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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Aprile 2005
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  IL PARMIGIANO-REGGIANO NELL’ALIMENTAZIONE UFFICIALE DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE  
   
  Il “re dei formaggi” nella dieta di tutti gli astronauti degli enti spaziali che partecipano alle missioni sulla Iss. In questi giorni è utilizzato dagli astronauti della missione Eneide a cui partecipa l’italiano Roberto Vittori. Il Parmigiano-reggiano è entrato nella dieta di tutti gli astronauti in missione sulla Iss, la Stazione Spaziale Internazionale. È questa l’ultima tappa di un lungo cammino che vede anche in questi giorni il “re dei formaggi” tornare nello spazio, questa volta con un italiano, il colonnello Roberto Vittori, che ieri, con il russo Sergei Krikalev e l’americano Jhon L. Phillips è sbarcato sulla Iss nell’ambito della missione Eneide. Questa missione rafforza ulteriormente la presenza nello spazio del Parmigiano-reggiano, primo prodotto alimentare naturale ammesso nella dieta delle missioni aerospaziali. Dopo essere stato portato a bordo da astronauti italiani come “ospite” in alcuni viaggi effettuati alla fine degli anni ’90, dal 2000 il Parmigiano-reggiano è stato infatti inserito nella dieta dei cosmonauti russi per valutarne le caratteristiche nutrizionali e salutistiche durante la preparazione e dopo il rientro dalle missioni spaziali di lunga durata. Inoltre, dopo l’accordo siglato nel giugno del 2003 con il Centro spaziale “Yuri Gagarin”, questo formaggio è entrato anche nella dieta seguita dai cosmonauti russi durante i voli spaziali ed il Consorzio è diventato fornitore ufficiale di questo Centro. La novità suggellata da questa missione spaziale riguarda l’affermazione del Parmigiano-reggiano nella dieta ufficiale per tutti gli enti spaziali. Infatti la commissione spaziale internazionale Mmop (Multilateral Medical Operation Panel) ha recentemente approvato una nuova dieta, frutto del lavoro e dell’accordo dei vari enti spaziali, che prevede la presenza del Parmigiano-reggiano nell’alimentazione di tutti gli astronauti che partecipano elle missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il gruppo di lavoro Nutrition Working Group, di cui fanno parte gli esperti dell’Ente Spaziale Russo, dell’Ente Spaziale Europeo, della Nasa e delle agenzie Spaziali del Canada e del Giappone, è stato incaricato di stabilire la dieta da seguire a bordo della Iss. “Le ragioni scientifiche per cui il Parmigiano-reggiano è stato e continua ad essere adottato come alimento dello spazio – ha dichiarato Umberto Solimene, dell’Università di Milano e consulente del Centro russo “Yuri Gagarin” – sono da ricercare nelle sue proprietà: alta digeribilità, elevato contenuto in calcio nella forma assimilabile dall’organismo (utilissimo per il ripristino del calcio nelle ossa dopo la perdita dovuta all’assenza di gravità), assenza di conservanti ed additivi, piacevolezza e gradimento organolettico”. L’introduzione del Parmigiano-reggiano nella dieta dei cosmonauti nella fase di preparazione ai voli, nella fase successiva alle lunghe missioni e durante i voli stessi è il frutto di numerose sperimentazioni condotte per valutare tutti gli aspetti chimico-fisici, microbiologici, nutrizionali e organolettici di questo formaggio. “Si tratta di un risultato importante – ha dichiarato Andrea Bonati, presidente del Consorzio – che testimonia tutta la preziosità ed unicità del nostro formaggio, sia per il suo alto valore nutrizionale e organolettico, sia per la sua naturalità, che è alla base della produzione del Parmigiano-reggiano”.  
     
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