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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Aprile 2005
 
   
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  PRICEWATERHOUSECOOPERS: LA CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI NEL SETTORE UTILITIES RISCHIA DI DIMINUIRE A CAUSA DELLA CRESCENTE INCERTEZZA LEGISLATIVA.IN AUMENTO IL PERICOLO DI BLACK OUT  
   
  Milano, 20 aprile 2005 - La regolamentazione inconsistente e la crescente incertezza legislativa sta provocando un rallentamento nella crescita degli investimenti verso il settore utilities a livello mondiale. E' il campanello d'allarme lanciato dalle società utilities che emerge dalla "Under Pressure", la settima edizione della Survey internazionale condotta da Pricewaterhousecoopers su 108 società del gas e dell'energia in 36 paesi mondiali e diffusa ieri. Infatti, nonostante le prospettive di crescita registrate dall'intero settore utilities, si registrano difficoltà nell'attrarre gli investimenti di cui il settore necessita a causa delle ambiguità legislative. Se la maggioranza degli investitori del settore crede che la deregolamentazione aiuterà gli investimenti, ben un terzo (39%) afferma che il mercato sarà penalizzato dall'inconsistente regolamentazione delle politiche energetiche ed ambientali. I nuovi progetti nel settore energetico richiederanno investimenti, entro l'anno 2030, pari a circa 12,7 triliardi di dollari necessari per la costruzione di nuove infrastrutture e l'adeguamento del mix di risorse energetiche in risposta alle necessità climatiche. Tuttavia, il settore dell'energia dimostra di avere forti incertezze sulla capacità di attrarre l'ammontare degli investimenti necessari. Quasi il 70% dei manager del settore utilities interpellati lanciano un ulteriore allarme: senza una regolamentazione certa ed elevati livelli di investimenti i blackout diventeranno più frequenti. L'incertezza nella regolamentazione penalizza anche gli investimenti nelle energie rinnovabili. Infatti, se l'attenzione per le rinnovabili è sensibilmente cresciuta e l'industria energetica sta cambiando il mix di fonti energetiche gli investitori ritengono che le rinnovabili possano creare maggiore vulnerabilità al settore. Ii 52% delle società interpellate si aspetta un ritorno al nucleare. "I cambiamenti in atto nel settore utilities sono enormi, - commenta John Mcquiston Partner Pwc Global Utilities in Italia - le società, gli investitori, i governi e i consumatori devono collaborare per individuare una strategia a lungo termine di crescita del settore. Ciò significa individuare la giusta equazione tra l'utilizzo delle energia rinnovabili e la regolamentazione ambientale che possa portare ad una crescita dei tassi d'investimento ed incoraggiare la trasparenza e la corretta comunicazione delle strategie di business." Altri elementi che emergono dalla Survey di Pwc "Under Pressure" sono: Record dell'M&a nel 2004. Le operazioni di M&a nel settore energetico hanno raggiunto il livello record nel 2004 di 123 biliardi di dollari. Il regionalismo sta rimpiazzando la globalizzazione: solo una minoranza delle società energetiche ritiene di svilupparsi al di là dei confini dal proprio continente. Ad esempio il 76% delle società energetiche americane e 1'83% di quelle europee afferma di volersi focalizzare nelle proprie aree di competenza nazionali. Il reporting ambientale sta compiendo i primi passi: il settore energetico sarà regolamentato dalla Sarbanes - Oxley e dagli International Financial Reporting Standards che apporteranno maggiore trasparenza alle procedure di reporting. Quasi i due terzi delle società intervistate affermano che intendono realizzare un reporting ambientale. Le società energetiche ritengono che i servizi ai consumatori rappresentino il fattore chiave nelle differenti strategie.  
     
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