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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Aprile 2005
 
   
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  UNA RECENTE RELAZIONE INDIVIDUA LE DIECI PIÙ IMPORTANTI NANOTECNOLOGIE PER I PAESI IN VIA DI SVILUPPO  
   
  Bruxelles, 14 aprile 2005 - Un gruppo di specialisti di primo piano in etica medica - il Canadian program on genomics and global health, Cpggh (Programma canadese su genomica e salute mondiale) - ha recentemente pubblicato una relazione in cui vengono elencate nell'ordine le dieci applicazioni di nanotecnologie emergenti con il maggiore potenziale per il miglioramento della vita degli abitanti nei paesi in via di sviluppo. Gli autori dello studio hanno chiesto a un gruppo di 63 esperti quali applicazioni ritengono più promettenti per la promozione, nei prossimi dieci anni, dei paesi in via di sviluppo in determinati settori chiave, quali acqua, agricoltura, nutrizione, sanità, energia e ambiente. Quasi all'unanimità gli intervistati hanno indicato, oltre alla creazione di combustibili alternativi, la produzione, la conversione e lo stoccaggio dell'energia come il settore in cui, con ogni probabilità, le nanotecnologie favoriranno maggiormente i paesi più poveri. Materiali nanostrutturati vengono utilizzati per creare una nuova generazione di celle solari, celle a combustibile a idrogeno e nuovi sistemi di stoccaggio capaci di fornire energia pulita al posto dei combustibili fossili. "Sviluppo economico e consumo di energia sono indissolubilmente legati", spiega Peter Singer, membro e condirettore del Cpggh. "Se le nanotecnologie potranno aiutare i paesi in via di sviluppo nel cammino verso l'autosufficienza energetica, contribuiranno in pari misura a rendere accessibili i benefici della crescita economica". Al secondo posto dell'elenco si trova il miglioramento della produttività agricola, campo in cui le nanotecnologie vengono usate per aiutare ad accrescere la fertilità del suolo e la resa dei raccolti, combattendo così la malnutrizione, responsabile nei paesi in via di sviluppo di oltre la metà dei casi di mortalità infantile sotto i cinque anni d'età. Applicazioni specifiche comprendono tecnologie per un rilascio lento ed efficace dei fertilizzanti per le colture, e nanosensori per monitorare lo stato di salute degli animali da allevamento. Al terzo posto gli esperti mettono le tecnologie di trattamento delle acque. "Un sesto della popolazione mondiale non ha accesso a fonti idriche sicure", spiega il capogruppo Fabio Salamanca-buentello. I ricercatori stanno mettendo a punto sistemi portatili e poco costosi basati su nanomembrane e nanoargille che riescono a depurare, disinfettare e desalinizzare l'acqua più efficacemente dei filtri convenzionali. Nell'elenco figura poi, al quarto al posto, la diagnosi delle malattie. Lo studio guarda al giorno in cui gli operatori sanitari in località sperdute dei paesi in via di sviluppo possano, da una semplice goccia di sangue posta su un dischetto di plastica grande come una moneta (il cosiddetto laboratorio su un chip), ottenere nel giro di pochi minuti i risultati di un'analisi del sangue completa, nonché di malattie infettive come la malaria e l'Hiv/aids, e persino del cancro. Seguono nell'ordine i sistemi di somministrazione dei farmaci, l'immagazzinaggio e la trasformazione dei prodotti alimentari, le misure contro l'inquinamento atmosferico, le costruzioni, la prevenzione sanitaria, l'identificazione e la lotta contro parassiti e agenti portatori. Secondo il dottor Singer, "La maggior parte dei progressi tecnologici possono ampliare il divario fra paesi ricchi e paesi poveri, ma il controllo delle nanotecnologie rappresenta una possibilità di colmare tale divario. [ ] Le nanotecnologie costituiscono un settore relativamente recente in grado di fornire a breve termine soluzioni radicali e relativamente poco costose a problemi critici per lo sviluppo". Aggiunge Abdallah Daar, anch'egli condirettore del programma: "Gli Stati membri della comunità internazionale ricchi di risorse hanno tutto l'interesse, oltre che l'obbligo morale, di sostenere lo sviluppo e l'utilizzo da parte dei paesi meno industrializzati di queste dieci nanotecnologie prioritarie per poter affrontare le principali sfide dello sviluppo". Allo scopo di favorire tale processo, il Cpggh propone di lanciare un'iniziativa chiamata "Addressing global challenges using nanotechnology" ("Affrontare le sfide globali grazie alle nanotecnologie"), che si porrebbe come obiettivo progresso scientifico e tecnologico nei paesi in via di sviluppo, a cominciare da questo primo elenco. "I risultati da noi raggiunti possono essere di aiuto anche ai paesi in via di sviluppo per cercare di focalizzare meglio le loro crescenti iniziative nelle nanotecnologie. Lo scopo deve essere l'uso responsabile delle nanotecnolgie per creare benefici reali per i cinque miliardi di abitanti dei paesi in via di sviluppo", conclude il dottor Daar. Per scaricare una copia della relazione consultare il sito: http://www.Utoronto.ca/jcb/home/documents/plos_nanotech.pdf  
     
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