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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Aprile 2005
 
   
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  IL CONSIGLIO EUROPEO CHIEDE UNA STRATEGIA MIRATA PER LE RISORSE UMANE NEL CAMPO DELLA RICERCA  
   
  Bruxelles, 21 aprile 2005 - Tra gli argomenti da affrontare nella riunione del Consiglio "Competitività" del 18 aprile figuravano recenti sviluppi di estrema rilevanza, quali la pubblicazione di proposte di programmi per la ricerca e l'innovazione e le discussioni con il Giappone riguardo al sito di costruzione di un reattore termonucleare, che tuttavia non sono stati al centro dell'attenzione. Il principale argomento di discussione, su iniziativa della Presidenza lussemburghese, è stata la questione delle risorse umane. "Abbiamo sottolineato la necessità di elaborare coerenti strategie integrate per le risorse umane che siano incentrate su quattro temi principali: finanziamenti a favore della formazione e dello sviluppo della carriera di ricercatore, miglioramento delle prospettive di carriera per i ricercatori, promozione della parità tra donne e uomini in campo scientifico e miglioramento delle condizioni generali per i ricercatori in Europa", ha affermato François Biltgen, ministro per la Cultura, l'istruzione superiore e la ricerca del Lussemburgo. In questo contesto, il Consiglio ha accolto con favore le raccomandazioni di marzo della Commissione relative alla creazione di una Carta europea del ricercatore e di un Codice di condotta per l'assunzione dei ricercatori e ha invitato gli Stati membri a tener conto dei principi in essi sanciti nell'elaborazione dei programmi in materia di risorse umane, mobilità e finanziamenti. Il Consiglio ha inoltre incoraggiato gli Stati membri a garantire un'adeguata conoscenza della carta e del codice di condotta a livello nazionale. Alla Commissione è stato anche affidato un compito in relazione a tali raccomandazioni, che consiste nella comunicazione periodica dei risultati dell'attuazione della carta e del codice di condotta. Altro argomento molto discusso durante la riunione è stato quello di donne e scienza. "È possibile migliorare l'eccellenza scientifica promuovendo attività di sensibilizzazione su problematiche di parità tra donne e uomini e di parità di trattamento dei due sessi; le procedure di valutazione e di selezione devono essere trasparenti e non devono comportare alcuna distinzione tra uomini e donne", si legge nelle conclusioni del Consiglio. Dopo aver riconosciuto all'unanimità l'importanza della parità tra donne e uomini nella ricerca, il Consiglio "Competitività" ha invitato gli Stati membri a fornire dati statistici disaggregati sulla presenza delle donne nel settore della ricerca nonché a formulare ambiziosi obiettivi per quanto riguarda la partecipazione delle donne in campo scientifico, soprattutto nei comparti in cui la sottorappresentanza femminile è più elevata. Gli obiettivi dovrebbero mirare in particolare a un aumento del numero di donne che occupano posti direttivi e che lavorano nell'industria. Lo scopo finale dovrebbe essere un aumento della percentuale complessiva dei posti scientifici occupati da donne nell'Ue al 25 per cento, hanno concordato i ministri. Dal canto suo, la Commissione è stata invitata a continuare a compiere sforzi per aumentare il numero di donne che partecipano alle attività di ricerca dell'Unione europea - non solo in veste di ricercatori in progetti finanziati dall'Ue, ma anche come valutatori, esperti e membri di organi consultivi. Secondo i ministri, la Commissione deve anche migliorare le attività relative a "donne e scienza", fornendo relazioni periodiche sui progressi compiuti. Nella stessa occasione è stata anche affrontata la questione della mobilità e i ministri hanno invitato tutte le parti ad adoperarsi per eliminare gli ostacoli esistenti in materia. Il Consiglio ha espresso soddisfazione per il Programma quadro per la competitività e l'innovazione (Pci) e per il Settimo programma quadro (7Pq). Le discussioni relative al 7Pq si sono concentrate sulla struttura generale del programma, sulla ricerca collaborativa, sul potenziale umano e sulla semplificazione e razionalizzazione della sua attuazione. Nella prossima riunione del Consiglio "Competitività" del 7 giugno farà seguito un dibattito politico e, in vista di tale occasione, i ministri hanno discusso le proposte di creazione di un Consiglio europeo della ricerca (Cer) e l'attrattiva dell'Europa per i ricercatori. Un altro argomento estremamente importante all'ordine del giorno della riunione del Consiglio è stato Iter, il reattore sperimentale termonucleare internazionale, e in modo più specifico il sito che dovrebbe ospitarlo. I ministri hanno accolto con favore i recenti sviluppi, e in particolare l'incontro, avvenuto il 12 aprile, tra il Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik e il ministro giapponese per l'Istruzione, la cultura, lo sport, la scienza e la tecnologia Nariaki Nakayama. Le conclusioni del Consiglio in materia si limitano tuttavia a ribadire quelle della riunione del novembre 2004, quando i ministri hanno chiesto alla Commissione di intensificare i contatti con i partner di Iter allo scopo di giungere entro i termini previsti a una soluzione con l'accordo del massimo numero di partner, e se possibile di tutti i sei paesi partecipanti al progetto, ciò che il Consiglio ritiene preferibile. Il Consiglio ha altresì invitato ancora una volta la Commissione a cercare di concludere un accordo in materia entro luglio 2005, in modo che i lavori di costruzione del reattore possano iniziare entro la fine del 2005. Mentre l'Unione europea sostiene la candidatura di Cadarache, in Francia, quale sito di Iter, il Giappone vuole ospitare il reattore sul suo territorio. Le sei parti coinvolte nel progetto sono divise riguardo a quale sia l'ubicazione più idonea. Per accedere alle conclusioni del Consiglio "Competitività" consultare: http://www.Eu2005.lu/en/actualites/conseil/2005/04/18compet/index.html  
     
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