabile capace di resistere a lungo nella mente. Le strategie tattili che Makio Manzoni attiva nei confronti della materia sono strumenti di trasformazione dello spazio, percorsi che giocano tra illusione ottica e ricerca del vero, tra fascino della finzione e consapevolezza dello spaesamento. Strutture filiformi in cui sta nascosto il respiro del cosmo sono quelle che Daniele Nitti costruisce come reticoli di ferro in cui stanno sospesi segni di un’archeologia interiore, forme primarie imprigionate nella gabbia misteriosa dello spazio. Eseguite con il filo di ferro che avvolge le figure e si lascia avvolgere dallo spazio, le sculture di Fabrizio Pozzoli sono un elogio ininterrotto del corpo umano attraverso la messa in scena di molteplici positure anatomiche. Ogni opera di Marco Scifo trae spunto dal luogo in cui è collocata, vive di relazioni tra materiali diversi, è una macchina che aggrega differenti componenti strutturali e le destabilizza, al confine di ogni conoscenza possibile. Le forme bidimensionali di Paolo Tatavitto escono allo scoperto in tutta la loro aspirazione a farsi terza dimensione, volume primario, costruzione solida sospesa tra geometria e metafisica, sguardo razionale e invenzione simbolica. Opere di Oscar Accorsi, Valerio Anceschi, Enrico Badellino, Giuliana Bellini, Enzo Capozza&m.rita Fedeli, Chiara Colombo, Makio Manzoni, Daniele Nitti, Fabrizio Pozzoli, Marco Scifo, Paolo Tatavitto Inaugurazione 27 aprile 2005 ore 18 – 22. La mostra rimarrà aperta fino al 27 maggio 2005 dal lunedì al venerdì ore 16.00 - 19.00 (o su appuntamento) Starter onlus associazione culturale, via Maroncelli 15/2, Milano. Tel/fax 026570081
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