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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Aprile 2005
 
   
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  IL COMMISSARIO INSERISCE LA RICERCA FRA LE SEI PRIORITÀ FISSATE PER LA POLITICA ENERGETICA  
   
  Bruxelles, 18 aprile 2005 - Il Commissario responsabile dell'Energia Andris Piebalgs ha presentato le sei priorità in campo energetico, che implicano un legame più stretto fra politica energetica e politiche in materia di ambiente e di ricerca. Riferendosi agli obiettivi di Lisbona e di Kyoto, che consistono rispettivamente nel fare dell'Europa l'economia più competitiva al mondo e nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra, Andris Piebalgs ha affermato: "La soluzione per combinare i due obiettivi, ovvero trasformare in vantaggio competitivo gli impegni europei in materia di ambiente, sta nello sviluppo e nell'introduzione di nuove tecnologie". A meno che l'Europa non si impegni seriamente in questo senso, il continente rischia di avere la leadership mondiale in termini di responsabilità ambientale, ma di non trarne alcun profitto senza lo sviluppo di nuove tecnologie che avranno un grande potenziale commerciale nei prossimi decenni, ha aggiunto il Commissario. Anche il collega di Andris Piebalgs, il Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik, ha riconosciuto l'importanza dello sviluppo di nuove tecnologie energetiche. Le proposte per il prossimo programma quadro di ricerca, il 7Pq, indicano sette priorità di ricerca in questo settore: tecnologie di cattura e stoccaggio di Co2 per una produzione di energia elettrica a emissioni zero; tecnologie pulite del carbone; celle a idrogeno e celle a combustibile; energia rinnovabile; reti energetiche intelligenti; efficienza e risparmio energetico; conoscenza necessaria per una politica in materia di energia. Alcune tecnologie, in particolare quelle relative al carbone pulito e alla cattura e stoccaggio di Co2, non soltanto sono essenziali affinché l'Ue adempia agli obblighi del protocollo di Kyoto, ma costituiscono anche un elemento chiave per incoraggiare un cambiamento delle pratiche in altre parti del mondo. "In fin dei conti, la nostra capacità di convincere i paesi in via di sviluppo ad affrontare i cambiamenti climatici dipenderà dalla nostra capacità di dimostrare che le tecnologie per il controllo delle emissioni esistono e possono essere sviluppate senza frenare eccessivamente la crescita", ha aggiunto il Commissario Piebalgs. Intervenendo ad una conferenza sulla cattura e lo stoccaggio di Co2, il Commissario ha dedicato parte della sua presentazione alla descrizione delle priorità della Commissione in questo ambito, e ha affermato che uno degli obiettivi comunitari deve essere lo sviluppo di tecnologie economicamente praticabili. Ha inoltre dichiarato che l'obiettivo di costo dovrebbe consistere nel ridurre i costi specifici di sequestrazione a un importo inferiore ai 20 euro per tonnellata di Co2, perseguendo tre strategie tecnologiche promettenti: la separazione di Co2 prima, dopo e durante il processo di combustione. Per contro, nell'ambito del piano programmatico di ricerca della Commissione, le opzioni per lo stoccaggio di Co2 sono state ridotte a stoccaggi geologici in formazioni sotterranee profonde, quali pozzi esauriti di petrolio e di gas, falde acquifere saline e giacimenti di carbone non estraibile. "I giacimenti di petrolio e di gas in particolare si sono dimostrati idonei per milioni di anni come luoghi di stoccaggio sicuri, e beneficeranno dell'apporto di Co2 per migliorare il recupero degli idrocarburi. Il concetto di "rafforzamento del recupero di petrolio e di gas" potrebbe rivelarsi un sistema promettente per prolungare la durata di vita dei pozzi di idrocarburi nel Mare del Nord", ha concluso il Commissario.  
     
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