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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Aprile 2005
 
   
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  STABILE LA DOMANDA DI MUTUI IN ITALIA IN UNO STUDIO CRIF, L'ANALISI DELLE RICHIESTE DI MUTUI DA PARTE DEGLI ITALIANI NEL PRIMO TRIMESTRE 2005 E IL TREND PER I PROSSIMI MESI  
   
  Bologna, 18 aprile 2005 - Tra il quarto trimestre del 2004 e il primo trimestre del 2005 si è registrata una stabilizzazione delle richieste di mutui, a fronte della forte spinta osservata tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004. Nonostante ciò, rispetto al 2004, nei primi tre mesi dell'anno in corso la domanda è cresciuta ancora, anche se ad un tasso del 4% contro il 35% record registrato tra il primo trimestre 2003 e il primo trimestre 2004. Sulla base di questi dati, si prevede una piccola ripresa delle richieste nel secondo trimestre 2005, anche se complessivamente nella prima parte dell'anno la crescita della domanda di mutui non dovrebbe superare il 10%. Questo è quanto emerge da uno studio realizzato da Crif sulla domanda di mutui ipotecari delle famiglie, elaborata a partire dall'analisi delle pratiche presenti in Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif, che raccoglie i dati sulle richieste di finanziamento e i mutui erogati dalle principali banche e società finanziarie italiane. Le richieste di mutuo registrate in Eurisc avvengono ad uno stadio avviato di impegno banca/cliente (non sono "contatti" via internet o preventivi) e quindi rappresentano un robusto indicatore sui trend futuri di un mercato in continua evoluzione e sulle preferenze degli italiani che si accingono all'acquisto dell'abitazione. Più nel dettaglio, dopo la contrazione di ottobre 2004, in cui la domanda di mutui è cresciuta di un modesto 2% rispetto allo stesso periodo 2003, negli ultimi due mesi del 2004 si è riscontrata una netta ripresa della voglia di casa dei consumatori italiani (+28% e +27% rispetto a novembre e dicembre 2003). L'inizio del 2005 è stato viceversa contraddistinto da un lieve rallentamento, soprattutto a febbraio, con un numero di richieste solo leggermente superiore a quello dell'anno precedente. Considerando che il primo trimestre vede generalmente un livello di attività del mercato più moderato rispetto al successivo, ci si attende un rilancio della domanda già a partire dal prossimo mese di aprile, con un picco significativo a maggio e a giugno. Certamente potranno pesare sul futuro del mercato alcuni elementi contingenti, quali la modifica del patto di stabilità, che ha rinnovato le attese di un imminente rialzo dei tassi di interesse, e la saturazione del mercato immobiliare, testimoniata anche dal calo delle compravendite, che potrebbe modificare il rapporto qualità/prezzo aumentando l'incertezza dell'acquisto. Ma questi stessi elementi potrebbero anche fungere da catalizzatori, accelerando la corsa all'acquisto per ottenere un finanziamento a tassi ancora molto contenuti. Quindi, in conclusione, per ora e nel breve periodo la domanda di mutui degli italiani è prevedibile che rallenti ma non si fermi.  
     
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