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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Aprile 2005
 
   
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  LA FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE E L’IMPORTANZA DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT  
   
  Firenze, 21 aprile 2005 - La Federazione Cure Palliative è una Onlus di secondo livello, che coordina sul territorio nazionale 52 Organizzazioni Non Profit impegnate nell’assistenza ai malati inguaribili e alle loro famiglie, a cui fanno capo oltre 170mila soci, con lo scopo unanime di avere più voce e più peso nelle Istituzioni e nella società civile, per la tutela dei diritti della persona morente e la qualità delle cure prestate. In questo momento di particolare attenzione verso le Cure Palliative, le richieste di adesione alla Fcp sono in continuo aumento e vengono accuratamente vagliate dal Consiglio Direttivo. Negli ultimi 20 anni le Onp hanno partorito, concepito e cresciuto i primi modelli di assistenza domiciliare e di hospice, riuscendo sempre a coniugare cura ed assistenza, domicilio e degenza e impegnandosi parallelamente per conquistarne la gratuità e per delineare ed affermare norme, delibere e regolamenti di riferimento. Possiamo perciò con orgoglio dire che senza il supporto del non profit decine di migliaia di malati e di famiglie sarebbero stati completamente abbandonati a loro stessi. Oggi nel nostro paese la rete delle cure palliative è costituita da 222 Unità collocate in ambito sanitario e 78 hospice. Al loro fianco ci sono 184 Onp di cui 112 erogano direttamente i servizi, alcune sostengono economicamente le Unità di Cure Palliative del loro territorio, altre esercitano attività di formazione del personale sanitario e dei volontari, e, per finire, altre ancora sono impegnate nella comunicazione e nell’informazione alla cittadinanza. Il loro sviluppo è certamente in grande crescita, insieme al processo legislativo che le riguarda e che ha visto licenziare dal 1999 nuove sostanziali normative, accompagnato dalla volontà politica dichiarata di portare gli hospice a 250 entro i prossimi tre/quattro anni. Emerge però forte il rischio che le strutture operanti si sviluppino a macchia di leopardo, con grandi differenze tra nord e sud e addirittura tra una Asl e l’altra, insieme all’inevitabile moltiplicarsi degli operatori del settore. Sarà così ancora più necessaria una formazione adeguata e la regolamentazione degli standard assistenziali. Per questo la Fcp si è sempre impegnata, con tutti i suoi mezzi, facendone anche espressa richiesta al Ministro Sirchia nel corso di una campagna di sensibilizzazione, per ottenere di: migliorare e potenziare le cure domiciliari attraverso una formazione specifica degli operatori da estendere anche ai medici di medicina generale. Garantire la gratuità dei farmaci antidolorifici (obiettivo già in parte raggiunto) e il monitoraggio sul loro utilizzo. Definire finanziamenti integrativi annuali destinati a programmi di sostegno ai sofferenti e alle loro famiglie. Portare a compimento l’iniziativa “ospedale senza dolore” in tutta Italia, diffondendone i principi anche alle strutture sociosanitarie.  
     
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